In dogana non mi chiedono un corno

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Samanta Nussio ha qualcosa da dichiarare

Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Pro Grigioni Italiano si propone di interrogarsi sui rapporti fra la Repubblica e la Confederazione elvetica. Da sempre le relazioni fra i due stati sono molto intense e in ambo le direzioni arricchenti, questo particolarmente nelle regioni di confine, dove gli incontri e gli scambi sono quotidiani.
Il progetto ”Qualcosa da dichiarare” ideato e sviluppato dalla Pgi Valposchiavo in collaborazione con i portali online IL BERNINA e Altarezia.info, si prefigge di dar voce ai tanti valtellinesi e valposchiavini che ogni giorno varcano la frontiera, come Samanta Nussio.


Nome e cognome: Samanta Nussio
Anno di nascita: 1986
In Valtellina dal: 2006
Attuale impiego: studente al Conservatorio della Svizzera italiana e insegnante di corno
Domicilio: Brusio
Durata tragitto casa-lavoro: 10 minuti

Da bambina per te l’Italia era…
L’Italia da piccola era andare dai nonni a Grosio e mangiare pasta sferseda (condita con burro, formaggio e cipolle) e capeleti (gallinacci). Più tardi, in adolescenza, i ricordi sono piuttosto legati a Tirano, dove si trascorrevano lunghi pomeriggi con gli amici; fra cinema, risate, panini e sigarette fumate di nascosto.

Come sei arrivata in Valtellina?
All’insegnamento ci sono arrivata dopo aver iniziato a suonare nella Banda Cittadina di Madonna di Tirano, attualmente diretta da mio padre Ivan.

Qual è la cosa che più ti piace della Valtellina?
In generale trovo veramente bello il paesaggio; i terrazzamenti con i vigneti, i frutteti… poi la gente, le specialità gastronomiche… insomma, l’insieme composto dall’ambiente e dalle persone. Parlando di musica apprezzo tantissimo la passione dei musicisti, che finite le prove ufficiali iniziano a suonare in modo spontaneo, ad improvvisare.

Samanta Nussio dirige la 99% Musica

Cosa ti porti da casa quando vai in Valtellina?
Mi porto la puntualità e l’organizzazione svizzera con la quale sono cresciuta.

Ti è mai capitata una situazione particolare alla frontiera?
Una volta alla dogana svizzera mi hanno interrogata a proposito del corno; quanto costava, se era mio eccetera. Altrimenti non mi hanno mai chiesto nemmeno i documenti.

Per te cambia qualcosa al di qua o al di là di Piattamala?
La cultura e il modo di vivere un po’ cambiano nella quotidianità; per esempio a Grosio la gente frequenta il bar molto più che a Brusio. È diverso chiaramente anche il tenore di vita; in Italia chi insegna musica guadagna molto meno. Poi, inutile ripeterlo, cambia l’organizzazione.

Quando hai pensato ”ma questi sono proprio italiani”?
Ogni volta che un concerto è fissato alle 21 e inizia alle 21.30.

Puoi esprimere un desiderio: in Valtellina ci metti o ci togli…?
Ci metterei le strade svizzere; senza buche. Tanto altro no perché la Valtellina è bella così com’è… anche pulita rispetto ad altre regioni d’Italia.

E infine: hai ancora qualcosa da dichiarare?
Nella 99% (Banda Giovanile 99% Musica creata da Samanta nel 2006 e da lei diretta) siamo in 48; circa metà valtellinesi e metà valposchiavini. Anche se proveniamo da due stati diversi con culture comunque un po’ differenti, siamo uniti dalla passione per la musica e ci ritroviamo per suonare e divertirci, nonostante la frontiera.

Arianna Nussio