“Restiamo umani”: gli aiuti 2024 di Interventi Umanitari Valposchiavo

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L’impegno di Interventi Umanitari Valposchiavo (IUVP) nel 2024 ha continuato a dimostrare quanto la solidarietà possa fare la differenza nelle comunità più vulnerabili. Grazie al sostegno dei suoi membri, l’associazione è riuscita a inviare aiuti significativi in Ucraina e Moldavia, oltre a sostenere progetti in Africa e America Latina. Ogni iniziativa, dall’invio di pacchi regalo ai bambini colpiti dalla guerra in Ucraina alla distribuzione di beni essenziali nei villaggi moldavi, riflette il motto “Restiamo umani”. Queste parole, rese celebri dal cooperante italiano Vittorio Arrigoni, ricordano l’importanza di agire con empatia e umanità di fronte alle difficoltà. Seguendo questo principio, IUVP prosegue la sua missione, unendo le forze per portare speranza e sostegno concreto a chi ne ha più bisogno.

“Cari membri sostenitori di  Interventi Umanitari Valposchiavo (IUPV) grazie al vostro sostegno siamo riusciti a inviare sette TIR di materiale in Moldavia e in Ucraina, oltre ad aver sostenuto finanziariamente alcuni progetti in Africa e in America Latina”, così  Livio Mengotti, presidente del sodalizio, comunica con grande soddisfazione e in breve le operazioni di sostegno umanitario portate a termine nel 2024.

Con il presidente vediamo in dettaglio, partendo dall’iniziativa più recente.

«L’ultimo invio in Ucraina conteneva 250 pacchi regalo per i bambini vittime della guerra. Giusto il 12 dicembre è partito da Campascio un TIR per Rivne, centro di distribuzione del materiale umanitario che arriva dall’Europa occidentale. Con i regali ci sono anche 10 tonnellate di materiale vario raccolte nella nostra zona.
La distribuzione dei regali è stata curata da  Pavlo e Angelina Tekucev con Gleb Suryaga, Alexander e Natasha Sokolenko. Ricordo volentieri che Pavlo con Angelina e Gleb avevano soggiornato a Poschiavo nel 2022. Rientrati stabilmente a Kyiv si occupano, con Alexander e Natasha, della distribuzione del materiale che Interventi Umanitari ValPoschiavo invia loro».

Vediamo nelle foto i dispensatori di gioia vestiti tradizionalmente….

«I cinque ucraini sono attori di professione e da due anni organizzano questo evento natalizio e mettono in scena in costume la distribuzione dei regali nelle zone più povere e vicino al fronte di guerra. Aggiungo che la loro compagnia teatrale è molto attiva nel raccogliere fondi in tutta l’Ucraina».

Siamo curiosi di conoscere qualcosa in più dell’AzioneRegaliNatalizi…

«Anche quest’anno grazie soprattutto alle donne e mamme della nostra regione, abbiamo inviato quattro palette di carico  con i regali natalizi: prima di tutto giocattoli, giochi, biscotti, cioccolato, “peluches”, matite colorate, ma anche coperte, spazzolini per i denti, dentifrici. Per facilitare la distribuzione abbiamo anche curato l’indicazione di genere ed età».

Festa di Natale, dunque. Se è vero che in Ucraina non mancano i cattolici e i riformati, però la grande maggioranza dei cristiani è di rito ortodosso. La distribuzione ha tenuto conto dei due diversi calendari?.

«Oggi è tutto più semplice. Il Natale ora viene celebrato dalla chiesa ortodossa ucraina il 25 dicembre e non più il 6 gennaio come in Russia. La chiesa ortodossa ucraina si è separata dalla chiesa madre russa dopo che il patriarca russo Kirill, insieme al suo clero, invocava benedizioni divine durante le cerimonie religiose in memoria dei soldati caduti nella guerra “santa” contro l’Ucraina».

Se non ricordo male avevate un rapporto consolidato con la gente e le istituzioni caritatevoli della Moldova.

«Certamente. Il 7 ottobre abbiamo inviato tonnellate di aiuti: mobili più diversi, compresi materassi, frigo, stufe elettriche e a legna, lavatrici e  poi carrozzine per bambini, giocattoli, vestiti  e piumini. Nel viaggio in Moldavia nell’autunno  del 2023 Tiziano Mengotti ha partecipato alla distribuzione di cibo organizzata dai “Portatori di Speranza” nei villaggi poveri moldavi delle regioni di Durlesti e Ulmu. Durante il suo breve soggiorno ha visitato sedici famiglie e si è reso conto personalmente delle condizioni difficili di ognuna di esse. Persone duramente impegnate nell’edilizia e in agricoltura erano prive di materassi decenti e minimamente confortevoli: a loro sono stati distribuiti quelli provenienti appunto dalla Valposchiavo. Di recente Eduard Edu  il pastore battista nostro referente in Moldavia ci ha informato che lì, dopo la calma relativa dei mesi scorsi, si nota di nuovo un aumento di fuggiaschi dall’Ucraina che transitano dalla Moldavia per recarsi in paesi più a ovest. Eduard ci ha chiesto aiuto, intendendo allestire dormitori nei locali di sei edifici religiosi e proponendosi di distribuire cibo e materiali vari ai migranti in transito. E noi appunto abbiamo provveduto con quanto raccolto in Val Poschiavo, Engadina e Bregaglia».

Ma durante l’anno altri interventi hanno avuto luogo…

«Invito i lettori ad entrare nel sito di IUVP per trovare un esaustivo elenco di tutte le iniziative portate a compimento nel 2024. Ricordo in sintesi. Il 2 settembre abbiamo spedito all’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kyiv 46 letti elettrici in buonissimo stato donati dalla casa anziani Pro Mulins di Samedan. Tre giorni di lavoro e molti volontari sono stati necessari per spedire materiale accessorio e i letti, pesanti 200 chili ciascuno. Precedentemente, in giugno e in febbraio, altre due copiose donazioni di materiali vari erano partita per l’Ucraina e in aprile 10 mila chili destinati alla Moldavia».

Mi pare che nel corso dell’anno in un’occasione sia stato ricordato il defunto Andrea Compagnoni, fondatore di IUVP…

«La presidente dei Lions Valposchiavo Michela Paganini  ha gentilmente invitato l’IUVP alla loro tradizionale cena agli  associati. Ricordo che i componenti di questo sodalizio servono a livello locale e globale in molti modi. Ogniqualvolta e ovunque si verifichi un disastro, i Lions sono spesso tra i primi a prestare soccorso. E il nostro fondatore, Andrea Compagnoni, era stato insignito della più alta onorificenza mondiale del sodalizio. Il diploma si può vedere all’agriturismo Miravalle».

Dunque continuiamo a “restare umani” nel 2005!


P.s.: “Restiamo umani è l’adagio con cui firmavo i miei pezzi per il manifesto e per il blog. È un invito a ricordarsi della natura dell’uomo. Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere, credo che apparteniamo tutti indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini alla stessa famiglia che è la famiglia umana.”.

Questo scriveva da Gaza il cooperante italiano Vittorio Arrigoni. Nel 2011 fu rapito ed assassinato da un gruppo terrorista afferente all’area jiadista salafita.