Svalutazioni straordinarie e uscita da Saline Joniche

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Una comunicazione di Repower
Repower non prevede un rapido cambiamento dell’attuale difficile contesto di mercato e procede a svalutazioni straordinarie – Uscita ordinata dal Progetto Saline Joniche entro la fine del 2015.

Sulla base delle stime aggiornate relative all’evoluzione dei prezzi dell’energia Repower dovrà procedere, nell’ambito della chiusura dell’esercizio 2013, a svalutazioni straordinarie per un ammontare di circa 220 milioni di franchi su progetti, contratti correnti e impianti esistenti. Contrariamente alle previsioni, l’esercizio 2013 si concluderà quindi con un’importante perdita netta. Il Consiglio d’Amministrazione di Repower ha inoltre deciso che in futuro rinuncerà a qualsiasi partecipazione in nuove società proprietarie di centrali termoelettriche a carbone. L’uscita ordinata dal Progetto Saline Joniche – nel rispetto degli impegni contrattuali assunti – avverrà al più tardi entro la fine del 2015.

In seguito alle elezioni in Germania è verosimile pensare che per una riforma coerente e incisiva del mercato energetico occorrerà attendere ancora a lungo. Con ogni probabilità si verificherà anche in futuro la distorsione del mercato, dovuta alla promozione delle nuove energie rinnovabili sulla base di remunerazioni per l’immissione in rete. Anche la politica energetica in Svizzera per ora non lascia intravedere inversioni verso sistemi di incentivazione orientati alle regole del mercato. Occorre quindi partire dal presupposto che i prezzi dell’elettricità, attualmente molto bassi, non si riprenderanno a breve e il mercato continuerà a essere inondato da elettricità sovvenzionata.

Sono interessati in modo particolare dalle svalutazioni i progetti correnti di nuove centrali elettriche, poiché con l’attuale situazione politico-energetica non sussistono al momento le condizioni per investimenti in tecnologie non sovvenzionate (rettifiche per circa 110 milioni di franchi). Gli ulteriori passi verranno definiti in modo specifico per ogni progetto. Le previsioni sui futuri prezzi dell’energia rendono inoltre necessarie rettifiche anche per i contratti a lungo termine (circa 55 milioni di franchi) e per impianti esistenti in Svizzera e all’estero (circa 55 milioni di franchi).

A causa delle difficoltà sui mercati energetici, che persistono anche nell’ultimo trimestre dell’anno, è necessario adeguare le previsioni relative al risultato operativo (EBIT) nel bilancio 2013. Al netto delle svalutazioni straordinarie il risultato operativo sarà di circa il 10 per cento inferiore all’esercizio 2012. Sta dando risultati positivi l’implementazione del programma di efficienza annunciato nel gennaio 2013. Il programma procede secondo quanto pianificato e nel 2014 sarà pienamente effettivo, con un risparmio annuo tra i 10 e i 15 milioni di franchi.

Malgrado le svalutazioni straordinarie Repower continua a poter contare su uno stato patrimoniale forte e su una situazione finanziaria solida. Occorre inoltre sottolineare che queste correzioni non incidono sull’operatività dell’azienda.

In relazione a partecipazioni in società che gestiscono centrali a carbone, Repower si attiene agli indirizzi strategici generali espressi dal Governo del Cantone dei Grigioni, quale azionista di maggioranza del Gruppo Repower. Sia la strategia cantonale che l’evoluzione generale del contesto energetico hanno spinto il Consiglio d’Amministrazione a non più prendere in considerazione partecipazioni in società che gestiscono centrali a carbone. Per quanto riguarda il Progetto di Saline Joniche, Repower uscirà in modo ordinato dal progetto, rispettando tutti gli impegni contrattuali assunti, al più tardi entro la fine del 2015.

Repower


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