A pensare male si fa peccato, ma alle volte ci si azzecca

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A Livigno scattano le multe anche se i parchimetri sono fuori servizio
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Manuele Medoro. L’autore si assume la responsabilità dei contenuti. Le persone coinvolte godono del diritto di replica. La Redazione



Gentili Signori,

Come qualcuno disse: “a pensare male si fa peccato, ma alle volte ci si azzecca.”

Prendo spunto da questa frase per raccontare l’accaduto:

assieme alla mia compagna e le sue due figlie,  trovandoci in Svizzera, in prossimità del confine italiano, decidiamo di fare una gita a Livigno . Ne ho sempre sentito parlare ma non avevo mai avuto modo di visitare questa ridente località montana. E’ sabato ( 6 agosto 2011),  qualche minuto prima di mezzogiorno. Vedo  lungo la via parallela al centro dei parcheggi privati ma preferisco le linee blu che notoriamente servono per rimpinguare le casse del Comune (sono stato direttore di una municipalità turistica con 25.000 anime per cui conosco il problema). Ci sono alcuni posti liberi. Accosto. Cerco una torretta parchimetro, la trovo, provo più volte ad inserire il denaro, ma la macchinetta non eroga alcun biglietto. Cerco una torretta nelle vicinanze ed eccone un’altra ad una cinquantina di metri, questa volta vi è la scritta: “ fuori servizio” . Nel fare la strada quasi tutte le auto in sosta esponevano un bigliettino più o meno visibile con su scritto “ i parchimetri non funzionano”. Parlo con altri utenti e anche loro si trovano impossibilitati ad effettuare il pagamento.

Dico alla mia compagna come d’istinto ma sorridendo : “Qui c’è il trucco, vedrai che poi ci troviamo la multa. Anche loro devono fare cassa”. Siamo in vacanza e come spesso accade, spero di sbagliarmi e, fiducioso, metto il disco orario e anch’io scrivo un bigliettino visibile sul  cruscotto interno dell’auto.

Passo alcune ore spensierate, visitiamo negozi, si fanno delle compere (sono comunque tutti molto gentili), mangiamo qualcosa ma poi si fa l’ora del ritorno.

Ci avviciniamo all’auto ed ecco, mio malgrado  come avevo previsto, il bollettino di pagamento ed il verbale (che allego) appiccicato al tergicristallo verbale n. 737 ore 15.10 agente accertatore matr. N. 39, € 39,00 per violazione art. 157 in relazione all’art. 7 C.d.S.        .

Mi guardo intorno attonito ed assieme ad altri utenti più o meno arrabbiati manifestiamo il nostro disappunto. Qualche metro più indietro una pattuglia della polizia locale che con il telelaser effettua controlli sulla velocità.

Parlo con un agente che fin da subito si mostra comprensivo, avendo verificato che un parchimetro è fuori servizio e l’altro funziona a momenti ma come nelle migliori interpretazioni teatrali di tradizione partenopea  si schiera subito dalla nostra parte ma ribadisce che la multa l’ha affissa il suo collega che sentito per radio ovviamente non le vuole togliere perché i parchimetri funzionano, e pur comprendendo e verificato la nostra problematica ci rinvia ad un colloquio con il comandante per lunedì 8 agosto.

Vedendo l’altro collega con tre stelle, quindi un ufficiale di alto grado, che effettua misurazioni, chiedo lumi e mi si dice che è il vice comandante ma è di fuori e quindi non può fare nulla. Non sono un tipo polemico e se sbaglio  pago, ma qui mi sono veramente sentito preso in giro.

Ne valeva la pena?
Il meno che potete fare è annullare il verbale a me e a tutti gli altri malcapitati ospiti della vostra cittadina fino al completo ripristino dei parchimetri.
Non so cosa faranno gli altri utenti ma sono sicuro che altri protesteranno per l’accaduto. Rimango in attesa di un cenno di riscontro, confidando nella vostra serietà.
Gentili Signori, avete rovinato la giornata a me ed ad altre persone (presumo almeno un centinaio alla fine del pomeriggio), che sicuramente memori dell’accaduto penseranno bene di tornare a Livigno ed informeranno amici e parenti dell’accaduto.

Vediamo se è stato un caso o una precisa e bassa strategia economica per recupero fondi.
Spero proprio di sbagliarmi.

Arch. Manuele Medoro


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