Raccomandazioni di voto del PDC Valposchiavo

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Sì alla legge federale sulle attività informative
Per la terza volta nel corso del 2016 le cittadine e i cittadini sono chiamati alle urne per esprimere il proprio parere riguardo due iniziative a livello federale e la messa in vigore di una nuova legge. In questa tornata di votazioni non ci sono ne votazioni cantonali e neppure temi a livello comunale.

 

Nel contesto “Iniziative” viene spontanea la domanda, se queste proposte vogliono favorire il benessere popolare generale o se invece si cerca unicamente di dimostrare la propria presenza sulla scena politica. Ben otto iniziative sono già state poste in consultazione quest’anno. Le sei iniziative votate in febbraio e in giugno sono però state massicciamente respinte dal popolo. Nonostante i continui rifiuti, va comunque affermato che il sistema democratico svizzero è il più efficace di tutto il mondo. Vediamo qui di seguito i temi in votazione in questa tornata:

1.Iniziativa popolare “Per un’economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (Economia verde)” NO

L’iniziativa va respinta a priori poiché si vorrebbe imporre al singolo cittadino come deve gestire il proprio benessere. Si vorrebbe far sparire dalla tavola elvetica, la carne, il pesce e i prodotti lattiferi, poiché la produzione richiede troppe risorse. La dittatura verde vuole anche raggiungere una modifica radicale della carta dei nostri menu. L’iniziativa è quindi estrema nelle sue proposte, uno stato di cose, che il popolo non può accettare poiché le condizioni negative sono eloquenti.

La riduzione del 65% dell’uso di materie prime colpisce il cittadino svizzero in vari settori. Gli altri Stati continueranno a far uso come finora delle risorse e solo la piccola Svizzera deve assumersi un onere insostenibile. In futuro, se l’iniziativa dovesse essere accettata, dovremo sopportare temperature più basse nelle nostre abitazioni e saremo vigilati su quanto porteremo in tavola, I costi aumenterebbero e, da parte delle nostre autorità, verrebbe pure istituito un appartato di controllo con costi, sempre a carico del cittadino, non indifferenti. Una rieducazione generale sarebbe quindi quasi irraggiungibile e sfocerebbe in un’anarchia non controllabile.

E’ evidente che le risorse naturali hanno dei limiti e quindi si devono usare con parsimonia. In questo senso si sta già facendo molto e in modo più a misura d’uomo. Il Consiglio nazionale ha respinto l’iniziativa con 139 voti contro 53 e un’astensione. Il Consiglio degli Stati con 33 voti contro 9 e un’astensione.

Per i motivi addotti il PDC propone di respingere l’iniziativa con un convinto NO.


 

2.Iniziativa popolare “AVS plus, per un AVS forte” NO

Di fronte a questa iniziativa la prima domanda da porsi deve essere: vogliamo mettere in pericolo l’AVS invece di mantenere il buon funzionamento che già abbiamo? “Quieta non movere” recita un vecchio adagio latino, ossia non toccare ciò che funziona. Abbiamo un AVS che al momento è efficiente e quindi sarebbe inopportuno pretendere un aumento dei redditi quando all’orizzonte già si manifestano delle incertezze economiche. Il futuro richiederà sicuramente delle modifiche incisive, ma il momento non è ancora giunto.

L’aumento dei redditi AVS favorirebbe chi già non ha necessità di ulteriori entrate e non aiuterebbe chi potrebbe trovarsi nel bisogno. Per i più deboli esiste già ora la possibilità di chiedere dei proventi complementari. Analizzando la situazione attuale si giunge alla conclusione, che l’iniziativa porta nessun frutto, ma solo danni nella gestione di questa istituzione. L’AVS è una conquista sociale svizzera alla quale si deve riservare una cura particolare. L’iniziativa vorrebbe aumentare il fardello sulle spalle di questa istituzione sociale che richiederebbe poi degli oneri non indifferenti anche nei vari cicli finanziari.

Il PDC, seguendo le proposte del Consiglio federale e del Parlamento, raccomanda di respingere quanto proposto dall’iniziativa, mettendo un convinto NO nell’urna.


 

3.Legge federale sulle attività informative SI

Il servizio delle attività informative della Confederazione contribuisce alla sicurezza in Svizzera. Nel corso di questi tempi le minacce in aumento, quali il terrorismo, richiedono una sempre maggiore vigilanza sul territorio. Gli eventuali attacchi verso il nostro paese devono poter essere sventati tempestivamente. Laddove la sicurezza è minacciata i responsabili politici devono poter adottare contromisure in modo sollecito. La legge attuale non permette più di rispondere adeguatamente ai rischi. Per stare al passo coi tempi sono necessarie delle misure di sorveglianza più drastiche, che sono contenute nella nuova legge.

Contro la legge è stato chiesto il referendum, poiché c’è chi ritiene che la stessa permetta un’ingerenza eccessiva nella sfera privata. La legge fornisce però degli strumenti moderni, atti a poter adempire il proprio mandato, ossia assicurare la massima sicurezza nel nostro paese. In linea di massima non vengono acquisite informazioni sull’attività politica dei cittadini o sull’esercizio della libertà di opinione, di riunione o di associazione in Svizzera. Il comitato referendario crede che la nuova legge metta fine alla sfera privata, che, spingendosi ancora un po’ più in là, potrebbe significare la fine della neutralità.

Purtroppo le minacce alla sicurezza in Svizzera assumono forme sempre più complesse e i margini di preallarme sono sempre più brevi. La nuova legge dà maggiori possibilità d’intervento, vincolandola però a delle condizioni severe. Non va dimenticato che il Consiglio federale e il Parlamento sono consapevoli delle difficoltà nel conciliare sicurezza e libertà.
Il Consiglio nazionale ha approvato il progetto di legge con 145 voti contro 41 e 8 astensioni. Il Consiglio degli Stati con 35 voti contro 5 e 3 astensioni.

Il PDC, seguendo le indicazioni a livello federale, cantonale e locale raccomanda di accettare il progetto di legge mettendo un SI nell’urna.


 

Per informazioni più ampie consigliamo di leggere attentamente le spiegazioni del Consiglio federale allegate al materiale di votazione. Raccomandiamo di fare uso del diritto di voto recandosi alle urne o consegnando in busta chiusa le schede di voto.

PDC Valposchiavo