Lo sviluppo economico passa anche dalle Olimpiadi

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Il successo dell’Engadina a livello turistico è chiaramente legato agli sport invernali. Il nostro sviluppo e benessere dipende molto da quello dell’Engadina. Due dati di fatto.

In merito agli eventuali benefici delle Olimpiadi posso provare a trasmettervi le sensazioni che mio padre attraverso i suoi racconti mi ha tramandato. Negli anni cinquanta affrontò l’avventura di diventare maestro di sci e praticare questo hobby-lavoro per più di dieci anni lavorando soprattutto a Celerina. Allora, poco più che ventenne, poté assistere ai giochi olimpici di St. Moritz del 1948. Con tanta passione mi elencava a memoria i vincitori delle gare, mi raccontava delle infrastrutture e degli impianti costruiti per l’evento. Il suo entusiasmo mi trascinava.

Proveniva da una semplice famiglia contadina di Prada. Credo che le Olimpiadi abbiano contribuito a dare una svolta alle nostre regioni. Di questo ha approfittato molto anche mio padre. Il passo era chiuso c’era solo il treno e dunque rimaneva li per mesi. Ha conosciuto e lavorato con gente nuova, engadinesi coraggiosi e intraprendenti, con ampie visioni, che hanno contribuito a sviluppare l’Engadina facendola conoscere a tutto il mondo. Persone importanti a livello mondiale scelsero l’Engadina per le proprie vacanze. Anche grazie alle Olimpiadi del 1948 il settore degli sport invernali ebbe uno sviluppo esponenziale, raggiungendo pure il passo del Bernina con la costruzione della Diavolezza.

Sarebbero riusciti a organizzare le Olimpiadi da noi nel 1948 con la mentalità di oggi ? Ovviamente non posso rispondere ma ho dei dubbi. Ammetto, a quei tempi la gente era meno benestante e iniziative come questa davano speranza di un miglioramento della qualità di vita, questo facilitava la scelta. Nonostante le limitate risorse finanziarie hanno però rischiato dimostrando coraggio, spirito di sacrificio, entusiasmo e voglia di fare.

Anche oggi dovremmo tornare a sognare, appassionarci a queste iniziative coraggiose. Ma non lo facciamo. Invece di appassionarci alimentiamo l’insicurezza e guardiamo solo ai rischi. Siamo invidiosi del vicino engadinese che potrebbe avere un vantaggio finanziario, dimenticando che anche noi ne potremmo approfittare. Mettiamo in dubbio che lo Stato oltre all’indiscusso compito di politica sociale ha pure il compito di incentivare lo sviluppo economico di un territorio. Dunque con argomenti come “troppo rischioso” e “ verranno usati male i soldi delle nostre imposte” ci sentiamo legittimati a fermare l’entusiasmo convincendoci che i Giochi Olimpici siano una brutta cosa.

Lo Sport è un valore positivo nella nostra società del benessere. Forma il carattere e lo spirito dei giovani, insegna che ci vogliono disciplina e tenacia per raggiungere i traguardi. Gli sport invernali sono l’orgoglio dei Grigioni. Abbiamo impianti moderni per svolgere le gare, abbiamo abbastanza alberghi per gli ospiti ( tanti hanno però perso il treno del rimodernamento). Le Olimpiadi rappresentano sì un costo elevato, ma noi grigionesi possiamo permettercelo. Porteranno lavoro e una pubblicità incalcolabile per la regione. Li possiamo fare a misura d’uomo, dobbiamo solo adattare rimodernare le infrastrutture esistenti …… e dunque lavorare nei prossimi dieci anni per organizzare questi Giochi.

Non è forse moralmente più corretto organizzare le Olimpiadi in paesi democratici e con un`economia forte e stabile, anziché in paesi totalitaristi dove c’è povertà, mancano i diritti dei cittadini, e inoltre le elementari regole dell’ecologia vengono disattese?

Pensiamoci bene prima di votare no e torniamo con la mente ai nostri predecessori coraggiosi che hanno creato un Canton Grigioni leader mondiale degli sport invernali e dunque leader tra i candidati per organizzare i Giochi Olimpici invernali del 2026. Non perdiamo l’occasione e votiamo SI a questi 9 milioni per tenere accesa la fiaccola olimpica grigionese.


Reto Capelli

3 COMMENTI

  1. Caro Arnaldo
    anche tu ti fai influenzare dalle paure, dal deficit eventuale, dal troppo rischio con cui ci spaventano i contrari.
    Giustamente dici che crescono i premi delle Casse Malati, ma ritieni che caleranno votando no alle Olimpiadi…. e che aumenterà l’AVS ai pensionati che aumentranno le paghe e caleranno le imposte….votando no? Io non ci credo affatto e invece credo che i tuoi amici americani sapranno poi benissimo dove si trovano la Svizzera, i Grigioni, St. Moritz e probabilmente anche che lingua parliamo dopo le Olimpiadi 2026 se verranno organizzate da noi. Auguro pure io a tutti di votare bene.

    • Caro Reto,
      allora diamo uno sguardo alla realtà; se ho menzionato l’AVS e le paghe che non aumentano da un decennio e i contributi alle cassa ammalati in continuo aumento, ho voluto fare un punto sulla situazione economica per il cosiddetto “ceto medio”! Da tutte le parti del mondo dove si svolsero fin’ora Olimpiadi Invernali – che durano in generale due o tre settimane – si sente solo la piagnistela dei grandi deficit che dovettero sopportare non l’IOC, ma le regioni dove si svolsero!
      Due settimane di “grandezza” e poi più “nulla”!
      Dunque, votando sì per le Olimpiadi, il nostro Canton dei Grigioni dovrebbe sopportare i grandi “deficit”;
      Quanti milioni o addirittura milardi, dopo aver rovinato il paesaggio per infrastrutture non più usate?
      Bè, i soldi circolano, ma vanno a finire nelle tasche di pochi che le hanno già piene!
      Tutti i votanti del sì, si dovrebbero impegnare a pagare i deficit! E non tutto il resto della popolazione che usufrutterebbe “niente” dalle grandiose Olimpiadi! Siamo “ricchi” sì? Il Canton Grigione ha molti miliardi da lasciar sciogliere sulla neve delle Olimpiadi invernali invece di investirli in modo che “tutti” ne abbiano profitto?

  2. Caro Reto, dici bene, la speranza è una gran bella cosa! E la realtà?
    Le grandi Olimpiadi invernali a San Moritz porteranno un gran benessere alla Valposchiavo? Il Cantone dei Grigioni, metterà diversi milioni o miliardi per far capo ai deficit che risulteranno? Chi sono i Grigioni? Già ora, gli Zurighesi ( che hanno il capitale) non ne vogliono sapere di partecipare ai deficit che risulteranno!
    L’anno scorso fui per due mesi in diversi Stati a USA. Ebbi così l’occasione di discutere con molta gente. La prima domanda che tutti mi fecero:
    Where are you from? From Switzerland. Yah, Zürich! No, I am from Poschiavo. Poschiavo? Yes, is in the near of San Moritz! We speak Italian! Ooh, you are Italian? No, I am Swiss; we speak four language (italian, german, french and romanch grigiun) in Switzerland!
    Yah, Switzerland is the richest Country of the World, UBS,CS and many Bank!
    Ma sì, è proprio vero; da 10 anni le paghe, le pensioni e l’AVS non sono cresciute un cavolo! È cresciuto il carovita ed i premi delle Casse Malati!
    Auguro a tutti di pensare bene a questa votazione!
    Saluti da Arnaldo