Un nuovo strumento per prevenire atti violenti

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Il nuovo Servizio sulla gestione delle minacce nel Canton Grigioni mira a impedire gravi atti di violenza, ad esempio quella fra le mura domestiche, contro le autorità, l'estremismo violento, radicalismo e stalking. (immagine simbolica)

Il Canton Grigioni vuole riconoscere e prevenire gravi atti di violenza con un nuovo Servizio per la gestione cantonale per le minacce. Darà così seguito alle raccomandazioni formulate dalla Commissione parlamentare d’inchiesta istituita per l’appaltopoli.

Il nuovo Servizio si occuperà di individuare i campanelli d’allarme che precedono gravi atti di violenza domestica, quella contro le autorità, l’estremismo violento, il radicalismo, lo stalking e altre forme di violenza.

L’ampliamento delle basi legali permetterà alla Polizia cantonale di pronunciare divieti di trattenersi in un luogo, di avvicinarsi e di avere contatti nei confronti di soggetti pericolosi. Inoltre sarà necessario uno scambio regolamentato di dati tra le autorità e la creazione di un’organizzazione propria, ha dichiarato oggi il Consigliere di Stato Peter Peyer (PS) durante l’incontro mensile con i media.

Misure raccomandate a seguito della CPI

La necessità di creare un Servizio per la gestione delle minacce è scaturita come raccomandazione dalla Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI), che nel 2019 si è occupata dell’appaltopoli grigionese. Una parte di essa si era concentrata sul trattamento da parte di alcuni uffici nei confronti del whistleblower Adam Quadroni. Il rapporto evidenziò come alla Polizia cantonale mancassero le competenze per valutare la propensione alla violenza di una persona. Nel caso dell’ex impresario engadinese un errore di valutazione ha portato a un internamento coatto in una clinica psichiatrica ampiamente criticata.

Con il nuovo Servizio un team composto da agenti di polizia, psicologi e persone del settore sociale utilizzerà le nuove possibilità e i dati per riconoscere se una persona è potenzialmente pericolosa o meno.

Attualmente non è chiaro con quanti casi gli specialisti verranno confrontati. “Potremo dirlo solo fra qualche anno, quando il tutto sarà consolidato e avremo raccolto le prime esperienze”, ha detto Peter Peyer.

Una realtà nella maggior parte dei Cantoni

Stando al messaggio, ad oggi 17 cantoni hanno già disposto di un simile apparato – il primo è stato il Canton Soletta nel 2013. Gli altri sono Argovia, Basilea Campagna, Basilea Città, Berna, Friburgo, Giura, Glarona, Lucerna, Neuchâtel, San Gallo, Svitto, Turgovia, Ticino, Vallese, Vaud e Zurigo. Altri sette, Grigioni compresi, ci stanno lavorando. L’unico cantone che finora non prevede di fare questo passo è il Canton Appenzello Interno.

Altre due revisioni

Il Governo ha licenziato oggi ulteriori aggiornamenti del diritto in materia di polizia. Il primo riguarda le basi legali per la ricerca automatizzata di veicoli. Nella seconda modifica viene invece abolita l’ordinanza sulla gestione delle sostanze esplosive.