Messaggio del vescovo Joseph Maria per la terza domenica di Quaresima

Messaggio vescovo Joseph Maria per la Quaresima 2024

«Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere» (Gv 2,19)

Care sorelle, cari fratelli,
il vangelo della terza domenica di Quaresima di quest’anno si conclude con l’affermazione: «Gesù […] conosceva quello che c’è nell’uomo». Sì, Lui e solo Lui sa cosa succede in noi, nel nostro cuore e cosa portiamo dentro! Sin dall’incarnazione di Dio in Gesù Cristo, il luogo di Dio sulla terra – il vero tempio di Dio – non è costruito in pietra, ma nella nostra carne e nel nostro sangue. Egli è la Chiesa e anche noi esseri umani, che siamo stati redenti da lui, siamo Chiesa. Il mondo, l’universo e tutti gli uomini sono la dimora di Dio. La nostra fede cristiana proclama che il tempio di Dio siamo innanzitutto noi uomini e il mondo creato. La creazione, che Dio ha affidato a noi uomini, è tempio di Dio.
La domanda da porsi durante la Quaresima dovrebbe quindi essere in primo luogo: Cosa trova Dio nel mio cuore? Trova in me un luogo di preghiera, di ringraziamento, di amicizia, di intimità e di dialogo? Come allora a Gerusalemme, il Signore parla anche oggi del tempio del suo corpo. Questo tempio siamo noi.
Vuole una dimora in cui non sia idolatrato l’io. Solo nel noi siamo membri del corpo di Cristo, la Chiesa, il luogo di Dio nel mondo e per il mondo. Conosciamo bene queste parole del Signore: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».
Come trattiamo il tempio, il corpo di Cristo, che si è incarnato nei nostri fratelli e sorelle nel Signore? Li sfruttiamo, li usiamo per fare affari? Chiediamo alti tassi di interesse per l’amore che abbiamo loro dimostrato? Li infanghiamo con la calunnia?
Il Signore ci attende lì, nel prossimo, che è segno della sua presenza nel mondo. Il Signore è grato anche per il più piccolo gesto di sensibilità, compassione, tenerezza, apprezzamento e, soprattutto, di amore che mostriamo verso il prossimo.
Con i miei migliori auguri ed in unione di preghiera, vi mando i miei più cordiali saluti.

+ Joseph Maria
Vescovo di Coira