Una rappresentanza artigianale e imprenditoriale valligiana che sta per diventare purtroppo storia

0
764

Il 17 luglio 1955 nasce “l’ente tessitura di Val Poschiavo”. Un nome forse un po’ “agrammaticale”, che per il pubblico è diventato semplicemente la Tessitura Valposchiavo. Non solo un nome di un’azienda valligiana, ma una vera e propria parte di storia della nostra Valle, una possibilità formativa e lavorativa fondata essenzialmente per le donne e condotta da esse attraverso quasi 70 anni, tra alti e bassi. Numerose sono le persone che hanno sempre creduto molto in questo progetto, con instancabile passione e coraggio hanno investito tempo e energie facendo del loro meglio per sopravvivere in un’epoca in cui l’artigianato e le tradizioni sono stati pian piano messi da parte dall’industria che viaggia a velocità raddoppiata. 

La Tessitura Valposchiavo  ad oggi, insieme alla Tessanda in Val Müstair, sono le uniche due realtà professionali di artigianato tessile sopravvissute in Svizzera.  

Da tanto tempo la Tessitura Valposchiavo naviga purtroppo in acque sempre più turbolenti, dopo svariati tentativi di salvataggio e di cambi di strategia, il Comitato Direttivo, è giunto alla conclusione che le cifre d’affari degli ultimi anni, inferiori alle aspettative, non sono solo il risultato di fluttuazioni economiche, ma che c’è un problema strutturale alla base, che ai giorni nostri non è più sostenibile tantomeno giustificabile. La Tessitura è economicamente troppo debole per autofinanziarsi e finanziare una gestione professionale, allo stesso tempo non può esserci crescita, senza una struttura solida e professionale.   

Per evitare che la Tessitura Valposchiavo dichiari bancarotta, con tutto ciò che ne conseguirebbe, purtroppo non si vede altra possibilità che prendere in considerazione una chiusura ordinata delle sue attività.

Per questo motivo, il Comitato Direttivo ha deciso di procedere come segue: 

Il 12 gennaio 2024 è previsto un evento pubblico, al quale sono invitati, oltre i soci, le amministrazioni pubbliche, le istituzioni con scopo di salvaguardia e sviluppo del territorio e dell’imprenditoria locale, nonché la stampa, i sostenitori e simpatizzanti tutti. Nel corso della serata verranno fornite tutte le informazioni sulla situazione attuale, finanziaria e stutturale della Tessitura. Il Comitato risponderà alle domande e rimane in ogni caso aperto a valutare tutte le eventuali proposte e soluzioni Realistiche e Realizzabili, con fondi assicurati che possono dare una prospettiva Concreta.  

Se non ci saranno delle prese di posizione da parte di terzi con un eventuale piano di salvataggio realistico entro un mese verrà convocata un’Assemblea Generale straordinaria, in cui il Comitato proporrà di procedere alla votazione per la chiusura ordinata della Tessitura Valposchiavo con conseguente cessazione delle attività della Tessitura Valposchiavo per fine maggio 2024.  

Il Comitato per la Tessitura Valposchiavo ci tiene a specificare che questa è una decisione molto sofferta tanto quanto ponderata.  

Jessica Correia de Freitas, Orsola Misani, Naime Fonti e Valentina Gasche, non sono semplicemente delle impiegate, ma l’anima e la forza della Tessitura. Ognuna con le proprie peculiarietà, come chi prima di loro, ha contribuito alla salvaguardia di questa azienda che mira a dare valore all’artigianato e ad un’ antica professione, ormai quasi in via d’estinzione.  

Rimangono ovviamente tra le volontà prioritarie del Comitato, i posti di lavoro in valle delle impiegate e la garanzia di continuità di questo antico mestiere, nonostante le prospettive risultino irrisorie.

Un grande grazie a tutte le persone coinvolte, che negli anni hanno dato tanto alla Tessitura Valposchiavo, in modo particolare in rispetto di tutti i volontari e le impiegate che ne hanno di fatto scritto la storia.

La speranza è sempre l’ultima a morire e nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità

Che sia un’opportunità per una nuova RINASCITA?

Il Comitato Direttivo Tessitura Valposchiavo invita tutti a partecipare

alla serata pubblica il 12 gennaio in Casa Torre alle ore 20:00