Ottimismo per il futuro dei Musei Valposchiavo

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Il 2022 è stato un anno di grandi cambiamenti per il Museo poschiavino e la Pro Mulino Aino, che a maggio hanno annunciato la loro fusione nella Fondazione Musei Valposchiavo. Alla presidenza del nuovo ente è stato nominato Moreno Raselli, mentre come direttore è stato scelto Giovanni Ruatti. Tra le attività iniziali della fondazione, spicca tra le altre la campagna “Amici dei Musei Valposchiavo”, un’iniziativa che mira a fidelizzare la clientela tramite l’offerta di alcuni vantaggi a fronte di un piccolo investimento.

“A poco più di un mese dal lancio – spiega Moreno Raselli – la campagna ha regalato 200 nuovi amici a Musei Valposchiavo e quindi siamo soddisfatti del risultato conseguito. Da poco sono entrati in scena i “testimonials” che ci onorano con il loro appoggio e che ci auguriamo spingano altre persone a entrare a far parte della rete di sostenitori. Ovviamente auspichiamo che con la ripresa delle attività se ne aggiungano altri, non da ultimo anche tra i visitatori delle nostre strutture. La vicinanza di tante persone è in ogni caso di grande stimolo e ci sprona a fare sempre meglio”.

Sono passati quasi 9 mesi dall’insediamento di Raselli alla presidenza della Fondazione, il tempo sufficiente per trarre un primo bilancio. “L’esperienza – spiega Moreno – è arricchente sotto molteplici aspetti. Con l’entrata in carica del direttore, l’impegno in termini di tempo è nel mio caso nettamente diminuito. Gli interessanti progetti instradati da Giovanni Ruatti fanno sì che le sedute del Consiglio di fondazione siano sempre dense di stimolanti discussioni. La presenza di una figura professionale molto motivata ha innescato una dinamica positiva che, a medio-lungo termine, non mancherà di dare i frutti sperati”.

La fusione tra il Museo la Pro Mulino Aino è stata una scommessa dagli esiti incerti; al momento, però, sembra essere vincente. “La fusione – spiega il presidente – è stata un’ottima scelta in quanto permette di gestire in maniera coordinata l’attività delle quattro strutture che fanno capo a Musei Valposchiavo con l’obiettivo di ottimizzare l’impiego delle risorse umane trovando un equilibrio sostenibile tra lavoro professionale e volontariato, sviluppare nuove offerte più vicine al nostro pubblico di riferimento, rafforzare l’identità locale, favorire lo scambio interregionale e valorizzare i prodotti locali”.

Con l’avvicinarsi della primavera, è inevitabile pensare alla riapertura e alle prossime attività della Fondazione. “La riapertura – spiega Raselli – è fissata per il 20 maggio in coincidenza con la “Giornata dei mulini”, un appuntamento al quale non potevamo ovviamente mancare. Nelle prime settimane l’apertura sarà limitata alla sola giornata di sabato, mentre a partire dal 9 giugno si riprenderà con i soliti orari di apertura settimanali. Tra i traguardi fissati per la prossima stagione figura il rilancio della mostra temporanea “Acqua – Vita e lavoro” con un’integrazione relativa alle grandi alluvioni del passato che hanno colpito la valle; l’intento è di far comprendere lo stato di sofferenza della popolazione di fronte alla catastrofe e la ricostruzione di un paese”.

Al momento della fusione, a testimonianza della grande importanza che riveste per tutta la Valposchiavo, la fondazione poteva contare su circa 80 collaboratrici e collaboratori volontari. “Il numero di collaboratori – conclude il presidente – resta stabile ma siamo sempre alla ricerca di nuovi volontari da formare affinché possano in futuro farsi carico della preziosa eredità di chi li ha preceduti. Non saremo mai sufficientemente riconoscenti nei loro confronti considerato lo straordinario contributo assicurato. Invitiamo gli affezionati alle attività dei Musei Valposchiavo e a chi sta a cuore la cultura e la storia della Valposchiavo, di diventare Amici dei Musei Valposchiavo compilando il modulo online su musei-valposchiavo.ch/amici oppure contattando il nostro ufficio info@musei-valposchiavo.ch, T 081 834 10 20. Un sostegno annuale che ci permetterà di migliorare le nostre attività e di compiere dei lavori necessari per le nostre strutture”.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione