Attenzione a non scivolare

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Attenzione a non scivolare

Franco Albertini, in occasione della giornata nazionale sui problemi legati all’alcol, si sofferma sul problema del consumo smodato di bevande alcoliche, ci dà  alcuni consigli e ci indica a chi rivolgerci per un eventuale aiuto.

La maggior parte delle persone che consumano alcol lo fa in maniera moderata e senza che ne risultino problemi. Altri invece eccedono nel consumo e in questo modo rischiano di danneggiare se stessi o gli altri. Una dipendenza non nasce da un giorno all’altro, ma si sviluppa gradualmente, sull’arco di anni. La trappola della dipendenza non scatta da un giorno all’altro, è un percorso fatto d’abitudini, piccole concessioni e perdita graduale del controllo sul consumo.

“Bevo troppo?” Vi siete mai posti questa domanda?

Per un adulto sano bere di tanto in tanto una birra o un bicchiere di vino ai pasti, non pone generalmente nessun problema.

Ma allora quando il consumo diventa problematico?

Alla domanda provo a rispondere con un paio di esempi.
Tutti i fine settimana il signor A. va in macchina fino al bar e ritorna a casa ubriaco…
La signora S. dopo il lavoro beve due o tre bicchieri di vino per rilassarsi dalle tensioni della giornata….
Tornando a casa dopo il lavoro il signor Q. non fa a meno di fermarsi al ristorante e bere due o tre aperitivi…

Tutte queste persone hanno un rapporto problematico con l’alcol. Alcuni cercano negli alcolici determinati effetti, per esempio un aiuto a rilassarsi in caso di stress o di paure. Chi ricorre all’alcol per alleviare tensioni o affrontare problemi rischia di consumare sempre più.
Il passaggio da un consumo a basso rischio ad un consumo problematico e in seguito ad una dipendenza è progressivo e non dipende da quanto si beve: non esistono quantitativi a partire dai quali un persona è dipendente dall’alcol.

Secondo “l’istituto svizzero di prevenzione dell’alcolismo e altre tossicomanie” (sfa/ispa) i sintomi di una dipendenza sono:
-non riuscire più a rinunciare all’alcol,
-non riuscire più a controllare il consumo,
-consumare quantitativi sempre maggiori,
-sintomi di astinenza in caso di interruzione o diminuzione del consumo,
-trascurare altri interessi,
-continuare a bere malgrado le conseguenze negative.

Franco Albertini, consulente per le tossicodipendenze
(il testo è tratto dalla documentazione sulla giornata nazionale sui problemi legati all’alcol 2008)

Redatto da Franco Albertini – franco.albertini@soa.gr.ch