Il numero delle persone contagiate in Valposchiavo è in costante aumento. L’efficacia delle misure di contenimento indica un moderato rallentamento della diffusione a livello cantonale. È però essenziale perseverare nel rispetto delle regole e perciò si racco-manda nuovamente a tutti di rimanere a casa.
Diffusione effettiva del coronavirus
Il dato pubblicato sopra in rosso sulle persone positive al test non rispecchia la realtà dei contagi sul territorio poiché solo i pazienti sintomatici sono sottoposti al test.
Rinnoviamo perciò l’appello a tutte le persone: evitate i contatti ravvicinati, gli assembramenti di persone e restate a casa malgrado le giornate di bel tempo.
Ognuno di noi, anche se sta bene, è un potenziale veicolo di diffusione del virus.
Centro sanitario Valposchiavo
Nel vicino Liechtenstein, dove in relazione alla popolazione si registra un numero molto inferiore di contagiati accertati (tampone) che da noi, il governo comunica anche il numero approssimativo delle persone che si ritengono guarite. Questo sulla base di una dichiarazione delle stesse al medico curante, dopo un periodo di quarantena (non necessariamente comprovata da un nuovo tampone).
Un dato forse non del tutto esatto, come ci spiega Serena, ma che dà al cittadino interessato un quadro meno drammatico e più completo della situazione generale.
Nonostante questo è chiaro che le misure preventive rimangono assolutamente importanti.
Non viene tenuta una statistica dei casi guariti, in quanto non c’è l’indicazione a ripetere un tampone per vedere quando questo negativizza ( a parte per il personale che lavora in ambito sanitario).
Esistono i numeri dei casi dimessi dall’ospedale. Ma è ovvio che col tempo anche tutti i casi di probabile Corona non esaminati col tampone e curati a domicilio prima o poi guariranno. Ma non è così evidente neanche decidere il momento di guarigione: quando non hanno più sintomi? Quando non espellono più il virus? Quando hanno anticorpi?
Ancora non si sa neppure quanto dureranno gli anticorpi sviluppati facendo la malattia, e quindi quanto durerà l’immunità. Dovesse nel tempo modificarsi il virus, torniamo tutti ad essere infettabili.
Più guariti ci saranno più il contagio rallenterà, ma per avere quella che si chiama un’immunità di gregge ci vorrebbe almeno l’80% della popolazione con anticorpi, copertura che al momento, senza un vaccino non raggiungeremo. Proprio per questo saranno ancora fondamentali le misure preventive di distanza sociale e igiene per un periodo sicuramente non breve.
Serena Bonetti
Grazie per l’aggiornamento. Sorge comunque una domanda. Il numero dei tamponi(attualmente 67 è la cifra dei tamponi positivi eseguiti dall’inizio dei controlli) manca la cifra delle persone che nel frattempo sono guarite.
Credo che non possano saperlo, per farlo bisognerebbe fare il tampone dopo un tot di giorni che il malato non ha piú sintomi.
Sono pienamente d’accordo con Bonetti, Franz e Frigerio ! Allora mi domando, a che serve una statistica incompleta; non sapendo se le persone infettate – inclusi anche i deceduti – dei residenti in Valle, sono guarite o no ? Che bella statistica, incompleta, che ci lascia sul “chi vive” e si salvi chi può !!!! Salve a tutti i lettori. Arnaldo