„Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l’inquilino“

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EXPO Valposchiavo 2012, la fiera dei prodotti e dei servizi regionali in corso in questi giorni, serve anche per presentare il mondo dell’edilizia e le sue offerte formative.

Arriva da Sursee il camion che permette all’Associazione Impresari Valposchiavo di presentarsi meglio alla popolazione. In modo particolare gli impresari della valle si rivolgono ai giovani che stanno per concludere la scuola dell’obbligo e sono alla ricerca della giusta strada per quanto concerne la loro formazione professionale.

Quelli come il sottoscritto ai quali il mondo dell’edilizia è pressoché sconosciuto, hanno apprezzato la disponibilità degli impresari valposchiavini presenti in piazza malgrado le condizioni climatiche siberiane, per porre delle domande e ricevere delle esaustive risposte evitando volutamente un linguaggio troppo tecnico. Scambiando qualche parola con l’attuario dell’Associazione degli Impresari della Valposchiavo, Reto Capelli, si evince che il loro è un mestiere variegato e non sempre la gente lo percepisce nel modo corretto. Proprio Capelli afferma che l’obiettivo principale dello stand presente all’EXPO Valposchiavo 2012 è quello di – “migliorare l’immagine che il nostro lavoro ha nell’immaginario collettivo”. Capelli non si ferma agli slogan e aggiunge che – “il salario minimo garantito dal CCL (Contratto collettivo di lavoro) è di 4’500 CHF. Inoltre da alcuni anni siamo passati dalle 4 alle 5 settimane di vacanza – e con il sorriso sulle labbra aggiunge – sono inoltre cinquanta anni che nel nostro settore esiste la tredicesima mensilità”.

Gli impresari Manuele Zala e Ruggero Tuena.

 

Entrando poi nel campo della formazione Capelli mi spiega che in Valposchiavo si può seguire solamente la formazione quale muratore e che la durata della stessa è di tre anni, suddivisi in 4 giorni lavorativi e uno di scuola, più cinque blocchi di due settimane da seguire a Sursee presso il centro di formazione professionale. Attualmente gli apprendisti impiegati presso le ditte della valle sono 14 divisi sui tre anni. Molti di loro provengono dalla vicina Valtellina e da Chiavenna. Questa situazione è data dalla cooperazione frutto della lungimiranza dei nostri impresari per evitare una chiusura della scuola professionale valligiana e consentire ai nostri giovani di potersi formare in maniera ottimale anche tra le mura di casa. Pure in questo ambito il percorso formativo offre diversi sbocchi. All’apprendistato si può infatti far seguire l’anno di maturità professionale e quindi continuare la propria formazione anche a livelli universitari.

Stand dell’Associazione Impresari Valposchiavo.

 

Chiedendo poi a Capelli che cosa si augura per il futuro della categoria afferma – “I nostri sforzi al momento sono rivolti allo sviluppo delle costruzioni ecologiche in muratura. Le case massicce – continua Capelli – consentono un risparmio energetico e danno maggiore sicurezza”. Non per niente pure i tre porcellini per sfuggire al lupo hanno infine scelto la casa in pietra massiccia.

Concludo citando Victor Hugo – dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l’inquilino – e auguro agli impresari valligiani e a tutti gli apprendisti, attuali e futuri, tanta fortuna.

 

Massimo Tuena

 


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