Lettera ad un amico ”in bulgia”

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Lettera ad un amico ”in bulgia”

Riceviamo da Sandro Cortesi e pubblichiamo perchè in sintonia con le linee guida della nostra redazione.

La Redazione

“Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’

e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.

Da quando sei partito …”


(Lucio Dalla, L’anno che verrà)

La recente campagna elettorale per il rinnovo del Granconsiglio mi ha fatto riflettere e mi ha dato lo spunto per scrivere una lettera ad un amico, così come si faceva una volta, quando internet e la posta elettronica ancora non esistevano.

Caro amico

da tanti anni sei ormai lontano dalla tua amata valle. Quando ti è possibile ci ritorni per passare le vacanze ed ogni volta che ti incontro vedo nei tuoi occhi grande felicità per poter stare fra la tua gente e fra le tue montagne. In tutti questi anni passati lontano dalla tua patria ti sei fatto onore e ti ammiro per la posizione che hai saputo crearti. So che nutri un desiderio: poter ritornare un giorno, quando raggiungerai la meritata pensione, nella tua amata valle. Di una sola cosa ti prego: quando ritornerai, fallo in punta di piedi, senza suonare la grancassa. Abbi rispetto della tua gente, di chi tanti anni fa non ha avuto l’opportunità, o forse il coraggio, di partire alla ricerca del successo come hai fatto tu, ma che ciononostante ha lavorato duramente e contribuito a far evolvere il proprio paese. Fai partecipi i tuoi concittadini della tua grande esperienza, rispettando però il loro pensiero e le loro istituzioni. Non dimenticare mai che durante la tua assenza, anche la Valposchiavo è progredita, forse non quanto altri posti in cui tu hai vissuto, ma è pur sempre progredita ed i suoi abitanti sono orgogliosi dei traguardi raggiunti. Sono convinto che così facendo renderai felici molti tuoi concittadini e quel giorno i tuoi amici apparecchieranno la tavola a festa per il tuo ritorno.

Sandro

Redatto da Sandro Cortesi – sandro.cortesi@picas.ch