Anche quest’anno Il Bernina ha selezionato e intervistato alcuni personaggi valposchiavini che si sono distinti nel corso del 2017.
Reto Capelli è nato nel 1965, sposato con tre figli, è cresciuto all’Alto, quartiere “soleggiato” di Prada, assieme a tre sorelle. Ho frequentato le scuole elementari all’Annunziata e le tre secondarie a Poschiavo. Ha suonato in Banda per 25 anni, trascorso 15 anni nelle file dell’AC Poschiavo e ha imparato la professione di muratore: dopo un paio di anni di esperienza a Coira e uno stage quale disegnatore edile, ha potuto frequentare la scuola di Assistente edile SBA ad Aarau. Dopo un periodo lavorativo presso la Ditta Lazzarini a Samedan è tornato a casa per aiutare il padre nella guida dell’azienda di famiglia, della quale ha assunto la piena responsabilità in collaborazione con la sorella a partire dal 1995.
E’ stato docente della classe muratori alla Scuola professionale Poschiavo dal 2001 al 2017 e per 12 anni ha partecipato quale esperto agli esami finali a Sursee. Da circa 20 anni è membro del partito PLD ed è attivo nella Giunta Comunale da 8 anni, prima quale supplente, poi quale membro principale; nel 2018 sarà Presidente. Rappresenta la sua frazione, Prada/Annunziata.
Puoi farci un bilancio del tuo 2017?
È stato un anno intenso per quanto riguarda la politica comunale. In Giunta abbiamo dovuto affrontare diversi temi, a partire dalla riorganizzazione del reparto edilizia. Dopo molte peripezie, non siamo riusciti, come auspicato dal mio partito PLD, di portare in commissione edilizia persone del ramo e con esperienza, provenienti da fuori valle. Questo fatto avrebbe garantito una indipendenza molto maggiore.
Il tema rifiuti ha dato molto filo da torcere alla Commissione di Giunta della quale facevo parte. Purtroppo non siamo riusciti ad evitare una votazione che si sapeva rischiosa. Con rammarico constato che dopo la sentenza appena comunicata più di 10 giorni fa, ci troviamo con un nulla di fatto. Peccato, si poteva fare meglio.
Molto da discutere anche sul tema CTL. Purtroppo, come noto, la scuola superiore del legno non è riuscita a partire. Si stanno ora valutando le diverse opzioni per l’uso dell’edificio. Personalmente vedrei di buon occhio l’uso quale sala polifunzionale, ma bisognerà trovare il modo per finanziarla. Altra opzione una scuola di alta cucina, questa volta con il supporto di un scuola svizzera. Certo, se si riuscisse in questo progetto potremmo veramente fare qualcosa di importante per la valle. Vedremo lo sviluppo, sperando che questa iniziativa sia migliore dalla deludente operazione con il Gruppo Gualtiero Marchesi.
Abbiamo affrontato la problematica del Teleriscaldamento dove, come risaputo, si registra un’ingente deficit annuo di 80’000 CHF. Il Consiglio Comunale ha ricevuto l’incarico di individuare dei miglioramenti, perché un deficit di questa portata non è più sostenibile.
Constato con piacere che la Valposchiavo Turismo sta lavorando bene e le prospettive sono buone. Il rapporto del primo anno di gestione 2016 è stato ottimo.
Altro punto positivo il fatto che si abbia potuto vendere ad aziende artigiane di Poschiavo gli ultimi terreni artigianali del piano di quartiere Li Gleri. Molto importante che il Comune si muova in modo propositivo in questo ambito. Mettere a disposizione, nei posti giusti, dei terreni artigianali per lo sviluppo delle nostre aziende è secondo me un compito comunale.
Con piacere constato pure che il progetto di risanamento Campo sportivo Cortini è partito, ed è partito bene, con il piede giusto. Si prevede, se tutto va per il verso giusto, di poter inaugurare il nuovo impianto entro fine 2020.
Il Cantone ha costruito il punto d’appoggio a Viale appena inaugurato. Bella costruzione che ben si integra con le adiacenze. Constatato con rammarico il rifiuto di allacciarsi al nostro riscaldamento a cippato già esistente. I motivi economici, portati dal Cantone, non mi hanno per niente convinto. Anche il progettato punto d’appoggio all’Ospizio Bernina ha fatto discutere, sia per il prezzo di vendita ( ritenuto basso) del terreno comunale sia per il fatto che il Cantone abbia iniziato i lavori prima che la Giunta votasse la vendita del terreno. La sensazione è che il Cantone, a volte, si comporti piuttosto da padre padrone nei confronti del nostro Comune. D’altronde però, non dobbiamo dimenticare i numerosi progetti realizzati sul nostro territorio, che sono molto importanti per l’economia vallerana.
Per ultimo vorrei fare notare che, con l’aiuto dei responsabili del Reparto tecnico Comunale, siamo riusciti con Ente Frazionale Prada/Annunziata, a fare tornare sui propri passi il Cantone, il quale ha bloccato e spostato la realizzazione di un anno. Nel frattempo si migliorerà il progetto di risanamento del Ponte Fananco a Li Curt, il quale non prevedeva nessun allargamento della corsia attuale, dove non è possibile lo scambio tra due automobili.
Quali sono i tuoi propositi e previsioni per il 2018?
Spero, come prima cosa, di avere la salute e la pace in famiglia, con gli amici e sul lavoro. Mi auguro di avere lavoro a sufficienza per me e per tutti i miei dipendenti.
In politica cercherò di lavorare secondo i principi di onestà e lealtà, impegnandomi al massimo per fare qualcosa di buono per il mio Comune.
Mi auguro di riuscire a creare un clima in Giunta nel quale ci siano sì le discussioni animate, ma poi tutti riescano, terminata la seduta, a mettere da parte le tensioni e tornare da subito buoni colleghi. Spero naturalmente che la mia proposta di parlare italiano nelle sedute venga sostenuta dalla maggioranza il prossimo 22 gennaio.
La Giunta ha una lista di pendenze piuttosto lunga, proverò a fare in modo che la si possa accorciare.
Importantissima, per me, sarà la votazione sulla ristrutturazione del Campo sportivo Cortini. Dopo le due votazioni popolari del 2005 e del 2010, dove prevalse il no per una manciata di voti, questa volta conto sul sostegno massiccio dei cittadini. Sono sicuro apprezzeranno lo sforzo della VPC, che ha fatto un passo indietro, rinunciando al campo di grandezza regolamentare. La richiesta di uno spogliatoio al passo coi tempi e di un manto sintetico di ultima generazione adatto all’uso anche in caso di brutto tempo, mi sembra più che legittima.
Un tema a cui tengo molto è la pianificazione locale, ferma ormai da troppo tempo. Spero si possa far ripartire il processo di preparazione, così da portarla al voto popolare nei prossimi due, massimo tre anni.
Sarà pure l’ultimo anno della legislatura. Proverò a dare il mio contributo nel formare una squadra valida sia per la Giunta che per il Consiglio da presentare agli elettori. Ci vorranno persone preparate e motivate per affrontare al meglio la prossima Legislatura 2019-2022.
Ti ritrovi nella definizione di “Politico dell’anno”?
Lo trovo un po’ esagerato. C’erano sicuramente politici in Valposchiavo, di entrambi i sessi, più meritevoli di me per questo “titolo”. Mi avete scelto: vi ringrazio e cercherò di fare del mio meglio in questo nuovo ruolo quale presidente di Giunta.
A cura di Marco Travaglia