#bibliocoltura: Niente di vero di Veronica Raimo

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Descrizione: Niente di vero è un libro che ti distrae utilizzando la comicità, ti intrattiene fra riso e ricordi mentre dalla porta di servizio giungono le costrizioni che plasmano l’esistenza, le angosce e le ossessioni spese in nome dell’amore e della protezione, restituendo una consapevolezza nello scrivere che va bene così, come trovare una spiga cresciuta in mezzo a un bosco.

Ambiente: Questo libro necessita di appartamenti da suddividere in tante piccole stanze innalzando muri e soppalchi, dove la privacy è una porta a soffietto e la vista sul mondo una finestra a metà. Un racconto autobiografico dove non ci si annoia mai anche quando la noia è l’unico passatempo disponibile, una scrittura sospesa sulla fatica di diventare sé stessi, dove la leggerezza della prosa acquista man mano il peso della vita.

Germoglio: “Mio fratello muore tante volte al mese. È mia madre a chiamare per avvertirmi della sua dipartita.
– Tuo fratello non mi risponde al telefono, – dice in un sibilo.
Per lei il telefono certifica la nostra permanenza sulla Terra, in caso di mancata risposta non esistono altre spiegazioni che una cessata attività vitale. Quando mi chiama per dirmi che mio fratello non c’è più, non vuole essere rassicurata, ci tiene piuttosto che partecipi al cordoglio. Patire insieme è la sua forma di felicità: mal comune, gaudio totale. A volte le ragioni del decesso sono banali: una fuga di gas, un frontale con l’auto, una botta in testa dopo un brutto scivolone. 
A volte gli scenari si fanno più complessi. La scorsa Pasquetta, dopo la telefonata di mia madre, è arrivata quella di un giovane carabiniere:
– Sua madre ha denunciato la scomparsa di suo fratello, conferma?
Non si sentivano più o meno da un paio d’ore. Lui era a pranzo fuori con la fidanzata, lei si tormentava sul perché non fosse a pranzo con chi l’aveva messo al mondo”.

Scheda tecnica: Niente di vero di Veronica Raimo, Einaudi editore, romanzo, ISBN 978-88–06-25189-5