Museo del Tabacco, completati tetto e facciate: ora tocca agli infissi

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Sabato scorso, presso la Sala multifunzionale in Casa Besta, soci, amici e simpatizzanti dell’Associazione Museo del Tabacco si sono riuniti per l’assemblea annuale del sodalizio. Oltre ai consueti punti all’ordine del giorno, l’attenzione è stata in particolar modo dedicata allo stato dei lavori di restauro e mantenimento dello stabile.

La giovane Associazione Museo del Tabacco di Brusio nata l’11 giugno 2022 si pone quale obiettivo il restauro della prima fabbrica di tabacco sorta in Valposchiavo nel lontano 1840 nella contrada delle “Canve” a Brusio. Attualmente, spiega Pietro Misani, cassiere dell’Associazione Museo del Tabacco e principale promotore dell’iniziativa, il restauro ha riguardato la ristrutturazione del tetto dell’edificio, con lavori di carpenteria, lattoneria e posa delle piode. A questi, con una spesa fino ad ora di 170’000 CHF, va aggiunto il completamento dei lavori di restauro alle facciate.

“Dopo il primo anno di vita e le prime spese per avviare i lavori, – prosegue Misani – siamo sulla buona strada e siamo fiduciosi per l’avvenire. Non siamo propriamente in linea con la tabella di marcia prefissata, ma se riusciremo a sistemare gli interni dello stabile già quest’inverno la possibilità di aprire le porte già il prossimo anno diventa concreta”.

Al momento si sta completando una nuova azione di raccolta fondi che consiste nella vendita virtuale degli infissi dell’edificio. Privati, aziende o gruppi possono “acquistare” le varie finestre e porte della fabbrica di tabacchi, sostenendo così i futuri lavori di restauro.

“Facciamo un passo alla volta, – aggiunge Misani – in base alla generosità di chi ci “sponsorizza”. Abbiamo già ricevuto dalle associazioni sostenitrici e dal Comune di Brusio circa 160’000 CHF, altri 100’000 CHF sono stati promessi dal Comune di Poschiavo, dal Cantone e da alcune fondazioni. Ulteriori 15 richieste sono state inoltrate ad altrettanti istituzioni che sostengono progetti simili e stiamo aspettando una loro risposta.

Insomma, i presupposti per un buon proseguimento del lavoro ci sono tutti. “Ci tengo però in particolar modo a ringraziare – conclude Misani – gli artigiani che hanno effettuato i primi lavori per la pazienza avuta, visto che ai tempi l’Associazione Museo del Tabacco era appena nata e non aveva un soldo; in fiducia, questi preziosi collaboratori hanno realizzato i lavori in attesa di pagamento. Grazie di cuore quindi alla Guido Pola SA, a Semadeni impiantistica, ai falegnami Massimo Plozza e Roberto Pola e al pittore Marco Betti”.

Ivan Falcinella
Membro della redazione