8 marzo per te, bambina

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Oggi, giornata della donna, di una ragazzina voglio parlarvi: una bambina che il prossimo anno compirà 60 anni, ma che in tutto questo tempo ha mantenuto intatto il suo umorismo, il suo anticonformismo, non è invecchiata e non ha mai voluto diventare adulta. Pare impossibile? Invece no.
Mafalda è nata in Argentina dalla penna di Joaquin Lavado, in arte Quino, nel 1964. Fino al 1973 Quino produrrà circa 3000 strisce di questo fumetto che verranno pubblicate in tutta l’America del sud, quindi in Spagna, Portogallo, persino in Cina. In Italia nel 1968 Feltrinelli pubblicherà alcune strisce in un’antologia e nel 1969 uscirà una raccolta edita da Bompiani dal titolo “Mafalda la contestataria” che ancora oggi occupa uno spazio nella mia libreria!

Mafalda è una bambina di 6 anni e odia la minestra: è ribelle, idealista e con la risposta sempre pronta, cosciente di non essere adulta, ma estremamente consapevole di sé e capace di risvegliare le coscienze dei grandi, di aprire le menti e le frontiere. La logica del suo pensiero è disarmante e arriva dritta al cuore. Ci insegna che sono gli adulti a ingarbugliare tutto e a perdere il senso della semplicità e dell’ovvietà. Quanta Mafalda avrei voluto sempre custodire in me, quanta ne avrei voluta depositare nei figli, e riconoscere negli amici!

A Partire dal 1973 Quino ha disegnato Mafalda solo pochissime volte e solo per eventi in relazione ai diritti umani.

Il 23 ottobre 2009 Mafalda riappare dopo 33 anni in una vignetta sul quotidiano “La Repubblica”: La bambina contestataria, criticando implicitamente l’allora presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, riprende una frase detta da Rosi Bindi riferita a lui: “Non sono una donna a sua disposizione!”.
Questa frase è poi diventata uno slogan di una campagna contro la sottomissione della donna.

E’ una striscia d’inchiostro Mafalda, ma la sua forza ha attraversato il mondo e le generazioni, lavorando negli anni a favore delle donne, e denunciando ogni tipo di ingiustizia.
E la cosa davvero affascinante e sorprendente è che sia nata dalla sensibilità femminile di un uomo.

Grazie Mafalda, questo 8 marzo è per te.