Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo, dal 4 al 6 ottobre 2024 a Poschiavo

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Da venerdì 4 a domenica 6 ottobre 2024 torna, per la quarta edizione, Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo, il festival dedicatoalla produzione letteraria svizzera nelle quattro lingue nazionali.

Dopo aver svelato il tema guida di quest’anno, UN, DUE, TRE… STELLA!, arrivano due nuove e importanti anticipazioniil concerto di Kety Fusco, che inaugurerà l’edizione 2024, e la presentazione in anteprima assoluta de IL LIBRO DEL RITORNO dello scrittore Philippe Rahmy, Premio svizzero di letteratura nel 2017. La presentazione si collega a una mostra – selezione di sue fotografie che accompagna e introduce al suo lavoro.

Kety Fusco, tra le artiste più originali e interessanti del panorama svizzero ed europeo di oggi, inaugura la quarta edizione del festival venerdì 4 ottobre. Un concerto per arpa elettronica che è viaggio tra suoni e atmosfere, grazie a sonorità che vanno dalla musica classica, a quella contemporanea ed elettronica.

Il 5 ottobre verrà presentato IL LIBRO DEL RITORNO, una trilogia – per la prima volta integrale e tradotta in italiano – dello scrittore Philippe Rahmy, Premio svizzero di letteratura nel 2017.

Inoltre una selezione di fotografie, scattate dall’autore ginevrino, saranno esposte durante il festival per conoscere ancora più da vicino il suo importante lavoro.

KETY FUSCO – 4 ottobre

Il concerto di apertura con Kety Fusco, il 4 ottobre, segnerà dunque l’inizio della nuova edizione del festival che celebra, come sempre, la diversità culturale e linguistica della Svizzera.

Considerata una delle artiste più originali e interessanti nel panorama svizzero ed europeo contemporaneo, Kety Fusco lavora sui materiali tradizionali dell’arpa classica – legno, metallo e budello – per creare suoni e atmosfere che suggeriscono una decostruzione di questi elementi. Con un approccio innovativo e sperimentale, e manipolando tali materiali, produce sonorità ibride che si collocano tra musica classicacontemporanea ed elettronica, offrendo un’esperienza musicale unica e coinvolgente.

Nata in Italia nel 1995, e svizzera di adozione, dopo aver iniziato a suonare lo strumento a sei anni, viene ammessa al Conservatorio di Lugano. Diplomata in arpa classica e specializzata in Arts in Music Performance, nel corso degli anni evidenzia una forte volontà di sperimentazione con lo strumento e decide di dedicarsi all’arpa elettrica, intraprendendo un’originale ricerca sonora. Nel 2020 pubblica il suo album di debutto, DAZED, con cui viene nominata in tre categorie agli Swiss Live Talents Awards. Viene invitata a suonare in contesti prestigiosi, tra cui Montreux Jazz Festival, Locarno Film Festival, Paléo Festival e Arena di Verona. Nel 2021 è invitata dalle Nazioni Unite a esibirsi nel contesto di SDG Global Festival of Action, condividendo virtualmente il palco con Patti Smith e Ben Harper. Nel 2022 viene scelta per aprire il tour della musicista danese Agnes Obel. A gennaio 2023 partecipa all’Eurosonic Festival di Groningen (NL) e l’etichetta svizzera Floating Notes Records pubblica il primo singolo tratto dall’album THE HARP, Chapter I, un progetto nato durante la residenza artistica nell’ambito di New Echo System della Fondazione per la cultura svizzera Pro Helvetia, in collaborazione con Montreux Jazz Artists Foundation a Venezia.

PHILIPPE RAHMY – 5 ottobre

Il secondo appuntamento, che il Festival è felice di comunicare, è quello per sabato 5 ottobre alle 17:30, quando a Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo verrà presentato in anteprima assoluta IL LIBRO DEL RITORNO di Philippe Rahmy, a cura di Lou Lepori (Effigie edizioni, 2024 – con la coordinazione di Casa della Letteratura per la Svizzera Italiana). Una trilogia, per la prima volta integrale, tradotta in italiano da Monica Pavani, Luciana Cisbani Lou Lepori. Durante l’incontro, le traduttrici dialogheranno con il pubblico di Poschiavo e presenteranno l’opera dello scrittore Philippe Rahmytra gli autori più significativi e forse meno conosciuti, almeno alle nostre latitudini, del panorama letterario svizzero. Nato a Ginevra nel 1965 da padre franco-egiziano e madre tedesca, è affetto fin dall’infanzia da osteogenesi imperfetta, chiamata la “malattia delle ossa di vetro”. Le sue opere (Mouvement par la finBéton arméAllegra) gli sono valse numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio svizzero di letteratura. Rahmy muore nel 2017 e, nel 2021, è stato insignito a titolo postumo del Grand Prix CF Ramuz, principale premio di consacrazione della Svizzera romanda.

Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo, inoltre, ospiterà una selezione di fotografie scattate dallo stesso Philippe Rahmy. Sarà, questa, un’esperienza visiva che andrà ad arricchire il ricco programma letterario del festival e che darà la possibilità, a tutti, di conoscere più da vicino il lavoro dell’autore. 

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Un, due, tre… Stella! è il tema dell’edizione 2024

Il tema dell’edizione 2024 di Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo è Un, due, tre… Stella!

Un tema che riconduce all’infanzia, ai giochi dove il gruppo è essenziale e in cui disciplina e piacere si sommano. Quando si gioca a Un, due, tre… Stella! si va insieme verso un obiettivo comune, ciascuno con la propria strategia, attraverso stasi e movimenti lenti o veloci. Non sempre la strategia vincente è la stessa, le condizioni di ogni singola partita determinano cosa funziona e cosa no. Così accade nella vita e così accade anche nella letteratura. 

In letteratura infatti, come nel gioco che dà il nome al festival del 2024, le strategie mutano e mutano i risultati. Giocare è una questione molto seria, anche quando applicata al solitario mestiere dello scrivere. Con questo tema, il festival vuole onorare non solo le quattro lingue nazionali, come già è stato fatto nelle precedenti edizioni, ma anche le diverse scritture e il gioco che si nasconde dietro ciascuna di esse. Tutte confluiscono verso gli stessi punti: la narrazione del sé e del mondo e l’incontro con il lettore. Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo desidera, ancora una volta, dare spazio a tali narrazioni e ospitare questo incontro.

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Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo nasce da un’idea di Begoña Feijoo Fariña, coordinatrice del Progetto, e si avvale di un comitato di programmazione composto da Walter Rosselli (Scrittore e traduttore dal romancio e dal francese), Fabiano Alborghetti (Poeta e promotore culturale, Premio svizzero di letteratura 2018 e Presidente della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana), Ruth Gantert (mediatrice culturale, redattrice e traduttrice, direttrice artistica del Service de Presse Suisse, direttrice redazionale della rivista letteraria annuale svizzera Viceversa), oltre che dalla stessa Begoña Feijoo Fariña (Scrittrice e promotrice culturale in ambito teatrale e letterario).

Fra i primi che hanno confermato il loro sostegno a LETTERE DALLA SVIZZERA ALLA VALPOSCHIAVO  2024 ricordiamo: Promozione della Cultura del cantone dei Grigioni, Pro Helvetia, Fondazione del Giubileo della Mobiliare Società cooperativaFondation Philanthropique Famille Sandoz, Migros Engagement, Landis & Gyr Stiftung, Gohner Stiftung, Fondazione UBS per la cultura, ProLitteris, Promozione della Cultura del comune di Poschiavo, Oertli Stiftung, Kurt und Silvia Huser-Oesch Stiftung, Lia Rumantscha, Buono Svizzero de Libro, Stiftung Kultur in Waldhaus, Willi Muntwyler Stiftung, Banca Cantonale Grigione, InfoRLife, Stavros S. Niarchos Stiftung, Hotel Suisse, Comune di Brusio, coltiviamo-sogni.ch e Al Canton

In collaborazione con: Valposchiavo Turismo, Viceversa Letteratura, Casa della Letteratura per la Svizzera Italiana, Rete Due e Premio Letterario Grigione