Assemblea ACV – Retrospettiva, relazione del Presidente e situazione del turismo

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Prosegue il nostro resoconto sull’Assemblea Generale dell’associazione Artigiani e Commercianti Valposchiavo: dopo aver toccato in un primo articolo i temi di EXPO, di Valposchiavocard e della pianificazione territoriale, in questo contributo tratteremo della retrospettiva e della relazione del Presidente, senza scordarci del turismo.
Procedendo con ordine il presidente Carlo Vassella ha informato i presenti su quanto fatto nel 2022, prima di presentare ai partecipanti anche la visione futura dell’Associazione Artigiani e Commercianti Valposchiavo (ACV).

Nei primi mesi del 2022, in collaborazione con il Polo Poschiavo, l’ACV ha inserito un ulteriore tassello nel mosaico del programma di formazione continua iniziato già alcuni anni fa. Il corso di Digital Storytelling ha infatti insegnato ai partecipanti come trasformare in modo digitale l’arte di raccontare e sapersi raccontare, in questo caso applicato settore imprenditoriale, con il risultato e l’obiettivo di pubblicizzare la propria attività attraverso contenuti accattivanti. Nel corso della primavera si è cominciato a ragionare su come si potrebbe realizzare una carta dedicata agli acquisti locali, la cosiddetta “Valposchiavocard”. Questo progetto ha accompagnato ACV durante tutto l’anno e dopo aver discusso varie soluzioni in materia ed essersi confrontati con chi queste soluzioni già le usa da diversi anni, si è giunti ad una proposta per la Valposchiavo è stata presentata successivamente durante l’assemblea.

Parallelamente, è diventata sempre più rilevante anche la preparazione di EXPO, evento del quale Artigiani e Commercianti Valposchiavo è tra i principali promotori, sia a livello finanziario come pure a livello di partecipazione attiva. Da Vassella è giunto anche l’ennesimo ringraziamento a chi si è impegnato e si impegna per la realizzazione di un evento così importante per la nostra regione. EXPO infatti non è solamente una piazza espositiva valida a livello commerciale, ma sicuramente in egual misura è una festa popolare che si prolunga per più giorni e che desta molto interesse tra i visitatori. La folta partecipazione ne è stata anche in quest’ultima edizione la conferma.

Come evento collaterale di EXPO, l’autunno scorso nella stessa struttura si è tenuto anche EXPO Professioni, evento che a ACV sta particolarmente a cuore, visto che tra gli obiettivi principali vi è sicuramente la formazione dei nostri giovani e della futura manodopera locale. Giovanna Tosio e Manuela Kalt-Demonti hanno fatto parte del gruppo organizzativo e il presidente coglie l’occasione per ringraziare loro per l’impegno profuso. I riscontri sono stati ottimi e le critiche costruttive serviranno per migliorare ulteriormente la prossima edizione. Un altro evento di spessore è stata la conferenza sulla successione tenuta da Giacomo Garaventa a fine estate a Le Prese. Il riscontro dei partecipanti è stato molto positivo e tutti hanno potuto fare tesoro delle massime raccontate dal brillante relatore. Per questa serata un caloroso ringraziamento anche a Fabiola Monigatti occupatasi dell’introduzione.

Per quanto riguarda le novità dell’organico del comitato, la maggiore è sicuramente stata trovare un nuovo membro di alta caratura quale Manuele Vecellio per ricoprire la rappresentanza di ACV all’interno della commissione di sorveglianza della Scuola Professionale. L’assemblea ha accettato all’unanimità la nomina di Manuele quale membro di comitato. Il nuovo arrivato fungerà da ulteriore forza lavorativa in seno al gruppo: Manuele, infatti, non va a sostituire un membro uscente ma rappresenta un valore aggiunto per l’associazione. Per quanto riguarda le ulteriori attività di ACV, l’associazione ha rilasciato varie interviste sui media locali riguardo alle tematiche di spopolamento e carenza di manodopera. Il discorso tenuto alla festa dell’apprendista, la partecipazione agli incontri di presentazione della pianificazione locale, agli incontri per la strategia di sviluppo regionale 2024-2027, alla Visione Valposchiavo Smart Valley Bio 2040, all’incontro di crisi della scuola professionale dopo la minaccia di chiusura di alcune sezioni, all’incontro con i responsabili RSI e ad altri eventi ribadiscono il grande impegno di ACV per promuovere e sviluppare la Regione. In grandi linee questo rappresenta l’anno 2022 ed il presidente Vassella, assieme agli ulteriori membri di comitato si ritiene molto soddisfatto degli obbiettivi raggiunti e degli sforzi profusi.

Tra le tematiche attuali invece spicca la pianificazione locale e ACV è stata attiva in merito, raccogliendo i commenti e le preoccupazioni dei propri associati e inserendo questa tematica anche nell’ordine del giorno dell’assemblea. Nel corso di questi giorni ACV procederà alla stesura della propria presa di posizione e in seguito la inoltrerà alla cancelleria comunale. Un altro cantiere caldo affrontato in seguito anche del co-direttore della Scuola professionale Poschiavo Lino Compagnoni rappresenta è la minaccia di dover chiudere delle sezioni della Scuola professionale per il numero ridotto delle persone in formazione di diversi ambiti professionali. In questo ambito ACV si affianca alla direzione della scuola per patrocinare una campagna informativa sia in Valposchiavo che nella vicina Valtellina con l’intento di invogliare i giovani di oltre frontiera a seguire una formazione qui in Valle. ACV rimane inoltre in contatto per sentire gli ulteriori sviluppi delle esigenze dell’Ufficio della formazione professionale. Prevista inoltre pure una richiesta all’UGAM per mettere pressione alle istituzioni affinché gli istituti di formazione professionale rimangano diffusi nel territorio come da diversi anni a questa parte.

In un terzo passaggio il presidente ha toccato i temi che fanno parte di un futuro nemmeno troppo distante e quindi anch’essi di assoluta rilevanza. La prima tematica si collega a quanto appena detto e rappresenta il rischio carenza di mano d’opera che si palesa ad un orizzonte di circa 8 anni, quando le generazioni più numerose se ne andranno meritatamente in pensione. Le generazioni più ridotte a livello numerico di cui molti di noi fanno parte non devono farsi cogliere troppo impreparate. Il tempo è tiranno però ed quindi necessario cominciare ad agire fin da subito. La seconda tematica rappresenta il costante trend delle chiusure di bilancio annuali di ACV. Con la mole di attività proposte, negli ultimi anni il budget non è più sufficiente ed i conti spesso e volentieri hanno chiuso in leggera perdita. Le soluzioni in questo senso sono due: o le tasse annuali non sono più al passo coi tempi e non riescono a coprire i costi attuali delle attività proposte o il livello di attività a favore degli associati è troppo alto e quindi il tutto va ridimensionato e l’attività va ridotta. Su questa tematica l’assemblea si è successivamente espressa in modo unanime, accogliendo in maniera favorevole la proposta di alzare la tassa sociale. 

In conclusione, Vassella ha ribadito il credo di ACV ossia quello di portare avanti una visione d’insieme, considerando i bisogni dell’economia locale e fungendo da piattaforma di collegamento tra soci, enti locali e cantonali, con l’intento di riuscire a favorire lo sfruttamento delle risorse disponibili e consolidare ulteriormente il tessuto dell’artigianato e del commercio locale. Come già ribadito lo scorso anno il presidente vuole a ricordare che ACV non è composta solo dai membri di comitato, ma anche e soprattutto da tutte le aziende che ne fanno parte. Il comitato cerca di rappresentarle al meglio e fare quanto possibile per sostenere e sviluppare l’imprenditoria in Valposchiavoogni critica costruttiva o suggerimento sono sempre bene accetti. Con queste parole Carlo termina la sua relazione, ringrazia i presenti e cede la parola a Valposchiavo Turismo.

La successiva tematica ha visto protagonista Marcello Raselli che ha fatto le veci dello scusato Kaspar Howald, direttore di Valposchiavo Turismo ed incaricato quindi di dare un resoconto ai presenti sullo sviluppo del settore negli ultimi anni e sulle prospettive per il futuro.
In un primo momento Raselli ha mostrato ai presenti le statistiche relative ai pernottamenti in albergo negli ultimi anni, evidenziando un trend positivo, seppur leggermente in calo rispetto al 2021. Concretamente si è passati da circa 50’000 pernottamenti nel 2016 ad oltre 77’000 pernottamenti nel 2022, un incremento superiore al 50% che dimostra chiaramente il successo degli sforzi intrapresi nel settore. L’anno record rimane tuttavia il 2021 con oltre 83’000 pernottamenti, un po’ spinti verso l’alto dal COVID-19, che ha sostanzialmente spinto o addirittura costretto molti turisti svizzeri a prediligere una destinazione locale rispetto a destinazioni estere più esotiche.

Escludendo quest’annata straordinaria si può comunque notare dal grafico un incremento importante, superiore al 20%, grazie al quale dai 63’000 pernottamenti circa del 2020 si è arrivati agli attuali oltre 77’000. Il segnale è molto incoraggiante e dimostra che buona parte di chi, per ragioni di COVID o meno, si è avvicinato alla Valposchiavo, ha deciso di tornarvi anche terminata la pandemia, considerando quindi la nostra Valle come un’offerta attrattiva e valida. Analizzando lo sviluppo dei pernottamenti a livello geografico si può notare, ad eccezione della leggera flessione dopo l’anno straordinario 2021 una crescente tendenza in tutte le zone della Valle, seppur minima in determinate zone. Anche per quanto riguarda colonie, ostelli, campeggi, appartamenti e camere da affittare è da segnalare un trend positivo nel corso degli ultimi anni. In cifre si è passati da 77’560 pernottamenti nel 2015 a 111’751 nel 2021 (dati 2022 non ancora disponibili), che calcolando una spesa di CHF 150 a notte e a persona in Valle portano ad un indotto stimato annuo che, dai circa 11.6 milioni nel 2015 si è portato nel 2021 a circa 16.8 milioni, con una crescita del 50% circa. Cifre tutt’altro che scontate e da non sottovalutare dal momento che in un confronto con le regioni Bregaglia, Engadin St. Moritz, Graubünden, Engadina Bassa ed Arosa, la Valposchiavo risulta nettamente e per distacco l’unica che ha visto una crescita così importante. Le altre realtà infatti presentano nell’evoluzione degli ultimi anni qualche flessione e solo una crescita minima nel 2021, rispetto al boom in Valposchiavo.

Il tema successivo ha riguardato il finanziamento di Valposchiavo Turismo, per il quale al momento sono disponibili i dati fino all’anno 2021, ma comunque, come spiegato da Raselli la situazione rappresenta in maniera analoga gli sforzi fatti e gli obbiettivi raggiunti negli ultimi anni. Il finanziamento tramite contributi comunali e tassa turistica è infatti rimasto stabile. La crescita in valore assoluto non è quindi dovuta ad un maggiore stanziamento di fondi da parte del Comune, bensì in parte ad un aumento delle prenotazioni che ha portato a maggiori introiti dovuti alla tassa di pernottamento (che si riscuote su ogni singolo pernottamento) e in secondo luogo grazie anche e soprattutto ad un buon lavoro di Valposchiavo Turismo che ha incrementato le entrate generate dalle proprie attività del 120% circa. In breve queste entrate derivano da ricavi pubblicitari, articoli di vendita, manifestazioni, prodotti di vario genere, la Valposchiavo All Inclusive Guest Card, progetto 100% (bio) Valposchiavo ed ulteriori progetti. 

Per quanto riguarda le prospettive future invece l’accento è stato posto sul tema destagionalizzazione, obiettivo che è già stato perseguito con successo negli ultimi anni ed ha lo scopo di incrementare i pernottamenti nei cosiddetti mesi “morti” ossia principalmente quelli tra novembre ed aprile/maggio; dove di certo le strutture alberghiere in Valle non vengono sfruttate a pieno regime. Come evidenziato da Raselli, infatti, lo scopo non è quello di intasare la Valposchiavo nei mesi di alta stagione, nei quali vi è già un buon flusso di turisti, ma aumentare i pernottamenti laddove i margini sono ancora molto ampi.
Tra le varie misure adottate troviamo l’inserimento di vari eventi, tra cui il Festival del contrabbando culturale “sConfini”, una manifestazione che dal 21 aprile al 7 maggio propone 2 settimane di eventi per tutti i gusti, che vi invitiamo a scoprire nell’arco dei prossimi 10 giorni. Piatto forte inoltre la rassegna “Concerti di primavera in piazza” che venerdì 5 maggio ritrova Davide Van De Sfroos sul palcoscenico della Valposchiavo, in aggiunta alla new entry Umberto Tozzi che salirà sul palco sabato 6 maggio. Seguono la “Settimana delle Erbe spontanee” dal 16 al 23 maggio, che culmina con il “Festival delle Erbe spontanee”, evento ormai ricorrente nel calendario valligiano, che permette ai partecipanti di avvicinarsi a questo tema affascinante mediante laboratori, degustazioni ed eventi di vario tipo. “Vivabike Trail Care Week” (22-26 maggio), “IMBA Europe Summit” (1-2 giugno) e “Vivabike Festival (2-4 giugno) invece sono tre eventi dedicati ai bikers ma non solo. Concretamente gli eventi porteranno dapprima dei volontari in Valle per una settimana, che si occuperanno gratuitamente, in cambio di vitto ed alloggio di ripulire e sistemare i sentieri sul nostro territorio. Il secondo evento invece porterà in Valposchiavo i vertici europei della mountain bike: una splendida vetrina di mostra per la nostra regione. Durante il “Vivabike Festival” infine i partecipanti avranno l’occasione di conoscere da vicino la Valposchiavo ed i propri sentieri. Queste sono solo le più recenti offerte del panorama turistico valligiano, che grazie anche all’imprenditoria locale vuole continuare a crescere e svilupparsi.

Anche per l’anno corrente ACV e Valposchiavo Turismo hanno l’obiettivo comune di di prodigarsi per sostenere e sviluppare al meglio il settore imprenditoriale e turistico in Valposchiavo, facendo affidamento anche su tutta la popolazione, che ne è parte integrante. Da qui l’invito a non esitare e farsi avanti per qualsiasi tipo di suggerimenti, di critiche costruttive o di idee, mirate a dare ulteriori stimoli ed impulsi all’economia valligiana.