Quando l’educazione parte dal basso si vede

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“Mi ha colpito un atteggiamento di quei bimbi”
Abitando casualmente di fronte ad una scuola dell’infanzia, volendo o nolendo mi trovo spesso a vedere entrare e uscire i bambini.

Bimbi belli, vispi, ben vestiti che entrano e escono a secondo dei loro programmi. In questo comunissimo andare e venire, mi ha colpito un atteggiamento di quei bimbi che vale la pena rilevare, anche se non è detto che siano gli unici a comportarsi in quel modo.


Di solito i bambini, ma anche i ragazzi di scuola, quando entrano e escono dalle loro aule, arrivati alla porta si ammassano e entrano o escono a spintoni. Non si sa se per essere i primi davanti a tutti o per la premura di libertà. In questo caso mi ha colpito la padronanza di questi bambini. Arrivano pure in gruppi, perlomeno dalla strada adiacente, ma non si affannano per niente; il primo che si trova casualmente in testa, arrivato tranquillamente alla porta la apre, ma non entra, la tiene aperta e lascia passare tutti, senza alcun atteggiamento di capo-gruppo e solo alla fine entra o esce anche lui chiudendo la porta dietro di sé. Così per altri gruppi che seguono.

Qualche cosa di strano?
Sì. Quei bambini dimostrano di essere già educati ad aver la padronanza su se stessi. Il che non è poco.

La mia conclusione?
Quando l’educazione parte dal basso, si vede.

Complimenti alle educatrici, anche se non è detto che sia un caso unico al di qua e al di là della frontiera.



Luisa Moraschinelli