Caccia ‘speciale’: 2’265 cacciatori ri-abbracceranno il fucile

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Caccia ‘speciale’: 2’265 cacciatori ri-abbracceranno il fucile

Necessaria una regolazione dell’effettivo del cervo con la caccia di tardo autunno

Il risultato della caccia alta di quest’anno é abbastanza buono.
L’effettivo leggermente aumentato del cervo nel Cantone dei Grigioni richiede annualmente una stabilizzazione conseguente. Con una regolazione di fino durante la caccia di tardo autunno si vuole bilanciare il prelievo con le femmine e i giovani mancanti e equilibrare il differente successo venatorio registrato nelle differenti regioni. In questo modo é possibile raggiungere l’obiettivo di adeguare gli effettivi di selvaggina al loro ambiente, rispettivamente ai loro luoghi di svernamento.
L’introduzione della procedura di multa disciplinare per le trasgressioni semplici del diritto venatorio ha dato buoni risultati.

L’introduzione della procedura di multa disciplinare per le trasgressioni semplici del diritto venatorio, in particolare per quanto riguarda gli abbattimenti illeciti, è stata positiva. Uno sviluppo in direzione di un “grilletto facile” come da qualcuno temuto non si è verificato. Al contrario, la maggioranza dei cacciatori grigionesi si è dimostrata molto responsabile.

Risultati

5’408 (l’anno scorso 5’406) cacciatrici e cacciatori hanno preso parte alla caccia alta e hanno abbattuto 8’316 (l’anno scorso 9’087) ungulati. Sono il 78.6% (81.5%) dei cacciatori grigionesi quelli che hanno avuto successo quest’anno. Il risultato della caccia alta può essere considerato buono.

Il buon effettivo del cervo richiede una regolazione con la caccia di tardo autunno.

Le ottimali condizioni di pastura con pascoli verdi ancora oltre la metà settembre, unitamente alle temperature perlopiù miti registrate e un inizio ritardato del periodo degli amori hanno fatto si che i cervi siano rimasti fino al termine della caccia alta nei loro luoghi di estivazione. Di regola questo fenomeno porta ad una caccia piuttosto scarsa nei dintorni delle grandi zone di protezione – il parco nazionale Svizzero, le bandite di caccia federali, grandi zone di protezione e lungo la linea di confine del Cantone. Il prelievo di cervo durante la prima metà della caccia è risultato buono, il prosieguo dopo la Festa federale piuttosto debole. Durante i due giorni di caccia al cervo coronato, attesi con impazienza, sono stati abbattuti più o meno 20 maschi capitali. Il prelievo di cervi maschi è risultato essere un prelievo medio mentre nelle femmine il prelievo risulta di poco inferiore alla media pluriennale.

Per poter stabilizzare l’effettivo del cervo che, rispetto agli ultimi anni, risulta nuovamente leggermente aumentato è necessario un prelievo di 4’310 capi. Non si tratta però solo di raggiungere il piano di prelievo in termini puramente quantitativi. Molto più importante è il prelievo di un numero sufficiente di femmine e un intervento nella classe giovane (criteri qualitativi). Con una complementare caccia di tardo autunno si vogliono raggiungere gli obiettivi fissati cioè avere effettivi di cervo pronti ad affrontare l’inverno adattati all’ambiente a disposizione e equilibrati nella loro struttura. L’aspirata struttura naturale di una popolazione di selvaggina a cui si mira fa sì che si manifestino meno malattie e parassiti e che anche inverni duri possano essere superati con un numero di perdite nettamente inferiore. Per raggiungere il piano di abbattimento nel cervo devono essere abbattuti ancora 1’417 (1’022) capi. La caccia autunnale al cervo è necessaria in tutto il Cantone, fatta eccezione per la regione Bregaglia.

Per la caccia di tardo autunno si sono annunciati 2’265 (2’178) cacciatrici e cacciatori. Le cacciatrici ed i cacciatori che prendono parte alla caccia adempiono ad un importante compito di regolazione adeguando gli effettivi al loro ambiente rispettivamente ai loro luoghi di svernamento. Ciò fa sì che i luoghi di svernamento non vengano sfruttati in modo eccessivo e contribuisce ad evitare grosse perdite invernali, riducendo così anche la quota della selvaggina perita. In questo modo vengono però anche evitati, rispettivamente ridotti i danni al bosco e alle coltivazioni agricole.

L’obbligatorio controllo della prima camoscia abbattuta, introdotto per la prima volta, rilascia un buon attestato ai cacciatori di camoscio. Anche con il controllo obbligatorio il numero di capre allattanti abbattute rimane basso.

Abbattuti due cinghiali

Sia a Roveredo che a Ems è stato abbattuto un cinghiale maschio. Nel Moesano il cinghiale appartiene già quasi all’abituale. Differente la situazione nella parte nord del Cantone. Nel corso dell’ultima metà dell’ anno è stata osservata la presenza di singoli cinghiali nelle regioni della Signoria/Prettigovia e Domigliasca/Ems/Rhäzüns. Ciò nonostante l’abbattimento di un cinghiale sui monti di Ems rappresenta una novità per la caccia grigionese.

Redatto da La Redazione – redazione@ilbernina.ch