La situazione incerta a Poschiavo incoraggia imprenditori brusiesi
Se Poschiavo dovesse dire NO al progetto di formazione transfrontaliero, a Brusio c’è già chi è pronto ad offrire degli spazi e realizzare un capannone. Guarda i disegni del progetto!
La situazione incerta nel Comune di Poschiavo, in attesa del referendum sul Centro Tecnologico del Legno che si terrà con ogni probabilità il prossimo 9 giugno, sembra incoraggiare degli imprenditori brusiesi a mettere a disposizione spazi e risorse per ospitare laboratori e aule del centro di formazione transfrontaliero.
È quanto è emerso venerdì sera 22 marzo a Poschiavo, nell’ultima parte dell’assemblea dell’associazione Artigiani e Commercianti Valposchiavo. Al termine dell’esposizione di Alessandro Della Vedova, fra i massimi promotori del CTL e ospite della serata, l’imprenditore brusiese Delio Iseppi ha preso la parola e ha comunicato la sua disponibilità a realizzare un capannone – fatto su misura per il CTL e da affittare a condizioni da stabilirsi – su un territorio di sua proprietà dietro all’ex edificio scolastico di Li Geri (Campocologno). Una costruzione per la quale esiste già un progetto e che sarebbe realizzabile nel giro di poco tempo.
Ma da quanto è venuto a galla durante la discussione, Iseppi non è l’unico nel Brusiese a essere interessato ad offrire spazi e risorse per il Centro Tecnologico del Legno. Un interesse, quello proveniente sia da imprenditori brusiesi che poschiavini (leggi: “Crediamo nel progetto. Pronti a costruire un capannone”), che Sandro Cortesi della Regione Valposchiavo – socia di Centro Tecnologico del Legno SA – giudica positivo e che testimonierebbe la bontà del progetto. Progetto visto invece con sguardo più critico da esponenti dell’UDC presenti in sala e che hanno partecipato attivamente alla discussione, la quale ha così dato un assaggio di quello che potrà essere il dibattito pubblico previsto prossimamente.
Due immagini del progetto di Iseppi a Li Geri