Mercato in crisi: Repower rinuncia ai dividendi

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Preoccupazione per il futuro dell’energia idroelettrica
In occasione dell’Assemblea generale Repower ha sottolineato le preoccupazioni per il futuro dell’energia idroelettrica svizzera.


La 111a Assemblea generale di Repower AG, svoltasi mercoledì 29 aprile 2015 a Pontresina, ha approvato il rapporto di gestione, il bilancio e il bilancio consolidato per l’esercizio 2014. La proposta del Consiglio d’Amministrazione di rinunciare al versamento di un dividendo in virtù dei risultati aziendali negativi e di un contesto di mercato che permane estremamente difficile è stata approvata. L’Assemblea generale ha inoltre dato discarico ai membri del Consiglio d’Amministrazione.

Tutti i membri del Consiglio d’Amministrazione sono stati riconfermati, ossia il dott. Eduard Rikli, il dott. Manfred Thumann, il dott. Martin Schmid, il dott. Rudolf Huber, Placi Berther, Claudio Lardi, Rolf W. Mathis, Roger Vetsch, ladott. Myriam Meyer Stutz, Gerhard Jochum, Domenico De Luca e Peter Molinari. Il dott. Eduard Rikli è stato riconfermato nella carica di Presidente del Consiglio d’Amministrazione. L’Assemblea generale ha eletto il dott. Eduard Rikli, il dott. Manfred Thumann, il dott. Martin Schmid e il dott. Rudolf Huber come membri del Comitato per le retribuzioni. Come nuova società di revisione è stata nominata Ernst & Young AG per un mandato di un anno.

L’Assemblea generale ha approvato la relazione sulle retribuzioni 2014 con uno scrutinio consultivo. Inoltre sono stati approvati gli importi massimi delle retribuzioni del Consiglio d’Amministrazione e della Direzione. In applicazione dell’Ordinanza federale contro le retribuzioni abusive nelle società anonime quotate in borsa (OReSA) sono infine stati attuati i necessari cambiamenti agli statuti di Repower, ora aggiornati dall’Assemblea generale.

Nel suo intervento introduttivo, il Presidente del Consiglio d’Amministrazione dott. Eduard Rikli ha espresso soprattutto la sua preoccupazione per il futuro dell’energia idroelettrica svizzera. «Purtroppo nell’attuale situazione di mercato i progetti ritenuti decisivi per la realizzazione della strategia energetica alla fine restano nel cassetto perché non sono redditizi»,ha affermato il dott. Eduard Rikli, facendo riferimento ai due Progetti Chlus e Lagobianco, che dovrebbero svolgere un ruolo significativo nell’attuazione della strategia energetica 2050.

 

Sebbene entrambi si trovino in fase avanzata, non possono essere realizzati nell’attuale quadro normativo. «Com’è possibile raggiungere gli obiettivi che la Svizzera si è posta per il futuro energetico se non con progetti simili?», ha aggiunto Rikli lanciando un appello: «Dobbiamo avere a cuore il principale pilastro della nostra attività economica: l’energia idroelettrica!» Il Presidente del CdA ha inoltre fatto accenno all’attuale situazione dei tassi di cambio, che grava pesantemente su Repower quale azienda attiva in Europa che deve sostenere una buona parte dei propri costi in Svizzera. A ciò si aggiungono i bassi prezzi dell’elettricità e le dimensioni limitate del mercato svizzero.

Dopo aver illustrato agli azionisti i risultati del 2014, il CEO Kurt Bobst ha tra l’altro posto l’accento sugli obiettivi strategici che Repower intende raggiungere a medio e a lungo termine. Nel settore della produzione gli impianti esistenti rientreranno, laddove possibile, nei sistemi di sovvenzione e i nuovi progetti potranno essere realizzati soltanto se saranno garantiti finanziamenti e incentivi. Nell’approvvigionamento Repower si focalizza sul rafforzamento e sulla flessibilità del controllo dei consumi. Inoltre vengono sviluppate soluzioni innovative sia per un utilizzo interno che per terzi.

Nel trading svolgono un ruolo di primo piano l’origination e l’offerta di servizi per i partner. Repower intende continuare a sviluppare le attività di vendita per diminuire la propria dipendenza dal valore assoluto dei prezzi dell’energia. Kurt Bobst ha confermato davanti all’Assemblea generale le previsioni già presentate in occasione della pubblicazione del bilancio 2014: per il 2015 il risultato operativo sarà inferiore a quello del 2014 e il contesto di mercato nonché la situazione  valutaria graveranno pesantemente sul risultato. «D’altro canto ci concentriamo sulle opportunità che ci vengono offerte dall’attuale scenario», ha affermato il CEO Kurt Bobst. «Svolgiamo un ruolo attivo quando siamo chiamati ad adattare i sistemi energetici alle future esigenze e a offrire prodotti e servizi fatti su misura per i nostri partner e clienti», ha concluso Bobst.

Alla 111a Assemblea generale a Pontresina hanno partecipato 133 azionisti che, insieme al rappresentante indipendente degli aventi diritto di voto, rappresentavano 2.578.318 delle complessive 2.783.115 azioni Repower. Erano inoltre presenti circa 100 ospiti.