La Valposchiavo guarda al futuro: obiettivo “Smart valley bio”

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Mercoledì pomeriggio è stato presentato ufficialmente dal Polo Poschiavo il progetto “Smart valley bio – ipermappa di comunità”. Si tratta di un insieme di attività, della durata di tre anni e finanziate per metà dalla Confederazione e per metà dagli enti valposchiavini coinvolti, che si pone l’obiettivo di mettere a disposizione della nostra comunità strumenti e metodi per aiutarla a costruire il proprio futuro innovativo e sostenibile, radicato nel nostro patrimonio culturale e naturale. “Per fare questo – ha spiegato Cassiano Luminati – guardiamo a come vorremmo che sia la Valposchiavo nel 2040”.

Nel suo insieme, il progetto “Smart valley bio” intende rilevare, comprendere e valutare i valori paesaggistici, elaborare una visione per la regione basata sul paesaggio, capitalizzare le conoscenze e creare le basi per una certificazione «smart valley bio», i cui criteri devono essere ancora individuati.

Il programma, che è stato definito un’evoluzione del progetto 100% (BIO) Valposchiavo, oltre a contribuire al mantenimento del Patrimonio UNESCO Albula/Bernina, intende realizzare una piattaforma che sia in grado di raccogliere e presentare le attività svolte a livello locale in svariati ambiti Interreg, come per esempio AlpFoodway, InTerraced, UpkeepTheAlps, SinBioVal e BeICE. Per farlo, è stato spiegato, si vuole realizzare, tra le altre cose, una ipermappa (una mappa multimediale in grado di raccogliere più informazioni possibili) realizzata in collaborazione con “incolab“, una società che intende utilizzare gli strumenti del proprio lavoro svolto al Politecnico di Zurigo per elaborare processi di sviluppo paesaggistico, con l’obiettivo di rendere protagonisti i cittadini nelle scelte future. In questo senso, si pensa di attivare un percorso formativo sviluppato dal Polo Poschiavo sulla base dei contenuti raccolti durante il progetto e basato sull’ipermappa. I cosiddetti “Mediatori del Paesaggio”, è stato spiegato, saranno così in grado di raccontare la complessità del nostro paesaggio e mettersi al servizio della comunità locale e dei visitatori.

Un altro obiettivo importantissimo di “Smart valley bio” sarà quello di porre le basi per il riconoscimento della nostra agricoltura alpina come GIAHS (Sistemi del Patrimonio Agricolo di importanza mondiale) della FAO, in collaborazione con l’Ufficio Federale dell’Agricoltura. L’obiettivo della FAO, che fino ad oggi, in Europa, conta solo quattro riconoscimenti di questo tipo, è quello di identificare e tutelare paesaggi di straordinaria bellezza, minacciati da molti fattori, che combinano la biodiversità agricola con ecosistemi resilienti e un prezioso patrimonio culturale.

Al termine della presentazione sono potuti intervenire i partner del progetto, che hanno espresso un’opinione dal punto di vista della categoria rappresentata. Tra le altre cose, è stato riconosciuto di fondamentale importanza il coinvolgimento delle scuole, all’interno delle quali sono presenti i futuri protagonisti del nostro territorio. “Smart valley bio” si prospetta un progetto di ampio respiro e dalle elevate potenzialità. Di fondamentale importanza per la sua riuscita sarà il coinvolgimento continuo e la coesione dei partner.

Per raggiungere questo obiettivo è stato costituito un gruppo ristretto di lavoro, che si riunirà quattro volte all’anno, che risulta così composto: Polo Poschiavo (Cassiano Luminati, coordinamento generale del progetto), Regione Bernina, Valposchiavo Turismo (Kaspar Howald), Associazione Artigiani e Commercianti, Unione Contadini Brusio, Associazione Agricola Poschiavo e almeno un rappresentante delle scuole. Altri due incontri all’anno, invece, vedranno la partecipazione di tutti i partner chiamati in causa.

I prossimi passi del progetto saranno la partecipazione ad un evento FAO a Roma in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, nell’ottobre di quest’anno, mentre a dicembre, in occasione della Giornata Internazionale della Montagna, si terrà un evento letterario pubblico con la presentazione del progetto; in concomitanza si prevede di iniziare la raccolta delle storie sul paesaggio valposchiavino con il coinvolgimento della popolazione e delle scuole.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

1 COMMENTO

  1. Il progetto 100% e la valle di Poschiavo “Smart Valley BIO” trovano un grande consenso e il nostro pieno appoggio. Abbiamo però una pecca che si potrebbe riuscire a migliorare. (Il traffico assurdo di transito per recarsi a Livigno). Magari con il preteso di creare una Valle 100% e Smart Valley BIO si potrebbe introdurre un pedaggio per transitare dalla Forcola di Livigno, diciamo Fr. 20 per veicolo. In questo modo siamo dell’avviso che il traffico si ridurrebbe e di molto. Siamo conviti che con l’approccio giusto verso le nostre autorità (anche se a quanto sembra in Svizzera non é possibile introdurre un pedaggio) si potrà trovare in una qualche maniera il consenso.
    Fausto e Ornella Isepponi – Ristorante Motrice