Constructive Alps – Premio di architettura alpina

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La Svizzera indice un concorso internazionale di architettura
In palio 50.000 euro per gli interventi di ristrutturazione e costruzione sostenibile che mirano a conciliare la qualità della vita con il rispetto dell’ambiente.

Con “Constructive Alps” la Svizzera indice il secondo concorso internazionale di architettura per interventi di ristrutturazione e costruzione sostenibili nelle Alpi. I requisiti per partecipare alla prima fase sono minimi, le ambizioni del premio sono di vasta portata: fare delle Alpi una regione modello in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici.

In che modo si possono conciliare la qualità della vita nelle Alpi e un approccio rispettoso dell’ambiente? Il premio di architettura “Constructive Alps” vuole dare una risposta a tale domanda. I progetti realizzati possono essere presentati fino al 19 febbraio 2013. La Giuria internazionale valuterà i progetti, sia nuove costruzioni che ristrutturazioni, riguardanti edifici residenziali pubblici o privati, edifici per servizi o attività commerciali, industriali e per il tempo libero realizzati o ristrutturati nelle Alpi tra il 2008 e il 2012, e nell’estate procederà alla premiazione. Nella valutazione verranno considerati sia aspetti estetici sia criteri complessivi di sostenibilità: il collegamento degli edifici con la rete di trasporto pubblico, la scelta di materiali da costruzione ecologici e l’efficienza energetica.

Una casa a basso consumo energetico a Pagnoncini.

 

Edifici per Alpi climaneutrali

“Constructive Alps” è il contributo della Svizzera all’attuazione del Piano d’azione per il clima della Convenzione delle Alpi. Nel 2009, con il Piano d’azione gli Stati alpini si sono impegnati a rendere gradualmente le Alpi una regione modello in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici (vedi box). Gli interventi di ristrutturazione e di costruzione assumono qui un ruolo decisivo: nelle Alpi le abitazioni private assorbono tanta energia quanto l’intero settore dei trasporti. L’energia – prodotta soprattutto dalla combustione di gasolio e metano – viene utilizzata per la maggior parte per riscaldare e raffrescare locali. Gli edifici vecchi e mal isolati sono tra i principali responsabili dello spreco di energia. La chiave per un’efficace protezione del clima è pertanto il risanamento del patrimonio edilizio esistente e la costruzione di nuovi edifici ricorrendo a materiali da costruzione regionali ed ecologici.

“Constructive Alps” evidenzia anche gli sforzi compiuti dalla Svizzera per la cooperazione transfrontaliera nello spazio alpino, un obiettivo questo che vede particolarmente impegnata la Presidenza svizzera della Convenzione delle Alpi (2011-2012): il premio è indetto in collaborazione con il Governo del Principato del Liechtenstein e con il sostegno dell’Università del Liechtenstein e della CIPRA, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi.

 

Una casa a basso consumo energetico a Poschiavo.

 

Semplicità della presentazione per una premiazione di prestigio

Una Giuria internazionale presieduta dal giornalista di architettura svizzero Köbi Gantenbein selezionerà gli edifici mediante una procedura in due fasi. I requisiti per partecipare alla prima fase sono minimi: bastano due foto, una breve descrizione che illustri perché l’edificio presentato è sostenibile e poco altro. Con il concorso la Svizzera intende incoraggiare il maggior numero di architetti e committenti da tutte le Alpi a presentare al concorso i loro progetti realizzati. Successivamente la Giuria visiterà 25 progetti. Sottoponendoli a un ulteriore esame in loco, li selezionerà in base a criteri di sostenibilità. Il 30 agosto la ministra dell’ambiente della Svizzera, la consigliera federale Doris Leuthard, annuncerà i vincitori in occasione della premiazione presso il Museo alpino di Berna.

Il premio intende incoraggiare architetti e committenti all’utilizzo di tecniche costruttive ad alta efficienza energetica e di materiali da costruzione regionali. “Constructive Alps” si prefigge in particolare di convincere le persone che vivono nelle Alpi dei vantaggi dell’edilizia sostenibile, sia nelle costruzioni che nelle ristrutturazioni. Dalla fine di agosto i 25 progetti selezionati saranno perciò presentati in una mostra presso il Museo alpino e la rivista di architettura svizzera “Hochparterre” pubblicherà un numero speciale, in tedesco e inglese, dedicato agli interventi di risanamento e alle nuove costruzioni. Quindi i progetti proseguiranno il loro tour in una mostra itinerante.


Con ragione e sentimento: i vincitori del 2011

Nel 2011 il Principato del Liechtenstein ha indetto per la prima volta un premio di architettura esteso a tutto l’arco alpino per promuovere l’attuazione del Piano d’azione per il clima. Sono stati presentati 201 progetti da sette Paesi alpini. L’edificio comunale di Raggal/A è stato premiato come progetto vincitore. Si tratta di una costruzione in legno di abete rosso, proveniente dal bosco di proprietà comunale, progettata dall’architetto austriaco Johannes Kaufmann. Il secondo premio è stato assegnato al risanamento della casa in legno tipo Blockhaus “Gasthof Krone” a Hittisau/A, risalente a 170 anni fa. Il terzo premio è stato ottenuto dal nuovo insediamento residenziale passivo “Im Bächli” a Teufen/CH. La Giuria ha inoltre espresso un riconoscimento ad altri tre progetti: la nuova costruzione dello stabilimento di produzione e logistica Hilti P4 plus a Thüringen/A, il risanamento della borgata Paraloup/I e la costruzione del centro residenziale passivo Samer Mösel a Salisburgo/A.


Cos’é la Convenzione delle Alpi?

La Convenzione delle Alpi è il primo trattato al mondo vincolante sul piano internazionale per lo sviluppo sostenibile di una regione di montagna. Nel 1991 gli otto Paesi alpini e l’Unione europea hanno sottoscritto la Convenzione quadro. L’attuazione nel dettaglio della Convenzione è regolamentata da otto protocolli.

Nel 2009 i ministri dell’ambiente delle Parti contraenti a Evian, in Francia, hanno approvato un Piano d’azione per il clima come integrazione ai protocolli della Convenzione delle Alpi: gli Stati si impegnano ad attuare misure concrete e a mettere a disposizione i mezzi necessari affinché le Alpi diventino una regione modello per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico.