Una vita in movimento: strategie sportive e non solo

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Eccoci in estate; stagione sempre piena di sorprese per chi vive tra valli e montagne; la quota e l’orografia ne influenzano l’evoluzione ben più di quanto accada in pianura, regalando una stagione di contrasti, spesso tanto repentini quanto inattesi. La primavera di quest’anno, però, ci ha proposto emozioni speciali; nelle prime camminate di “risveglio alpinistico”, come mi piace considerarle, mi sono persa ad ammirare le infinite tonalità di verde dei nostri boschi; era tempo che una simile tavolozza di colori non faceva capolino sui nostri pendii. Sfumature sorprendenti, grazie alle tante piogge e ai cieli cangianti che hanno illuminato, come non accadeva da tempo, le valli alpine. In solitudine o in compagnia, ogni passeggiata è un viaggio che propone riflessioni o semplici emozioni; muoversi, riprendere contatto con la propria corporeità in ambienti naturali, per molti di noi è parte della quotidianità. Non solo; camminare, più o meno velocemente, con o senza velleità agonistiche, è una vera e propria disciplina sportiva, tra le più amate in Svizzera.

I dati del rapporto “Sport Svizzera 2014” dell’Ufficio federale dello Sport evidenziano come tra le ragioni del movimento ci sia innanzitutto la ricerca del contatto con la natura (61%), seguita dalla promozione della salute (58%) e dal divertimento (56%). E in vetta alla classifica delle attività preferite ci sono proprio le camminate – escursioni in montagna, che impegnano per almeno venti giorni all’anno il 44% della popolazione; al secondo posto si piazza il ciclismo, nella versione mountain bike e corsa (38,3% con 45 giorni di media all’anno) e al terzo posto il nuoto, scelto dal 35,8% dei cittadini. Accanto al rapporto, da cui tra l’altro emerge che il nostro Cantone è quello in cui si pratica più sport, di grande interesse è la “Strategia per la promozione dello sport”; il documento sviluppato da Coira descrive i 22 obiettivi cantonali di ottimizzazione, finalizzati soprattutto a dare continuità alla promozione già in essere, migliorandone quando possibile i risultati, contribuendo all’aumento della popolazione (fisicamente) attiva. Muoversi bene, con costanza è un antidoto ai molti disturbi della vita sedentaria e dell’età; popolazioni impegnate nel movimento sono dunque popolazioni mediamente più sane e spesso più soddisfatte, elementi tutt’altro che trascurabili in una logica di sostenibilità.

Ciò che più mi ha colpito nella lettura della Strategia è la visione integrata che il Cantone ha elaborato dello sport e delle discipline del Movimento; non ci si limita a promuovere le attività sportive in quanto tali, ma si valorizzano (e si coinvolgono) le strategie già in atto, sia a livello federale che cantonale, per la promozione della salute, del turismo, dell’educazione, della pianificazione del territorio, dei trasporti; si tratta di un vero e proprio approccio olistico, in grado di cogliere i caposaldi delle politiche già attive per orientare lo sviluppo sportivo in senso lato. Un approccio costruito sul principio della sussidiarietà, che regola con efficienza la vita della Confederazione e permette di concretizzare la capacità dello sport di unire generazioni e culture, favorendo, come ribadisce la stessa Strategia, l’acquisizione di competenze sociali, l’aumento della produttività e della qualità della vita, lo sviluppo armonico dei più giovani. Insomma, muoversi spesso e bene, fa bene proprio a tutti: pensate che la spesa media annua pro capite dei grigionesi per lo sport ammonta a 3056 franchi, ben 500 franchi in più rispetto alla media svizzera (i dati sono quelli riportati nella Strategia), franchi spesi per le attrezzature ma anche per trasferte e viaggi a carattere sportivo. Non è finita: un grigionese su quattro è impegnato, a titolo gratuito e volontario, in attività a favore dello sport; insomma il Cantone che più di altri racchiude in sé le specificità elvetiche, a partire dal trilinguismo, è anche un esempio virtuoso di come si possa essere al servizio dei cittadini e delle comunità.

A proposito, non dimentichiamo che è tempo di Campionati del Mondo di Calcio: Hop Hop Svizzera!


Chiara Maria Battistoni