Una chiave per Valposchiavo

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L’articolo „Tra chiavi e laghi – Sul nome di Poschiavo“ (in Il Bernina del 3 aprile 2023) di Nicola Balsarini, vincitore del concorso „Giornalisti si diventa“, spiega il significato della grafia “Valposchiavo”, nome ufficializzato recentemente, e l’etimologia di “Poschiavo”. Le sue proposte, già motivo di animate discussioni, offrono lo spunto per una nota.

Le considerazioni del futuro giornalista suggeriscono l’idea di una ricerca rigorosa che purtroppo così non è. Per una verifica delle sue letture, poteva servire il volume Poschiavo nei nomi (2019) dove sono raccolte una ventina di etimologie di Poschiavo, fra queste quella di Stefano Vassere che, suffragando la tesi di R. Sertoli Salis, trova in post-clavem, vale a dire dopo la chiave o metaforicamente dopo la gola di Piattamala, l’origine del nome.

Proviamo a fare un po’ di luce: il toponimo “Poschiavo” ha nulla a che fare né con le chiavi pontificie dello stendardo del Comun grande di Poschiavo, donato dal papa Giulio II nel 1512 alle truppe poschiavine (ragione per cui lo stemma non può essere frutto di una fantasia popolare) né molto probabilmente con post-lacum. La prima constatazione è affermata sia dalla storia che dall’oggetto stesso conservato al Museo retico, la seconda è messa in dubbio per la mancanza di attestazioni che comprovino la supposta evoluzione. Carlo Salvioni, autore della “ineccepibile” spiegazione fonetica che da postlacum porta dritto a Poschiavo, non sostenendo la sua tesi con le rispettive forme documentarie, la rende molto fragile e sul piano storico improbabile. Non da ultimo, Valposchiavo vista ‘dopo il lago’ sarebbe solo la metà di quella che comunemente intendiamo e vogliamo che sia.

A questo punto avrei dovuto fornire maggiori prove, ma lo spazio tiranno e la pazienza di chi legge non permettono di approfondire qui la discussione, che mi auguro continui in altra sede. In conclusione, mi basta ricordare che il toponimo Claves (nelle sue varianti, ma con un significato simile e frequente in tutto il Cantone) è attestato in Valle nel 1378 e ricalca perfettamente Postclaves dell’843. Se allora confiniis a meridie Claves stava per indicare con la chiusa la linea di confine nei pressi di Piattamala, oggi ci dà la chiave di lettura del toponimo ‘Poschiavo’ corroborando allo stesso tempo la nuova dicitura ‘Valposchiavo’, la valle dopo il confine.