#bibliocoltura: Libri che mi hanno rovinato la vita di Daria Bignardi

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Descrizione: Libri che mi hanno rovinato la vita è uno sguardo dall’alto in cui le opere citate si stagliano come isole fra acque a volte agitate, altre chete, altre limpide, altre ancora sospese sopra gli abissi. Un racconto autobiografico in cui i libri vengono catturati come le api in un bicchiere, per poi essere liberati con le pagine piene di ricordi e inseguiti fino a quando si riesce, giungendo infine dinanzi all’incavo in cui è nascosto il proprio miele.

Ambiente: Questo libro necessita di un’infanzia passata a leggere su un divano giallo, di genitori a cui accadono cose e che essi stessi accadono ai figli, di gioventù riviste oggi e di situazioni sfogliate alla ricerca della medesima punteggiatura, a volte assente come quando tutto precipita. Dal giardino di Celestino a un terrazzo con lavanda e vista sui tetti di Milano per ritrovarsi di nuovo lì, su un divano, in compagnia del futuro ritrovato.

Germoglio: “La prima volta avevo cinque anni. Lui era molto alto, sottile, rigido: parlava di un bambino più piccolo di me che un pomeriggio trovava nel suo giardino un’enorme fragola rossa. Credo che il bambino si chiamasse Celestino. Aveva gli occhi azzurri. Non era un tipo sveglio, ma lo stupore e la gioia nei suoi occhi rotondi e l’allegria del prato selvatico abitato da ranuncoli, margherite, coccinelle e farfalle mi facevano stare bene. Ero innamorata di quel libro. Restò al sicuro in casa di mia madre, a Ferrara, fino a quando lei morì e la casa fu svuotata. Lo portai a Milano e lo consegnai solennemente nelle mani di mia figlia, che aveva più o meno l’età di Celestino. Dopo qualche anno, in uno dei suoi risoluti cambi di pelle di lettrice, Emilia lo mise in uno scatolone che finì in cantina, che come tutte le cantine si allagò, e fu così che il mio primo amore andò al macero”.

Scheda tecnica: Libri che mi hanno rovinato la vita di Daria Bignardi, Einaudi editore, narrativa, ISBN 978-88-06-25258-8.