Dal 2011 tagliati 50.000 franchi alle associazioni

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L’inchiesta
La giunta del Comune di Poschiavo sarebbe dell’idea di ridurre del 10% i contributi verso le associazioni culturali, sociali e sportive. IL BERNINA ha chiesto agli enti interessati il proprio punto di vista, per cercare di capire quanto questi tagli siano decisivi nelle loro economie.

A partire dal 2011, nel Comune di Poschiavo, nell’ambito degli interventi di riduzione di spesa, è in atto un taglio dei contributi per le associazioni operanti sul territorio. In principio, un taglio del 30%, corrispondente a 15.000 franchi, ha interessato le società sportive. Nel 2011 un taglio di 20.000 franchi ha interessato le associazioni culturali: si è cosi passati da un budget di 120.000 franchi a uno di 100.000. 25.000 franchi sono stati poi risparmiati in virtù della cessazione dell’affitto della sala del Cinema Rio. L’ultimo intervento, nel 2014, ha ridotto ancora di 10.000 franchi il budget destinato alla Cultura.

Tirando le somme, dal 2011 il Comune di Poschiavo ha ridotto di 50.000 franchi il budget destinato alle associazioni. E, proprio in questi mesi, è in discussione un ulteriore sforbiciata del 10%. Questi sodalizi si reggono principalmente grazie al volontariato delle persone che vi partecipano: risorse preziose che vengono investite sul territorio a beneficio di molte persone.

E’ dunque giusto diminuire ulteriormente i budget delle associazioni poschiavine? Sono tagli sopportabili? Lo abbiamo chiesto, in una serie di interviste, ai diretti interessati. Oggi tocca a Paolo Raselli, presidente della Fondazione Ente Museo Poschiavino.


Quanto sono importanti, per la vostra associazione, i contributi del Comune?

Per il Museo il sostegno del Comune è molto importante, da un punto di vista concreto, per la gestione corrente delle strutture, quindi per coprire i costi di elettricità, pulizie, ecc. che non riusciremmo mai a pagare con le sole entrate generate al Museo. Ma molto più importante è la questione morale: in quanto volontari, che si adoperano tutto l’anno per offrire una proposta culturale e turistica di qualità, per noi il sostegno delle autorità risulta molto importante. So che questo sostegno c’è, ma è ovvio che alla fine contano i fatti e quindi il sostegno è misurabile. Ma se tutti devono stringere i denti, un taglio del 10% ci può stare. Sarebbe interessante sapere se si procederà a tagli lineari o selettivi…

Perché è sbagliato (o giusto) adoperare questi tagli?

Beh, nella mia ottica non può che essere un errore: il nostro settore vive al 100% di volontariato e dei fondi pubblici e privati che riesce a racimolare. Tra l’altro, proprio la raccolta fondi rappresenta un evidente valore aggiunto per la valle (soldi raccolti in tutta Svizzera che giungono a Poschiavo a costo zero): ma spesso tali aiuti sono direttamente proporzionali all’aiuto che il Comune, da cui le richieste provengono, è disposto a dare. Quindi, questa decisione sicuramente non ci aiuta.