Cosa si aspetta, presidente?

0
2

Cosa si aspetta, presidente?

L’ordine del giorno rimane invariato; la situazione sembra sia sotto controllo.

Cosa si aspetta, presidente?

Sono ottimista, mi aspetto almeno una ventina di soci, il quorum richiesto dagli statuti.

Mi aspetto un gruppo di persone interessate e propositive, pronte a collaborare per il bene
dell’Associazione.

Queste le aspettative sull’Assemblea ordinaria PGI, che si terrà domenica sera alle ore 20.15
in casa Besta a Brusio.

Assemblea che doveva aver luogo domenica 18 aprile, stesso luogo stessa ora.

Assemblea annullata perché i presenti non raggiungevano il quorum richiesto.

La causa di queste assenze?

Molte. La concomitanza con altre manifestazioni, un fatto che negli ultimi tempi, in special modo durante i fine settimana, succede spesso, la sede scelta per l’Assemblea, l’assenza di interesse per incontri culturali di un certo livello.

E’ giusto allora mantenere invariati l’ordine del giorno e la sede? Non sarebbe opportuno aggiungere alle trattande statutarie, spunti di discussione sul futuro della PGI sulle aspettative dei soci…?

L’ordine del giorno contiene ciò che una ordinaria Assemblea deve contemplare; l’Assemblea secondo statuto deve aver luogo quest’anno a Brusio. Essa è comunque l’occasione per i soci di conoscere i progetti della PGI e di esprimere quanto intendono per migliorare, cambiare, rinnovare… Proposte costruttive sono sempre ben accette.

La PGI manca da tempo di un operatore culturale….

Le attività svolte dalla PGI Valposchiavo, dopo le dimissioni dell’operatore sono continuate senza scossoni. Il calendario delle manifestazioni svolte nel 2003 e il programma delle attività 2004 lo dimostra.
Siamo in una fase di transizione. La sezione sta cercando una nuova locazione ed è in trattative con il lodevole Comune di Poschiavo.

La pubblicazione di un posto di lavoro come animatore con un incarico a tempo parziale, non permette certo di trovare una persona professionalmente valida per svolgere con competenza di causa questo lavoro. Come in passato, ci si dovrebbe affidare ad un animatore improvvisato che svolge la sua funzione come attività accessoria nei ritagli di tempo. Con una certa fortuna si potrebbe forse trovare un animatore con le qualifiche e le capacità, ma sempre in attesa di prospettive meno precarie, che alla prima opportunità lascia l’incarico.

Il fatto di non avere a disposizione le risorse necessarie limita le possibilità d’intervento e spinge a delle soluzioni di compromesso sicuramente funzionali ed efficaci ma non ideali (modello Bregaglia).

Questo problema si può risolvere solo se dalla Sede Centrale c’è la disponibilità a creare un posto d’animatore credibile, liberando dei contributi supplementari.

L’obbligatorietà di un animatore culturale non è prevista dallo statuto e il Comitato, allacciandosi all’articolo 6 degli stessi, ha impostato il lavoro, non imperniato su un’unica persona, ma su più persone dando degli incarichi a professionisti in materia.

Rimane comunque sempre una certa attività a carico del Presidente e del Comitato che viene svolta con molta dedizione ed ideologia.

Concretamente vi posso dire che a favore di questo sistema transitorio gioca anche la flessibilità o la libertà di commissionare dei compiti, con obiettivi mirati, quando c’è la forza finanziaria e quando è maturata l’esigenza.

*In questi mesi sono iniziati tre progetti, che personalmente ritengo, di un certo spessore.
Essi sono:

  • Commemorazione di Gritzko Mascioni ad un anno dalla sua scomparsa;
  • Guida storico – artistica della Valle di Poschiavo;
  • Sistemazione logistica della Sede e della Biblioteca PGI Valposchiavo.*

Le risposte sono caute, forse c’è altro da dire, da proporre, da aggiungere.
L’Assemblea è l’occasione giusta; il presidente attende molti soci.

Non potrò esserci . Peccato.

Redatto da Monica Paganini – monica@dedalo.ch