PLD presenta mozione per ampliamento zone artigianali e industriali

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In coda alla seduta della Giunta comunale di Poschiavo di lunedì 11 settembre, al punto “Varia ed eventuali”, il consigliere Reto Capelli, a nome del PLD Valposchiavo, ha consegnato al Presidente dell’assemblea una mozione che chiede di riconoscere la carenza di zone artigianali e industriali e allo stesso tempo di intraprendere i passi necessari per un loro ampliamento o implementazione. Per svolgere al meglio questo compito, i Liberali propongono inoltre la nomina di una commissione apposita, in grado di elaborare delle proposte concrete.

I motivi del venir meno delle zone artigianali e industriali sono da ricercare, secondo il PLD, nella vendita delle particelle in zona Li Gleri, avvenuta in seguito alla seduta di Giunta del 6 giugno scorso. Inoltre, “con la prevista definitiva chiusura della zona di deposito materiali inerti “Al sac” – è scritto nella mozione letta in assemblea – il Comune non disporrà più di una zona di deposito cuscinetto dove stoccare temporaneamente materiale (ghiaioso o roccioso) di pregio, derivanti da eventi naturali come frane o alluvioni. Materiale che potrebbe essere usato negli anni a seguire nell’industria edile e per la manutenzione delle strade di montagna”.

Sempre secondo i Liberali, “la disponibilità espressa da parte delle autorità comunali di ampliare o creare una zona artigianale quando ci sarà la richiesta non è compatibile con i bisogni della maggior parte delle imprese”. Da qui, pertanto, nascerebbe la necessità di accelerare i tempi.

Il PLD, unitamente alla nomina di una commisione di Giunta, ha chiesto che le proposte elaborate vengano eventualmente sottoposte al legislativo entro il 30 febbraio 2018 e che la votazione popolare sia indetta entro il 30 giugno 2018.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

2 COMMENTI

  1. caro Antonio
    non sono in grado di risponderti, ma certamente se la mozione sarà ritenuta rilevante e una commissione si occuperà del problema, potrà e dovrà valutare anche zone che non siano necessariamente agricole.
    Le ultime due parcelle vendute dal Comune a Li Gleri con decisione della Giunta del 6.6. 2017 sono state acquistate da una ditta di carpenteria e da un’officina meccanica. Questo per far capire che le zone artigianali servono appunto, agli artigiani in generale, oppure a eventuali ditte o fabbriche che si volessero insediare sul nostro territorio. Dunque: anche ma non solo alle imprese di costruzione.
    Il PLd ritiene che lo sviluppo economico di un Comune dipenda anche dalla disponibilità o meno di zone artigianali/ industriali. Per questo ha inoltrato la mozione. Cordiali saluti

  2. Sono curioso di sapere se la richiesta di ampliamento delle zone per un’ utilizzo artigianale e industriale debba per forza diminuire la zona con un’ utilizzo agricolo o se pure altre zone possono contribuire all’impellente necessità dei nostri impresari costruttori.