Do sempre il 110 percento!

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Do sempre il 110 percento!

La giovane giocatrice di hockey Evelina Raselli, classe 1992, ha appena conquistato il titolo di campione svizzero con l’HC Lugano Ladies. Alla nostra convalligiana abbiamo chiesto della sua attuale esperienza e dei suoi progetti futuri.

Evelina Raselli cresce a Poschiavo, dove inizia ad appassionarsi all’hockey. Dopo una triennale esperienza nel Bormio, gioca per due anni nel Celerina, dove passa con successo dalla serie C alla serie B. Poi, nel 2008, il trasferimento nelle Ladies dell’HC Lugano.

Mondiali Under 18 in Germania e passaggio all’HC Lugano. Un 2008 non proprio indifferente. Che ne pensi?

Personalmente ho raccolto grandi soddisfazioni nei Mondiali U18.

Ero molto ben preparata fisicamente e mi sentivo pronta per la nuova sfida. L’allenatore mi ha dato poi molta fiducia. Mi ha fatto giocare spesso in due linee e mi ha fatto tirare un rigore in una fase molto delicata della partita.

Purtroppo, per quanto riguarda la squadra, il torneo è andato un po’ meno bene. Non disponevamo di tanti elementi “forti”. Siamo state costrette quindi a giocare praticamente tutte le partite con due o al massimo tre blocchi. Alla fine è mancata un po’ la freschezza. Inoltre le ultime due partite decisive sono finite entrambe ai rigori.

Nonostante tutto il gruppo era molto compatto. È stato veramente fantastico!

Dopo questo mondiale per me è arrivata la prima convocazione con la Nazionale A.

Ed ora sono in Ticino, dove però non passo molto tempo. Continuo infatti a frequentare la scuola commerciale di Samedan (sono al secondo anno), perché voglio assolvere la formazione in lingua tedesca. Inoltre giochiamo spesso in trasferta.

Per il resto, durante la stagione non ho molto tempo per fare altre cose. Anche i fine settimana sono quasi sempre impegnata, o con il Lugano o con la Nazionale.

HC Lugano fresco campione svizzero: come hai potuto contribuire a questo successo?

Ho sempre cercato di dare il 110% quando mi è stata data l’opportunità di entrare sul ghiaccio. Poi, certo, hanno segnato solo le straniere, ma dietro c’era tutta la squadra.

Quali sono le possibilità di una carriera sportiva da
professionista per una donna in Svizzera?

In Svizzera l’hockey è coniugato quasi esclusivamente al maschile e quindi una donna per “sbarcare il lunario” non può dedicarsi esclusivamente alla sua passione sportiva. Ci sono però possibilità di andare a giocare in Nordamerica o Canada e lì contemporaneamente studiare.

Quali i tuoi prossimi passi?

Innanzitutto l’anno prossimo voglio finire la scuola senza incappare in problemi. Al momento non so ancora dove giocherò la stagione ventura. Non so neppure se continuerò con le Ladies. Di sicuro voglio fare un altro Mondiale U18 e potermi allenare regolarmente con la Nazionale A.

Redatto da Il Bernina – redazione@ilbernina.ch