La quintessenza dell’articolo apparso sul Bündner Tagblatt di venerdì 8 marzo 2019, “Rekord bei den Steuereinnahmen – Schwarze Zahlen zum Antritt“, a nome di Reto Furter, in dialetto suona più o meno così: par li infrastrütüri i soldi i ghen, ma mai tegn notri!
Per una soluzione radicale inerente al collegamento per Viano, le risorse non ci sono perché bisogna accantonare riserve per le infrastrutture rilevanti del nostro Cantone (Systemrelevante Infrastrukturen). La traduzione in dialetto schietto di quest’ultimo trafiletto, la lascio fare ai lettori!
Devo dedurre allora, che quanto sopra sottolineato, metta all’ultimo posto dei fattori che compongono una struttura rilevante, la sicurezza delle persone.
Lo sanno anche i guard rail (oramai di paracarri non ce ne sono più), che la sicurezza al 100% non esiste e che il posto più pericoloso per l’umanità è la terra sulla quale viviamo! Già ai tempi dell’asilo girando in cerchio e tenendoci per mano, cantavamo una canzoncina che faceva più meno così: giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra.
Al posto di rifilarci sempre la solita storiella del 100% sopraccitato, il Cantone in quanto responsabile della strada di Viano, dovrebbe avere la correttezza finalmente, di confermare che su una scala da 1 a 10, il grado di pericolosità per le persone che transitano su questa infrastruttura, che per i residenti di Viano è rilevante, è 10!
Pietro Della Cà