Openair Cavaglia, sarà una festa per tutti

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Danilo Menghini

Alcune settimane fa Il Bernina aveva annunciato l’iniziativa di 5 studenti intenzionati ad organizzare un Openair a Cavaglia. Una prima assoluta in Valposchiavo, che va sicuramente a colmare un’esigenza culturale rivolta ad un pubblico giovane, ma che potrebbe destare curiosità e voglia di divertirsi anche a quelle fasce d’età meno avvezze a questo genere di manifestazioni. Il luogo prescelto, il pianoro di Cavaglia, è incantevole e ben si predispone quale palcoscenico naturale. La forza e l’entusiasmo dei giovani faranno tutto il resto.

Il Bernina ha deciso di sostenere a livello mediatico questa manifestazione e, per sbirciare un po’ dietro le quinte dei preparativi e dare qualche informazione in più ai lettori, ha intervistato Danilo Menghini che, assieme a Marco Baumann, Benjamin Arner, nonché ai fratelli Lucrezia e Teseo Albertini, è la forza trainante di questo evento musicale.

Danilo Menghini, mancano 2 mesi all’inizio del primo Openair Cavaglia, come procedono i preparativi?
Nell’ultimo periodo ci siamo più che altro concentrati nella ricerca delle band, cercando di individuare in quest’ambito gruppi musicali che potrebbero fare al caso nostro. Come principio ci siamo prefissi di sostenere band amatoriali, magari alle prime esperienze, cercando di dar loro una certa priorità. In questo contesto diamo precedenza a band locali o, perlomeno, del nostro cantone.

Quante e quali band saranno presenti alla due giorni di Cavaglia?
Posso dire che finora abbiamo già quattro band confermate, delle quali svelo anche i nomi: EVERSIS, band metal da Winterthur; TIGER CARTEL, alternative rock da Zurigo; BLUE JEANS, pop/alternative rock dalla Valle Monastero e Engadina; HARVEST, flok/blues/rock dalla Valposchiavo e Valtellina. Attendiamo conferma di altre due band valposchiavine. Lo scheletro dovrebbe pertanto essere rappresentato da questi gruppi, ai quali, potranno anche aggiungersene altri. Venerdì 28 aprile è stato attivato un nostro sito (www.openaircavaglia.ch), dove aggiorneremo di volta in volta ogni genere di informazioni utili per tutti coloro che vorranno essere presenti.

Oltre alla ricerca delle band, importante a livello organizzativo è pure l’allestimento di un budget, l’organizzazione delle infrastrutture, la ricerca di sponsor, il marketing, ecc. A che punto siete con tutte questo mansioni?
Accanto all’individuazione delle band ci stiamo impegnando a fondo anche nella ricerca di sponsor, senza i quali non sarebbe praticamente possibile realizzare un simile evento. I finanziatori sono molto importanti, in quanto, essendo per noi il primo anno, partiamo da zero e dobbiamo pertanto disporre di una base su cui poter lavorare. In questo contesto posso dire che abbiamo già ottenuto dei responsi positivi e siamo ancora in attesa di alcune risposte. È chiaro che più sostenitori avremo, meglio sarà. A tal proposito colgo l’occasione per ringraziare già sin d’ora le ditte che ci hanno già riconosciuto il loro sostegno, che sono Repower, Balzarolo SA, Raiffeisen, UBS, Plozza Vini e Ristorante Foppoli, oltre che al Comune di Poschiavo. Parallelamente alla ricerca degli sponsor abbiamo iniziato con la realizzazione delle infrastrutture e il lavoro di marketing, con il quale siamo già a buon punto, essendo riusciti a far passare il nostro messaggio. L’obiettivo di centrare quella fascia di destinatari che ci eravamo prefissati è stato realizzato e, grazie anche a Facebook, abbiamo già raggiunto una quantità enorme di giovani. Al momento stiamo anche lavorando alla realizzazione un video.

Due degli organizzatori: Lucrezia e Teseo Albertini

Quanto e che tipo di pubblico vi attendete?
Sinceramente ci aspettiamo ogni fascia d’età, in quanto, trattandosi di una novità per la valle, la cosa suscita anche curiosità. Lo scopo è proprio anche questo: dare l’opportunità a chi non ha mai vissuto un Openair di averlo per una volta davanti a casa e quindi potervi partecipare facilmente. E qui penso a quelle fasce d’età che non sono mai state confrontate con questo discorso. Ci aspettiamo gente della valle, ma anche da fuori. Possiamo inoltre contare su una cerchia d’amici, provenienti da diverse parti della Svizzera, che hanno già garantito la loro partecipazione. In termini numerici ci aspettiamo dalle 200 alle 300 persone. Un ruolo importantissimo lo giocherà naturalmente anche il tempo, per una manifestazione che si tiene completamente all’aperto. Per questo motivo stiamo organizzando anche degli spazi dove potersi riparare.

Questa è per voi una prima esperienza. L’obiettivo è quello di far diventare l’Openair Cavaglia un appuntamento annuale?
Si, il nostro obiettivo è proprio quello, diventare una manifestazione ricorrente.

Avete già fissato i prezzi d’entrata?
Posso già dire che faremo una prevendita che partirà venerdì 28 aprile e durerà tutto il fine settimana. Abbiamo anche deciso di mettere i primi 100 biglietti a prezzo scontato, che dovrebbero rappresentare l’asticella più bassa che ci siamo prefissati, vale a dire le 100 entrate. Per questi primi cento arrivati il prezzo sarà di CHF 25.00, dopodiché costerà CHF 35.00. Contemporaneamente all’inizio della prevendita apparirà anche il sito dell’Openair Cavaglia.

Importante per la buona riuscita dell’evento è anche poter contare sull’aiuto di volontari. Come procede il reclutamento?
I volontari sono veramente numerosi. Possiamo contare sull’aiuto di molti amici che ci hanno già assicurato la loro fattiva collaborazione. Grazie a loro e anche all’opera di tutti coloro che si metteranno a disposizione tutto ciò sarà possibile. A questo proposito tengo anche a precisare che la manifestazione non è a scopo di lucro e anche l’impegno di noi organizzatori è a livello di volontariato. Siccome abbiamo creato l’associazione, vorremmo dotare la stessa anche di membri e i volontari saranno quindi i benvenuti nella nostra associazione.

Da sinistra: Marco Baumann, Benjamin Arner e Danilo Menghini

Cosa dovranno portarsi appresso i partecipanti?
Organizzeremo un campeggio per la notte, quindi, chi fosse interessato al pernottamento, dovrà portare con sé la tenda, il sacco a pelo, insomma, ciò che occorre per campeggiare. Cibo e bevande proprie saranno pure ammesse nel campeggio, in questo senso ognuno è libero di organizzarsi come meglio crede. Mentre per ciò che concerne il festival vero e proprio, lo stesso sarà controllato, per evitare l’intromissione di vetro all’interno dell’area. Un’altra cosa a cui teniamo molto è che la gente raggiunga Cavaglia con i mezzi pubblici o, al limite, anche a piedi o in bicicletta. Noi non organizzeremo parcheggi, proprio per invitare la gente ad arrivare con il treno o i bus navetta che predisporremo.

Quale zona della pianura di Cavaglia è stata prevista per la manifestazione?
Dietro la centrale, nella zona dove c’è anche il campeggio dell’APE, quindi in una zona isolata.

Che budget avete fissato per questo vostro primo Openair?
Al momento preferirei non dare cifre. Abbiamo un preventivo nostro, ma, come abbiamo potuto constatare anche durante le scorse settimane, è difficile stimare esattamente il costo totale. Il tutto è un po’ in divenire, per questo motivo preferisco non avventarmi su cifre. La prossima volta sarà più facile parlare anche di budget. Colgo intanto l’occasione per invitare tutta la popolazione a voler partecipare e divertirsi con noi.


Piero Pola

3 COMMENTI

  1. Pure io vi auguro un grande successo e naturalmente tanta frequenza e mille soddisfazioni.
    Specialmente voi organizzatori con tutto questo lavoro vi porti a buon porto.
    Buona idea e naturalmente tenete viva la valle di Poschiavo.
    Carissimi saluti.
    Ezio Menghini