Nessun parco divertimento nel patrimonio mondiale Unesco sul Bernina

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Le associazioni ambientaliste Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio, Mountain Wilderness Svizzera e Pro Natura esprimono congiuntamente e in modo inequivocabile la loro contrarietà nei confronti del progetto Bernina fly, la teleferica umana Alp Grüm-Cavaglia. La proposta, che si ispira allo svago e all’azione, ha un forte impatto negativo sul paesaggio protetto nella regione contigua del Bernina e stride fortemente con il posizionamento del prodotto turistico valposchiavino.

In futuro, ad una velocità fino a 90 km/h, i visitatori dovrebbero volare giù da Alp Grüm a Cavaglia, sospesi a un cavo lungo pressoché 2 km. Dal 2008 la linea ferroviaria del Bernina fa parte del patrimonio mondiale UNESCO. Essa ha ottenuto tale prestigioso riconoscimento grazie ai suoi panorami alpini mozzafiato e perché la stessa si iscrive in modo particolarmente armonioso e spettacolare in un paesaggio alpino unico nel suo genere.

Intervento problematico in un paesaggio sotto protezione

Per la costruzione della tirolese occorrono due cavi in acciaio tesi nello spazio e muniti di indicatori (di solito sfere) ben visibili anche a grande distanza, al fine di evitare collisioni con il traffico aereo e grandi volatili. Sia questa fune assai appariscente che
visitatori sbraitanti in fugace discesa disturberebbero in modo considerevole l’esperienza del paesaggio. Oltre al patrimonio mondiale UNESCO, il progetto compromette pure una zona di protezione del paesaggio d’importanza cantonale sulla piana di Cavaglia.

Fun e action, ossia divertimento e adrenalina, non fanno parte di un paesaggio tranquillo

La proposta di una tirolese, che ha tutte le caratteristiche di un parco divertimenti, non deve venire realizzata in un paesaggio poco gravato da infrastrutture turistiche. Il territorio fra Alp Grüm e Cavaglia è stato risparmiato fino ad oggi da grandi infrastrutture ed immissioni foniche. Biker ed escursionisti a piedi, con sci o racchette frequentano questa zona perché qui trovano un paesaggio intatto, la vera tranquillità e uno stupendo panorama naturale.
I pochi visitatori della zipline, alla sola ricerca di un po’ di brivido, finirebbero per disturbare in modo massiccio l’esperienza del paesaggio dei viaggiatori del treno e di chi è alla ricerca di ristoro. Anche da un punto di vista turistico questo è irresponsabile. La zipline sarebbe una mossa sbagliata nella strategia turistica della Valposchiavo.
Perciò le associazioni ambientaliste ritengono che il progetto zipline non adempie ai criteri per un’autorizzazione. Occorre aver cura del paesaggio della linea del Bernina.