Il Gran Consiglio grigionese ha approvato un ulteriore promozione dell’energia solare. In futuro i pannelli installati su tetti o facciate verranno sussidiati, a condizione che la potenza installata superi considerevolmente il consumo proprio”. La proposta è stata criticata da liberali e UDC.
Sessanta deputati del PS, Centro e una parte dei Verdi liberali hanno sostenuto la proposta di concedere ulteriori sussidi, chiamati anche bonus del Green Deal, per potenziare la realizzazione di impianti fotovoltaici su tetti o facciate di abitazioni. Già oggi i Grigioni ne sostengono l’installazione per migliorare l’efficienza energetica durante i mesi invernali. “Adesso verranno sostenuti anche gli impianti che producono più energia di quanta ne consumino. L’elettricità prodotta potrà così essere immessa nella rete”, ha spiegato il Consigliere di Stato Jon Domenic Parolini (Centro) a Keystone-ATS.
Rischi per la rete e prezzi negativi
Dal fronte UDC e liberale la proposta ha sollevato diverse perplessità. “Un’eccedenza di produzione di energia causa problemi alla stabilità della rete e i prezzi in primavera, in estate e in autunno sono negativi sulla borsa dell’energia”, ha detto il granconsigliere Giovanni Jochum, vicepresidente della Commissione per l’ambiente, i trasporti e l’energia, che come altri 53 deputati ha bocciato la proposta del Governo.
Anche il parlamentare Walter Grass (UDC) non vede dei benefici da questo ulteriore supporto e anzi teme che alla fine “chi investe in questi impianti, pagherà lo scotto”, ha detto durante il dibattito. Secondo la granconsigliera Laura Oesch (Verdi liberali) attualmente mancano le possibilità per immagazzinare l’energia in eccesso.
Meno opposizione rispetto a parchi solari alpini
Secondo Parolini a lungo termine si userà sempre più elettricità, pure nei mesi più caldi. “Se le temperature continueranno ad aumentare, avremo bisogno di elettricità per rinfrescare gli edifici ad esempio”, ha detto il direttore del Dipartimento grigionese dell’educazione, cultura e protezione dell’ambiente. La nuova Legge concernente la promozione e il finanziamento di misure per la protezione del clima, che fa parte della seconda tappa del “Piano d’azione Green Deal”, è orientata ai prossimi 25 anni. “Bisogna quindi fare qualcosa”, ha continuato Parolini. I Grigioni seguirebbero così la direzione della strategia energetica della Confederazione, che entro il 2050 vuole coprire il 40% del fabbisogno di energia elettrica con quella prodotta da radiazioni solari.
Il Consigliere di Stato ha sottolineato un ulteriore vantaggio. “L’installazione di impianti solari sulle case esistenti suscita meno opposizione rispetto ai grandi parchi solari in alta quota. Dobbiamo quindi sfruttare maggiormente le superfici già esistenti di quanto fatto finora”, ha concluso Parolini.