Poschiavo, ripartono le lezioni: focus su intelligenza emotiva ed artificiale

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Lo scorso 12 agosto gli alunni della Valposchiavo sono tornati sui banchi di scuola e hanno iniziato l’anno scolastico. Il Bernina ha contattato la direttrice delle scuole di Poschiavo, Sabina Paganini, per qualche informazione in più sul nuovo inizio.

Sig.ra Paganini, è andato bene l’inizio delle lezioni scolastiche? Personale docenti al completo?
L’inizio è andato bene, lunedì erano tutti presenti, svegli, attivi ed emozionati. Sia gli alunni che il personale docenti che, confermo, è al completo.

Può darci qualche numero su allievi e docenti?
Il totale degli allievi fra infanzia, elementari e grado secondario uno è di 421, circa dieci in meno dell’anno scorso, ma lo avevamo preventivato avendo un’annata debole nell’infanzia (lo sapevamo con anticipo avendo sott’occhio il movimento demografico).
Tra docenti, logopedisti e direzione scolastica il numero è di 56 dipendenti. Rispetto allo scorso anno abbiamo due nuovi docenti, una rientrata e la nuova figura della segretaria, che svolgerà principalmente compiti amministrativi.

Si parte sempre prima: lo scorso anno il 15 agosto, questo il 12, secondo le linee guida del Piano Studi 21. Quali sono le impressioni che nel suo ruolo riscontra in insegnanti e ragazzi, costretti a terminare sempre prima le vacanze estive?
E vi dirò di più, il prossimo anno inizierà ancora prima, l’11 agosto. Ma non è una decisione che prendiamo io o i docenti, sono date fissate da anni dal Dipartimento dell’Educazione, che le ha diffuse con largo anticipo. E non sono solo date fissate per le scuole di Poschiavo, ma per tutto il Cantone, con poche eccezioni. Quindi perdonatemi se mi sono permessa di fare un po’ di ironia parlando dell’inizio delle scuole ancora prima nel 2025, ma né io né i docenti possiamo farci nulla, inutile chiederci di posticipare l’inizio, perché non rientra nelle nostre competenze.

Avete risolto le questioni logistiche per accogliere le tre prime dello scorso anno (ormai seconde)?
Le tre classi che sono diventate seconde continuano il loro percorso in tre sezioni separate, sempre due a San Carlo e una all’Annunziata. Con quel numero, per legge, non si potrebbe fare altrimenti. Attualmente stiamo valutando soluzioni per la sede di Poschiavo.

Gli scolari ucraini che hanno iniziato a frequentare le scuole a Poschiavo sono aumentati?
Purtroppo no, sono diminuiti, ho notato che alcuni che erano qui lo scorso anno si stanno trasferendo in città svizzere più grandi. Questo è un peccato perché perderanno un anno di insegnamento di lingua italiana e dovranno integrarsi in nuovi contesti.

Nel 2024 siete stati sostenuti maggiormente nel reperimento docenti dagli organi competenti (dopo le tante segnalazioni) o la situazione rimane la stessa?
Purtroppo la situazione non è cambiata molto, c’è preoccupazione per i prossimi anni nel reperire il personale. Si avvicina l’età del pensionamento di alcuni docenti delle nostre elementari e del grado secondario ed è sempre più difficile convincere i giovani che si formano in Svizzera a scegliere come luogo di lavoro la Valposchiavo. Il posto di docente nelle valli periferiche come la nostra andrebbe in qualche modo reso più attrattivo.

C’è qualche novità per il 2024/25? Qualche anticipazione? Quale sarà il tema/filo conduttore di questo anno scolastico?
Il tema di quest’anno sarà: “Intelligenza emotiva ed artificiale”. L’intenzione è quella di far capire l’importanza dell’intelligenza emotiva, attraverso la possibilità di acquisire competenze in questo ambito sia agli alunni che ai docenti. Nel prossimo futuro l’intelligenza artificiale potrà darci supporto in tantissimi modi, ma andrà sempre calibrata da un adulto e non potrà mai sostituire l’emotività, l’autenticità, la passione che un docente mette nell’insegnamento e nel rapporto con l’alunno. Quello che cercheremo di far capire ai ragazzi è che un’intelligenza non sostituirà mai l’altra.

Mi ha colpito particolarmente l’osservazione di un bambino che, guardando un “robottino” ha detto agli adulti: “E’ vero, si muove. Ma siamo sempre noi che diamo i comandi, senza noi a dare indicazioni non farebbe nulla”. Questa, in estrema sintesi, la differenza fra le due intelligenze; e se lo ha capito un bambino…

Abbiamo già fissato vari appuntamenti con relatori esterni che istruiranno i docenti su questi due argomenti, in modo da consentire poi che gli stessi docenti possano insegnarli gli alunni.

Ivan Falcinella
Membro della redazione