Grandi predatori nei Grigioni – parla il Governo

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Una comunicazione cantonale ufficiale
Il Governo del Cantone dei Grigioni prende posizione circa l’incarico Michael (Donat) concernente il finanziamento delle misure di prevenzione.

Come riferisce il Cantone dei Grigioni, constatiamo che negli ultimi anni sono stati molti i grandi predatori ad arrivare nei Grigioni, segnatamente l’orso, il lupo e la lince. Mentre le linci non causano alcun problema, l’orso e il lupo pongono grandi problemi agli allevatori, ai comuni, alle autorità e alla popolazione interessata. A seguito della formazione di un primo branco di lupi sul Calanda, l’agricoltura si trova ad esempio confrontata con una sfida totalmente nuova. Nessuno sa come si comporterà il branco la prossima estate. Gli specialisti ritengono possibile che oltre al bestiame minuto i lupi possano attaccare anche vitelli e vacche nutrici. Lo stesso vale anche per il comportamento dell’orso dopo il letargo in Valposchiavo. I problemi con i quali è confrontata l’agricoltura risultano sufficientemente chiari dopo le esperienze dello scorso anno in Valposchiavo. L’attuale utilizzazione agricola tradizionale di pascoli e alpi è minacciata o è possibile soltanto con un grande onere di personale e finanziario.

 

Nonostante l’esperienza pluriennale, l’efficacia della protezione delle greggi è attualmente messa in discussione. Non è stato possibile evitare completamente che animali da reddito fossero vittime di predazioni. Gli incidenti avvenuti tra cani di protezione delle greggi ed escursionisti sono un segnale delle lacune nell’allevamento e nella tenuta dei cani di protezione. Solo una chiara strutturazione della protezione delle greggi nel Cantone dei Grigioni può evitare ulteriori ripercussioni e danni a lungo termine. Sarebbe sensato organizzare la protezione delle greggi indipendentemente dal “Concetto Lupo”, affinché l’agricoltura possa avviare con sufficiente tempestività possibili adeguamenti. Senza una procedura completamente pianificata, coordinata e concentrata, i mezzi finora investiti da tutti gli interessati saranno stati vani.

I grandi predatori comportano conseguenze finanziarie e logistiche anche per i comuni. Se in passato la popolazione è stata ad esempio educata a praticare il compostaggio, ora il cumulo di compostaggio nelle zone in questione è per gli animali selvatici un invito a servirsi. La strategia dei rifiuti per l’intero territorio comunale va perciò rivista e adeguata. La popolazione va preventivamente informata in modo coordinato sulla convivenza con i grandi predatori.

A sostegno dei diretti interessati è urgentemente necessario avviare diverse misure preventive. Parallelamente a miglioramenti nella protezione delle greggi sono necessarie misure di prevenzione nell’agricoltura e nei comuni. L’onere supplementare va a carico dell’ente pubblico!

 

Il Governo viene perciò incaricato:

1. di emanare una strategia relativa alla protezione delle greggi nel Cantone dei Grigioni, comprendente:

  • pianificazione della protezione delle greggi (analisi preventiva delle zone e determinazione di strategie di protezione)
  • monitoraggio (controllo e assistenza alle aziende con cani di protezione delle greggi)
  • animali da reddito vittime di predazioni (immediata analisi delle circostanze e verifica delle misure di prevenzione)
  • episodi di morsicatura (immediato miglioramento della sicurezza e della qualità del lavoro nell’azienda)
  • struttura per cani di protezione delle greggi (pensione temporanea per attuare in modo rispettoso degli animali le misure nel quadro del monitoraggio)

2. di emanare una strategia per misure di prevenzione nell’agricoltura e per i comuni di tutto il Cantone.

3. di mettere a disposizione i mezzi finanziari necessari per l’attuazione delle strategie finalizzate, per le misure preventive e per l’onere supplementare di tutti gli interessati. Per il 2013 i fondi vanno messi a disposizione dal preventivo corrente. Per il 2014 i costi vanno inseriti nel preventivo ordinario.

4. intervenire con decisione presso la Confederazione, affinché vengano aumentati i mezzi federali relativi ai grandi predatori. È inammissibile che tutta la Svizzera voglia i grandi predatori ma che i Cantoni interessati debbano in ampia misura sopportare da soli i costi.

Coira, 12 febbraio 2013

Michael (Donat), Della Vedova, Darms-Landolt, Aebli, Albertin, Barandun, Berther (Disentis/Mustér), Bucher-Brini, Burkhardt, Casty, Casutt Renatus, Cavegn, Clalüna, Davaz, Dosch, Fallet, Fasani, Foffa, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Grass, Hardegger, Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jeker, Kappeler, Kasper, Kleis-Kümin, Koch (Tamins), Kollegger (Coira), Kollegger (Malix), Komminoth-Elmer, Locher Benguerel, Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Märchy-Caduff, Michael (Castasegna), Niederer, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Parolini, Pedrini, Peyer, Pfenninger, Rosa, Steck-Rauch, Stiffler (Davos Platz), Stiffler (Coira), Tenchio, Thöny, Tomaschett-Berther (Trun), Trepp, Troncana-Sauer, Zanetti, Buchli (Tenna), Bürgi-Büchel, Degonda, Deplazes, Derungs, Epp, Felix (Scuol), Loi, Michel (Igis), Monigatti, Müller (Susch), Pfister, Wellinger


Risposta del Governo

Per le cerchie interessate, la situazione nel settore della protezione delle greggi è estremamente insoddisfacente. Vi è un’elevata necessità di misure idonee e sostegno specialistico. Le misure previste dalla strategia della Confederazione non sono sufficienti per ottenere risultati di buona qualità nel settore della protezione delle greggi. Se non si vogliono abbandonare gli interessati al proprio destino, il Cantone non può fare altro che adottare delle misure proprie, tanto più che attualmente dalla Confederazione non ci si può aspettare alcun aiuto supplementare. Le risorse cantonali oggi a disposizione sono tuttavia ben lungi dall’essere sufficienti.

Per questa ragione e dopo aver constatato che esistono delle lacune nell’allevamento dei cani e nella struttura organizzativa del programma di protezione delle greggi, verso la fine del 2012 il Cantone ha commissionato una perizia con la quale si mirava a fare luce sulla problematica della protezione delle greggi nel Cantone dei Grigioni, nonché a proporre misure. La perizia “Strategia protezione delle greggi” propone diverse misure che permettono di eliminare le lacune attuali. Complessivamente, si prevedono costi per circa 380 000 franchi. Sono previsti mezzi federali solo pari a circa 180 000 franchi, i costi rimanenti pari a 200 000 franchi sono a carico del Cantone. Non sono ancora state considerate le spese supplementari generali degli interessati nell’agricoltura, nonché in seno agli uffici cantonali interessati, dovute alla presenza dei grandi predatori.

In relazione all’abbattimento di M13, al Parlamento federale e cantonale sono state poste delle domande sul futuro dell’orso in Svizzera e sulle lacune esistenti nel dossier relativo all’orso. A tutti i livelli specialistici si è concordi sul fatto che le misure di prevenzione sono di grande importanza e vanno intensificate. L’obiettivo della prevenzione consiste nell’evitare i danni e nel tenere possibilmente lontani gli orsi dalle persone e dagli insediamenti. Se in prossimità degli insediamenti gli orsi trovano materiale organico per loro commestibile, spesso rifiuti, essi si abituano rapidamente a queste fonti di alimentazione. Di conseguenza, nella prassi le misure di prevenzione devono essere affrontate a livello federale, cantonale e comunale. Una prevenzione su tutto il territorio è auspicabile, ma per il momento non realistica in quanto a tutti i livelli mancano i corrispondenti mezzi. Inoltre, è però necessaria anche l’accettazione della popolazione nelle aree in cui vive l’orso e la volontà a ciò correlata di attuare le misure di prevenzione.

 

In merito ai punti concreti dell’incarico, il Governo prende posizione come segue:

 1. È già stata realizzata una “Strategia protezione delle greggi” sulla falsariga di quella proposta.

2. Per quanto riguarda la prevenzione, nei Grigioni ci troviamo in uno stadio iniziale. Nell’agricoltura, che da generazioni non è stata confrontata con grandi predatori, sono necessarie misure onerose, proposte nella “Strategia protezione delle greggi”. Per il Cantone si prevedono costi pari a 200 000 franchi.

È altresì già disponibile una strategia per la procedura nei comuni. Di principio, le misure di prevenzione sul territorio comunale sono compito dei comuni, tuttavia il Cantone li sostiene e propone loro gli strumenti seguenti:

  • Guida pratica sulla prevenzione dagli orsi: guida alla gestione pratica di fonti alimentari antropogene nelle zone dove vivono gli orsi (informazione, organizzazione e attuazione pratica di misure di prevenzione).
  • Consulenza/piano di misure: una consulenza nell’elaborazione di un piano di misure e nell’attuazione pratica di misure preventive sul posto sono il presupposto per il successo. I comuni in (potenziali) zone dove vivono gli orsi devono realizzare e attuare piani di misure concreti. L’obiettivo è ottenere sul posto una prevenzione efficace dagli orsi.
  • Informazione: il Cantone intende affrontare la necessità di misure di prevenzione tramite manifestazioni regionali per le autorità comunali e presentare possibilità e strumenti a questo scopo.

Il Cantone deve partecipare anche in futuro al finanziamento della consulenza specialistica per la realizzazione dei piani di misure a livello comunale.

 

3. Già oggi i preventivi nel settore della prevenzione concernente i grandi predatori sono eccessivamente sollecitati. I servizi specializzati non dispongono delle riserve necessarie per finanziare compiti supplementari. Nel 2013, delle misure urgenti possono essere finanziate solo tramite una procedura per un credito suppletivo. Per il 2014 i mezzi verranno inseriti a preventivo in via ordinaria.

4. Il Governo è dell’avviso che la questione dei grandi predatori e dunque la prevenzione sia in primo luogo un compito della Confederazione. In seguito alla mozione Hassler (10.3242), il Consiglio federale è stato incaricato di elaborare delle soluzioni per finanziare a lungo termine le misure di protezione delle greggi e le rispettive basi legali. Il rapporto non è ancora stato presentato. Il Cantone continuerà a fare il possibile e si adopererà affinché la Confederazione metta a disposizione i mezzi necessari per soddisfare questo importante compito.

In questo senso, il Governo è disposto ad accogliere l’incarico.

2 maggio 2013