Sabato scorso, il 17 agosto, si è tenuta l’assemblea ordinaria dell’Associazione Museo del Tabacco Brusio, che per l’occasione ha ospitato per la prima volta i propri soci all’interno delle nuove mura del museo. L’evento ha segnato un’importante tappa nel lungo percorso di realizzazione di un progetto che mira a riportare alla luce una parte essenziale della storia della Valposchiavo: la tradizione della coltivazione e lavorazione del tabacco, che per quasi due secoli ha segnato profondamente la vita economica e sociale della valle.
L’assemblea ha fatto luce soprattutto sullo stato dei lavori e sulla situazione finanziaria del progetto. Da un lato, i lavori di ristrutturazione e restauro procedono bene, tantoché, seppur con qualche ritardo rispetto all’originale tabella di marcia, l’apertura del museo si fa sempre più vicina. Dal punto di vista economico invece, l’Associazione si trova attualmente in una buona posizione. Si sono infatti riusciti ad ottenere, finora, oltre 340’000 franchi, provenienti principalmente da fondazioni, aziende e privati, così come dai due comuni di Brusio e Poschiavo. Si contano inoltre alcuni contributi ancora da incassare e, in attesa della risposta di alcuni enti e fondazioni, ad oggi rimangono scoperti per il finanziamento del progetto ancora all’incirca 110’000 franchi, su un totale di 555’000 franchi di costi calcolati. Nell’elucidare la situazione economica del progetto, un aspetto positivo riportato da Pietro Misani, ideatore e cassiere dell’associazione, riguarda il contenimento dei costi: i lavori di ristrutturazione e carpenteria rientrano attualmente sotto la cifra preventivata, dimostrando una gestione oculata delle risorse finanziarie.
Sul fronte dei lavori, invece, si registrano progressi significativi. Donato Fanconi comunica che la struttura esterna dell’edificio, così come gli infissi, sono stati completamente restaurati e ora appaiono, oltre che in condizioni eccellenti, fedeli allo stato originale della ex fabbrica Misani poi ha sottolineato che ogni modifica è realizzata con l’intento di rispecchiare fedelmente l’aspetto originale della fabbrica, così da rendere il tutto «proprio com’era una volta», a conferma della grande attenzione dedicata al minimo dettaglio. Recentemente, ultimata la struttura dell’edificio, gli interventi di carpenteria e di muratura si sono spostati all’interno, dove per esempio si sono conclusi l’allestimento delle strutture per il cartongesso e l’installazione dei tubi elettrici.
Pietro Misani e Donato Fanconi hanno più volte sottolineato che l’obiettivo principale rimane quello di preservare quanto più possibile l’autenticità dell’edificio originale. Per questo motivo, ad esempio, dalla parte nord dell’edificio sono stati recuperati diversi materiali originali della vecchia fabbrica, tra cui delle vecchie tavole di legno, che sono state reimpiegate per i nuovi soffitti del museo. Ogni intervento, spiegano Fanconi e Misani, è studiato, assieme a specialisti e restauratori, per mantenere intatta l’atmosfera storica del luogo, senza tuttavia trascurare la necessità di adeguarsi agli standard moderni in termini di sicurezza e accessibilità. A tal proposito, degna di nota è la conferma che la parte principale del museo sarà accessibile anche a persone con mobilità ridotta, così che ogni visitatore possa apprezzare l’offerta museale.
Per quanto riguarda le tempistiche, Pietro Misani ha comunicato l’auspicio di poter concludere i rimanenti lavori di ristrutturazione e restauro entro la fine dell’autunno. Successivamente, durante il periodo invernale, ci si concentrerà sulla revisione e la messa a punto dei macchinari, l’ammobiliamento e l’allestimento delle esposizioni, finalizzando così l’esperienza educativa e culturale dedicata ai visitatori. In questo modo, secondo la tabella di marcia aggiornata, ci si auspica di poter aprire le porte ai primi visitatori per l’inizio del periodo estivo dell’anno prossimo.
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L’entusiasmo degli ideatori del Museo e dei membri dell’Associazione, così come dei soci, appare palpabile. Il progetto del Museo del Tabacco, oltre a rappresentare un’iniziativa importante per il restauro della Fabbrica del Tabacco, con l’impegno e il lavoro di un gruppo affiatato si configura come un tributo alla tradizione economica e sociale che ha segnato profondamente la vita di Brusio e della valle. Per quasi due secoli, la lavorazione del tabacco è stata una fonte di sostentamento cruciale per la popolazione di Brusio, contribuendo allo sviluppo economico della valle e plasmando la sua identità culturale. L’obiettivo dell’Associazione è restituire alla comunità e ai visitatori del Museo un pezzo di questa storia, preservando e valorizzando una tradizione che ha lasciato un’impronta indelebile nel passato della regione.
Per contribuire a questo fine, ogni lettore interessato al progetto e disposto a fornire un aiuto al Museo del Tabacco ha la possibilità di supportare il museo con una donazione libera o tramite la sponsorizzazione di un infisso. Ogni contributo, grande o piccolo, aiuterà a riportare in vita una parte fondamentale della storia della valle, affinché possa essere condivisa e apprezzata dalle future generazioni. (https://museo-tabacco.ch/it/)