Non solo biologico: Francesco Vassella spiega il progetto “100% (bio) Valposchiavo”

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Il 1° gennaio di quest’anno, la Conferenza dei Sindaci ha nominato Francesco Vassella “Direttore della Regione Bernina” e “Coordinatore del progetto per lo sviluppo regionale 100% (bio) Valposchiavo”. A 100 giorni di distanza, lo abbiamo intervistato. In questa seconda parte ci soffermeremo sugli aspetti legati al progetto 100% (bio) Valposchiavo.

Foto Marco Travaglia

Si tratta di un progetto di sviluppo regionale, che vede come ente capofila l’Associazione 100% (bio) Valposchiavo, per il quale la Regione ha dato un contributo nella fase iniziale, in qualità di promotore. L’obiettivo del progetto è quello di creare un valore aggiunto nell’agricoltura della Valposchiavo, rafforzando la collaborazione intersettoriale tra agricoltura e settori affini, così come realizzando obiettivi pubblici con aspetti ecologici, sociali e culturali. “In prima battuta – spiega Francesco Vassella – è bene fare chiarezza: il progetto non è destinato solo agli agricoltori come può far pensare la parola “bio”, ma riguarda tutta la filiera agro-alimenatare e altre attività legate all’agricoltura, che portano un plusvalore alla Valposchiavo”.

L’Associazione capofila, che risulta composta dalle aziende coinvolte e da Valposchiavo Turismo, è stata creata per lanciare e coordinare il progetto. Il comitato dell’Associazione è composto da 5 persone ed è accompagnato da un gruppo operativo, che ha gestito il progetto fino al 2020. Una volta chiusa la tappa relativa alle basi, nel 2020 si è aperta la tappa di realizzazione che ha previsto, come anticipato, la ricerca di una persona nel ruolo di coordinatore generale. Il progetto si suddivide in 11 sotto progetti aziendali singoli, diversi tra loro, e in 3 progetti comuni.

La tappa relativa alle basi ha raggiunto una cifra d’affari di oltre 450’000 CHF, che sono stati finanziati per il 72% dal Cantone e dalla Confederazione, per il 6% da istituzioni regionali e il rimanente 22% dalle aziende coinvolte direttamente nel progetto. In totale, per la tappa di realizzazione, sono previste risorse per circa 15.9 milioni di franchi. I progetti comuni del progetto per lo sviluppo regionale 100% (bio) Valposchiavo vengono finanziati da Cantone e Confederazione per il 72%; mentre i progetti aziendali ricevono mediamente contributi per il 40%.

I tre progetti comuni

L’intento comune dei tre progetti, che avranno scadenza nel 2025, è tra l’altro valorizzare e aumentare il commercio dei prodotti della Valposchiavo, portando un vantaggio competitivo a tutta la valle.

Ricevere l’etichetta “bio” per tutta la valle

La prima fase prevede di sensibilizzare e costruire una rete di contatti al fine di trasformare il maggior numero di aziende al biologico e, parallelamente, valutare con Bio Grischun (l’associazione dei produttori biologici dei Grigioni) e Bio Suisse, che cosa serve per ottenere il marchio a livello regionale. “Avere questo tipo di label – afferma Francesco Vassella – andrebbe a creare valori e immagini di mercato molto interessanti”.

Marketing

Per questo particolare ambito economico viene coinvolta Valposchiavo Turismo che, con varie azioni, mira ad aumentare l’interesse dei turisti verso la Valposchiavo e così incrementare sia i pernottamenti che la vendita di tutti i prodotti della filiera valligiana. Il ruolo di Valposchiavo Turismo nel progetto di sviluppo regionale è importante, perché crea un collegamento e si sfruttano le sinergie tra due settori, quello agricolo e quello turistico, storicamente distanti. “Anche in futuro – spiega Francesco Vassella – la collaborazione tra vari settori e la definizione di obbiettivi comuni saranno decisivi per lo sviluppo regionale”.

Piattaforma di vendita online b2b

Per incrementare la vendita dei prodotti valligiani è in fase di creazione una piattaforma di vendita online b2b (transazioni commerciali tra aziende: business to business), nella quale, per esempio, ristoratori, mense e negozi vedono tutti i prodotti a disposizione e possono ordinare direttamente dai produttori. “Non si tratta – spiega Francesco Vassella – di una semplice vetrina online, ma di un sistema che prevede, tra le altre cose, una logistica e una fatturazione integrata digitalizzata in automatico, con lo scopo di lasciare può spazio ai produttori di fare i produttori, semplificando diversi passaggi. L’obiettivo, infatti, non è distruggere meccanismi esistenti, ma incrementare la vendita dei prodotti in generale”. La realizzazione della piattaforma, che non è pensata per la vendita ai consumatori, è prevista già per quest’anno.

“Per quanto mi riguarda – afferma il coordinatore Francesco Vassella – mi sono accorto che le mie scelte professionali e private negli ultimi anni sono ruotate intorno alla Valposchiavo. Con questo ruolo all’interno della Regione, ho la possibilità di fare qualcosa di concreto per il futuro della nostra regione. In riferimento a questo progetto mi è sembrato molto interessante poter partecipare e contribuire allo sviluppo dei prodotti valposchiavini. Ancora una volta – aggiunge – sarà molto importante avere ben chiari gli obiettivi comuni ed essere pronti a superare le barriere, spesso autoimposte, lavorare sulla collaborazione e coinvolgere la gente della valle. La Valposchiavo – conclude Vassella – è il terreno ideale per progetti di questo genere: siamo ben definiti a livello economico, turistico, geografico e linguistico e abbiamo una nostra identità; sono prerogative per lavorare in modo propositivo verso il futuro, anche se non c’è niente di scontato e facile”.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione