La scorsa domenica, 10 marzo, a Maloja si è svolta la tradizionale Maratona Engadinese. La gara, una delle più grandi manifestazioni di sci di massa a livello mondiale, annovera ogni anno circa 14’000 appassionati di sci di fondo da tutto il mondo. I 42 km di percorso fino al traguardo di S-chanf sono una spettacolare cartolina dell’Alta Engadina invernale. Il giovane e forte atleta Fabrizio Albasini, originario della Valposchiavo, quest’anno si è posizionato quinto nella classifica generale maschile.

Il Bernina ha raggiunto Fabrizio Albasini per alcune domande a caldo dopo la gara.
Fabrizio, ci racconti questo quinto posto alla Maratona Engadinese?
Devo dire che é stata una gara veramente dura, ma sono molto contento. L’atmosfera era spettacolare. Sapere che si svolgeva davanti casa è stato bellissimo e mi ha reso ancora più felice. Avere tutta la gente a bordo pista a fare il tifo per me mi ha dato grande motivazione. Parlando della gara vera e propria, sono partito molto bene e ho provato a portarmi nelle prime posizioni fin da subito. A St. Moritz ho deciso di provare a staccare un po’, strappando e alzando il ritmo sul gruppo che era ancora molto nutrito. Dopo Pontresina mi sentivo molto bene e dando un’occhiata alle spalle ho notato che eravamo rimasti in pochi, solo un gruppo di sei. A quel punto mi è stato chiaro che il ritmo andava tenuto alto e l’ho fatto per diversi chilometri. La mia speranza era quella di trovare aiuto dagli altri 5 atleti, ma quando concedevo loro pista per lasciarli fare il ritmo tutti rallentavano e nessuno voleva mettersi in testa. La strategia di gara degli avversari era lenta e ho intuito che la mia più grande opportunità per la vittoria era fare tutto da solo, cercando di staccare tutti. Ci ho provato molte volte, purtroppo senza successo. Negli ultimi 3 chilometri poi il norvegese è partito a razzo ed io ho tenuto duro lottando per la vittoria fino al traguardo.
Mi ritengo molto soddisfatto della mia gara e della mia prestazione. Il fatto di aver tenuto il ritmo molto alto in gara ed essere arrivato fra i primi mi da buone sensazioni per il futuro, crescendo di volta in volta e aumentando la mia abilità. Essendo ancora molto giovane il mio obiettivo è di dare tutto quello che ho in ogni gara e provare ogni volta a vincere.
Cosa si prova ad arrivare subito dietro a un mostro sacro come Dario Cologna?
Devo dire che negli ultimi anni Dario ho iniziato a vederlo con occhi diversi, avendoci a che fare più spesso, vedendolo a Davos e in giro, in fondo anche lui è una persona come tutti noi. Però se penso a tutto quel che ha vinto fino ad ora, mi fa ancora impressione arrivare al traguardo dopo lui. In questo frangente speravo che Dario mi potesse dare una mano più sostanziosa a tenere il ritmo alto, ma per sua stessa ammissione mi ha confessato che non riusciva a fare di più e anzi ha approfittato molto del mio ritmo. Un commento del genere mi fa molto piacere, vedere che ce la faccio a tener testa quasi fino alla fine a Dario mi da tanta speranza per futuro.
Quali sono i prossimi appuntamenti a cui ti vedremo?
Ora, mentre rispondo, sono in volo per Stoccolma e questa sera arriveremo a Falun per le prossime gare di Coppa del Mondo. Mi sono qualificato per partire alla 20km skating la prossima domenica a Falun. Questa mia seconda esperienza in Coppa del Mondo mi inorgoglisce molto. É sempre una sensazione molto speciale per me avere l’opportunità di gareggiare in questo tipo di gare. La settimana prossima poi avremo i Campionati Svizzeri a Realp e dopo questi la mia stagione di gare sarà finita. In seguito faro qualche settimana con più allenamenti lunghi e poi un po’ di riposo prima di ricominciare con gli allenamenti estivi. A fine maggio e in giugno avrò gli esami di maturità e poi una volta finito con gli obblighi scolastici avrò ancora di più tempo per dedicarmi agli allenamenti, sicuramente troverò anche un altro impegno da abbinare allo sport.
Vuoi dire qualcos’altro ai lettori de “Il Bernina”?
Vorrei approfittare di questa occasione per far conoscere ai vostri lettori (e non solo) il nuovo gruppo di sostegno che ho da poco creato. Si chiama “FAmici’’ ed é come un piccolo mio fan club. Se a qualcuno va di partecipare lascio qui sotto la lettera d’invito con il codice QR per iscriversi (clicca qui).


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