Approvata la mozione per accelerare la trasformazione digitale

0
98

Il Gran Consiglio retico ha approvato la mozione che chiede un’accelerazione della trasformazione digitale nell’amministrazione pubblica dei Grigioni. Il Governo ha accolto l’incarico dopo un consenso parlamentare a larga maggioranza.

La mozione è sta inoltrata dal parlamentare Oliver Hohl (PLR, Coira) e firmata da oltre la metà dei deputati del Legislativo grigionese. Secondo la mozione, la Svizzera, e di riflesso anche il Cantone dei Grigioni, si trovano attualmente in grave ritardo nel campo della trasformazione digitale nell’amministrazione pubblica: a livello europeo, ha detto Hohl, siamo al 30esimo posto su 36 stati. Anche nel contesto svizzero non siamo purtroppo fra i primi della classe”.

I firmatari hanno richiesto al Governo delle misure che permettano di recuperare il ritardo accumulato nel processo di informatizzazione della burocrazia cantonale e chiedono quali mezzi saranno necessari per attuarle. Viene chiesto poi di predisporre un sistema di controllo adeguato in modo che siano rispettate le scadenze e che il Gran Consiglio possa essere orientato regolarmente sui progetti in corso.

Il Parlamento retico ha approvato la mozione Hohl con 108 voti favorevoli e 0 contrari su un totale di 120. Ora l’Esecutivo “si impegna a portare avanti, con elevata priorità, la digitalizzazione in tutta l’amministrazione”. Nella sua presa di posizione, per voce del Consigliere di Stato Marcus Caduff, capo del Dipartimento dell’economia pubblica e socialità (DEPS), il Governo risponde che in questo momento sono in corso 30 progetti di digitalizzazione in vari settori dell’amministrazione. Ha evidenziato inoltre che numerose trasformazioni digitali necessitano di un’adeguata base giuridica che sarà presentata per approvazione nella seconda metà del 2023. L’altro aspetto, che richiede un impegno considerevole, è legato alla sicurezza durante la trasmissione di dati sensibili. Il Cantone sta infatti lavorando al così denominato “e-Portal”, che sarà fruibile ai privati e alle aziende tramite un “Identity and Access Management System” (IAM) e che sarà probabilmente disponibile nel 2024.

Il Governo non ha tralasciato di precisare che una veloce trasformazione digitale non potrà essere realizzata con le risorse finanziarie e con le risorse umane attuali.