«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12,24)
Care sorelle, cari fratelli,
nelle ultime quattro settimane abbiamo riflettuto su come conservare la speranza e la fiducia: sulle ragioni per cui credere in Dio, nel bene nell’essere umano, nel mondo e anche nel bene che c’è in noi.
Il Vangelo della quinta domenica di Quaresima esprime con chiarezza: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto».
Gesù, il Figlio di Dio, per il suo infinito amore, ha dato la sua vita per noi. L’amore si è così unito per sempre alla terra, a noi uomini e donne, al mondo e alla sua storia. L’essere umano e con lui tutto il creato può portare frutti di amore. La storia del mondo può diventare feconda attraverso le opere di amore. La nostra terra è impregnata dell’amore universale del Redentore risorto.
Il profeta Geremia ha predetto una nuova e definitiva alleanza di Dio con l’umanità; un’alleanza che viene forgiata nel profondo dei nostri cuori. Il seme indistruttibile del bene, della salvezza è stato seminato in ogni essere umano, nel mondo e nella storia. “Dal più piccolo al più grande” saranno in grado di conoscere Dio.
Cari fratelli e sorelle, con quanta speranza possiamo guardare al mondo! Possiamo credere al bene nell’essere umano! Possiamo sperare che il mondo si evolva positivamente! Sin da ora possiamo impegnarci pieni di fiducia nel rinnovamento sinodale della Chiesa!
Solo il bene è definitivo. Solo la salvezza prevarrà. Ricordiamo la promessa di nostro Signore: «E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me».
Prepariamoci ora alla Settimana della Passione, alla Settimana Santa con questo spirito di fede. Così saremo tutti testimoni della risurrezione di Cristo e, insieme a lui, costruiremo il mondo che Dio sogna. Grazie di cuore a tutti voi per la disponibilità ad esserne partecipi. Con i miei migliori auguri ed in unione di preghiera, vi mando i miei più cordiali saluti.
+ Joseph Maria
Vescovo di Coira
