“Qualche settimana fa, una mail in arrivo ci aveva davvero incuriosito: una serie di appuntamenti culturali diffusi lungo tutto l’anno presso un nuovo spazio, denominato “LeggInsem” di carattere letterario. Il tutto organizzato dall’associazione “Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo”. Se lo spazio è stato presentato in un recentissimo comunicato stampa, rimaneva un punto di domanda per l’iniziativa. Abbiamo così intervistato Begoña Feijoo Fariña proprio all’Hotel Suisse, presso il quale è stato inaugurato da poco LeggInsem, per saperne di più.
Begoña, abbiamo notato un calendario di iniziative che si svolgeranno nei prossimi mesi a LeggInsem, organizzate dalla vostra associazione: di che si tratta?
Si tratta di manifestazioni legate alle residenze creative di Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo.
Spiegaci meglio?
Nel prossimo anno, ospiteremo, come associazione, per quattro settimane ciascuno a Poschiavo due scrittori, due traduttori e due illustratori in diversi periodi dell’anno.
L’idea è proprio quella di fornire uno spazio e un tempo protetti che possano favorire la creazione.
Come ente ospitante, noi forniremo loro un alloggio e un cachet settimanale e loro, durante il loro soggiorno, terranno uno o più incontri pubblici o avranno la possibilità di fare una piccola esposizione delle loro opere.
Ci puoi dire qualcosa di dettagliato sugli incontri?
Ancora non posso essere più precisa, perché tutto è legato a un progetto Interreg, che si chiama Valleys4ACTIONS, i cui dettagli saranno noti a brevissimo. In ogni caso, prevediamo in Italia degli incontri “di restituzione” del lavoro svolto durante la residenza, mentre quelli in Valposchiavo saranno più di presentazione dell’autore, del traduttore o dell’illustratore e del suo lavoro in generale.
Come sono stati scelti i destinatari delle residenze?
Quest’anno, dal momento che si trattava di una prima edizione, su invito, mentre dall’anno prossimo, se, come speriamo, riusciremo a dare all’iniziativa un carattere stabile e strutturale, vi sarà un bando.
A dire la verità, l’dea è stata, per il primo anno, di richiamare nomi di un certo rilievo: in questo modo potremo conferire prestigio alle residenze, sia per attrarre degli altri nomi nuovi sia, per così dire, renderla interessante per curriculum di coloro che ne seguiranno.
Quali i criteri di scelta?
Certamente un criterio qualitativo: il gruppo che si è occupato della selezione, secondo le competenze individuali, era composto da Walter Rosselli, Ruth Gantert, Fabiano Alborghetti, Anna Cappelli e da me.
In ogni categoria vi sono un uomo e una donna, ma non si è trattato di un criterio di selezione ma di una pura casualità.
Si tratta, in qualche modo, di un modo di estendere l’attività dell’associazione durante l’anno?
Sì, ma anche di farla conoscere, di attirare l’attenzione per l’anno intero, nonché di far conoscere la Valposchiavo. Le residenze si svolgeranno nel nostro appartamento in Via da Mez 2: un po’ sede, un po’ luogo di ospitalità arredato con un openspace sala/cucina, una camera e un piccolo ufficio.
So che ci tieni molto a sottolineare una attenzione particolare delle vostre residenze…
Sì, contrariamente a molte altre realtà, noi diamo una possibilità a padri e madri che hanno bambini piccoli di portarli… E siamo a disposizione per aiutarli a trovare una soluzione al momento di cercare strutture o persone che possano occuparsi dei figli mentre loro dedicano al lavoro