È iniziato a novembre e tra pochi giorni si concluderà con una rappresentazione teatrale! È il progetto “Teatro a scuola”, nato nella sede di Brusio per iniziativa della scuola e realizzato grazie alla collaborazione e alla creatività di Chiara Balsarini e Begoña Feijoó Fariña, della compagnia InauDita.
“Il Teatro è vita e la vita è Teatro” (Carlo Goldoni)
A scadenze regolari, durante questi ultimi mesi, Chiara e Begoña hanno trasmesso ai ragazzi gli strumenti per far teatro.
Divisi per ciclo, un pomeriggio ogni quattro settimane, gli allievi entrano in palestra; privi di pregiudizi si lasciano sorprendere.
Questo pomeriggio vanno in scena gli allievi di 5. e 6. classe.
Prendono coscienza del proprio corpo, della sua incredibile flessibilità e versatilità; movimenti sciolti, che snodano i muscoli e aprono la mente e il cuore ad un pomeriggio diverso. Tutti attenti a chi più diventa marionetta, nessuno fiata.
Il teatro è una cosa seria!
Salgono sul palco, a gruppi, ognuno col proprio ruolo, ogni volta diverso, a provare quanto si possa essere versatili e indipendenti da copione e da personaggio.
Raccontano il quotidiano che per loro, come per tutti, è sempre diverso, magari triste, magari gioioso, pieno di sorprese, atteso o temuto, ma sempre nuovo!
Il tempo vola, tra l’intercalarsi del ruolo di attore con quello di spettatore; ruolo importante anche quest’ultimo, che insegna a rispettare il lavoro del compagno per essere poi ricambiato, a osservare e imparare, per imitare o addirittura fare meglio.
Lo spettacolo è finito, o meglio il tempo a disposizione.
Appuntamento al prossimo pomeriggio, al prossimo ruolo, alla prossima improvvisazione.
Si scrive teatro ma si legge attività formativa, educazione alla comunicazione e alla socializzazione, coinvolgimento emotivo. Il teatro è dunque creatività, libertà di movimento, possibilità di aprirsi a nuove esperienze, di esprimere sentimenti e scoprire potenzialità nascoste.
Attività che aiutano a crescere, ad affrontare la vita con più leggerezza, consapevoli che anch’essa è uno splendido palcoscenico, dove ognuno gioca il proprio ruolo.
Cosa dicono le registe Chiara e Begoña di questa nuova esperienza?
La finalità di questa esperienza è quella di trasmettere ai ragazzi gli strumenti per il lavoro teatrale. Il risultato non vuole dunque essere una rappresentazione classica seguendo un copione preconfezionato, ma piuttosto il frutto di un percorso comune sulle tracce proposte dagli stessi allievi.
L’approccio dei ragazzi a questa nuova esperienza non è stato facile per tutti. Alcuni si sono buttati con entusiasmo e grande apertura, altri l’hanno fatto con circospezione, attenti all’insolito e allo sconosciuto.
È stata una conquista graduale per noi e per loro; ora ci siamo.
Abbiamo messo entusiasmo e passione in questo percorso; perché diverte e perché ci diverte; perché emoziona e ci emoziona; e perché insegna, soprattutto a noi!
Foto: Salvatore Imperati
Monica Paganini