Ordinanza sulle indennità: la Giunta ha deliberato

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La Giunta del 2 luglio scorso, come già accennato nel precedente articolo, ha portato a termine l’ordine del giorno che era previsto per la seduta del 4 giugno. Oltre al consuntivo, infatti, vi era la revisione dell’Ordinanza sulle indennità (OOCI) con rispettivo tariffario e l’informazione sugli investimenti 2018.

La revisione dell’Ordinanza sulle indennità è stata illustrata dal presidente della commissione nominata ad hoc, Flavio Lardi (PDL) – gli altri membri sono Fulvio Betti (UDC), Ivan Pola (Poschiavo Viva) e Graziano Crameri (PDC) –, che ha voluto innanzitutto ringraziare il grande sostegno ricevuto dal cancelliere comunale, Nicola Passini. Oltre a delle modifiche formali, la nuova ordinanza ne apporta anche alcune sostanziali.

Il cambiamento su cui si è maggiormente discusso è stato quello delle indennità annue devolute ai consiglieri comunali (e fissate nel tariffario), laddove a fronte di un precedente importo unico di 26’000 franchi cadauno, si è optato per un importo fisso di fr. 22’000 e un altro da fr. 16’000, da suddividersi fra i quattro consiglieri a seconda del peso dei loro incarichi.

Su questo punto, a nome del Consiglio comunale, è intervenuto il podestà Alessandro Della Vedova esprimendo forti dubbi sull’equità di una futura suddivisione dell’importo forfetario e sui rischi di discrezionalità che si lascerebbe al Consiglio comunale. Della Vedova ha pertanto proposto di lasciare l’importo inalterato a fr. 26’000, come è stato fino ad oggi. Elio Paganini (UDC) si è pure espresso con perplessità, dichiarando ironicamente che “continuando di questo passo, per risarcire i consiglieri comunali, si dovrà misurare anche il loro quoziente d’intelligenza”.

Contrario alla modifica si è dichiarato anche Giorgio Murbach (Poschiavo Viva), che nella possibilità di una suddivisione della somma forfetaria intravede il rischio che i consiglieri comunali possano anche giocare allo scaricabarile, rinunciando alla parte di questa somma a loro spettante per evitare di assumersi incarichi magari indesiderati.

Di parere diverso è invece il consigliere di Giunta Fulvio Betti, che a nome della commissione di cui fa parte ha dichiarato che questa misura consentirebbe maggiore flessibilità in caso di incarichi particolarmente onerosi, quali ad esempio la pianificazione del territorio, ecc. Gli ha fatto eco Ivan Pola, confermando che pure in seno alla commissione vi erano parecchi dubbi, ma che si è voluto optare per una maggiore flessibilità, fermo restando che i quattro consiglieri potranno anche in futuro decidere fra di loro se continuare a suddividersi la somma in quattro parti uguali.

Il testo dell’ordinanza, che su proposta di Fulvio Betti entrerà in vigore solo il 1° gennaio 2019, è stato accettato all’unanimità dalla Giunta, mentre per il tariffario è stata respinta la proposta del Consiglio comunale di lasciare invariato l’importo di indennità per i consiglieri comunali (6 consiglieri di Giunta hanno accettato questa proposta, mentre 7 hanno accettato la modifica della Commissione e 3 si sono astenuti). Nel tariffario, per il rimborso spese delle trasferte in macchina fuori dal comune, la Commissione prevedeva pure una modifica dal luogo di domicilio a Poschiavo (quale luogo di partenza valevole per tutti); anche se il Consiglio comunale riteneva opportuno lasciare invariato questo punto, il Legislativo ha dato ragione alla Commissione con 10 voti favorevoli contro 6.

La seduta è quindi proseguita con un’informazione sullo stato degli investimenti previsti nel 2018 nel reparto foreste e in quello tecnico. A parlare delle diverse opere in cantiere sono stati i consiglieri comunali assistiti dai capi-reparto dei vari settori. L’informazione è uno strumento dal carattere prevalentemente provvisorio, con il quale i consiglieri di Giunta possono controllare il lavoro svolto dall’Esecutivo quand’esso è ancora in corso d’opera.

A questo proposito il consigliere Betti ha voluto sottolineare che si potrebbe evitare l’esercizio e presentare i progetti solo in maniera puntuale, ogni volta che vi è il bisogno di chiedere crediti suppletivi o aggiuntivi al Legislativo. Gli ha risposto però il consigliere comunale Orlando Lardi (indipendente), ribadendo che i lavori di cui si vuole dare visione sono già stati accettati dalla Giunta nel preventivo ed è quindi compito dell’Esecutivo occuparsene, pur rimanendo entro i limiti delle proprie competenze.

Su sollecitazione del presidente della Giunta, di mettere al voto lo stralcio di questa informazione per i prossimi anni, il consigliere Betti non ha però dato seguito con una proposta concreta.

La seduta del 2 luglio è quindi pervenuta al punto varia, con una prima domanda del vice-presidente di Giunta, Carlo Crameri (PDC), rivolta al capo del reparto tecnico, Marco Passini, inerente l’installazione di un parchimetro presso il parcheggio di Sfazù e possibilmente ancora entro la fine di quest’estate. Il capo-reparto ha dichiarato che questo areale è di pertinenza anche del reparto foreste, ma che comunque è già prevista un’altra soluzione per il deposito di legname nelle immediate adiacenze e che l’importo per la sistemazione del sito, con demarcazione delle piazze di posteggio e parchimetro, sarà inserito nel preventivo 2019.

Il consigliere Graziano Crameri ha chiesto al consigliere Vassella, se non fosse possibile provvedere alla raccolta dei sacchetti contenenti escrementi canini lasciati da turisti lungo la strada della Valle di Campo: un fenomeno che ultimamente sembrerebbe essere in aumento. Crameri ha detto che installando degli appositi contenitori del tipo “robidog”, la raccolta potrebbe essere effettuata settimanalmente dai collaboratori comunali che comunque già si occupano della raccolta dei sacchi dei rifiuti in questa zona. Vassella, pur non volendo creare dei precedenti per il resto del territorio comunale, ha accolto l’invito di Crameri ed ha assicurato di volersene occupare.

Fulvio Betti ha ancora chiesto lumi al Consiglio comunale relativamente alle voci diffuse dalla RSI, e riprese anche dal nostro giornale online, sul progetto di un’eventuale accademia musicale a Poschiavo, in particolare per sapere se il Comune avesse qualche implicazione di natura finanziaria in questo progetto, nonché in quello ad esso legato del festival musicale “Le vie di Marco Polo”, di cui egli sarebbe a conoscenza della diffusione di locandine per concerti dello stesso festival in Friuli recanti lo stemma di Poschiavo.

È stato nuovamente il Podestà a rispondergli, confermando che entrambe le iniziative sono di natura assolutamente privata e senza nessun coinvolgimento del Comune di Poschiavo, tranne il fatto di mettere a disposizione del festival la piazza e il palcoscenico per le esibizioni musicali. Per quanto riguarda l’utilizzo dello stemma – che secondo il consigliere Betti potrebbe pure dare adito a false supposizioni –, Della Vedova ha precisato che si tratterebbe di un caso di patrocinio gratuito, di cui è già stato fatto uso altre volte.

Prima di ringraziare gli astanti per il buon ordine e dichiarare conclusa la seduta, il presidente Capelli ha dato ancora lettura di un postulato del PDC concernente il futuro della produzione degli inerti e l’allacciamento alle zone artigianali nel Comune di Poschiavo.


Achille Pola