L’approvazione dell’iniziativa metterebbe a rischio l’esistenza dell’offerta della SSR nonché di numerosi offerenti privati di media elettronici. Soprattutto la Svizzera orientale trilingue, caratterizzata da varietà regionale e da particolarità politiche, non potrebbe più beneficiare dell’offerta mediatica nella stessa misura. Per tale ragione la Conferenza dei Governi della Svizzera orientale raccomanda agli aventi diritto di voto della Svizzera orientale di respingere l’iniziativa “No Billag”.
La Conferenza dei Governi della Svizzera orientale è convinta che il progetto, il quale prevede l’abolizione dei canoni di ricezione e il finanziamento del servizio pubblico nell’ambito dei media unicamente mediante la pubblicità, nuocerebbe in misura considerevole al panorama mediatico nazionale e regionale. Non è possibile offrire un panorama mediatico diversificato basandosi unicamente su finanziamenti provenienti dagli abbonati e da pubblicità. Soprattutto in territori di piccole dimensioni come la Svizzera orientale non vi è un mercato sufficientemente vasto per riuscire a garantire una varietà di media, come esiste oggi perlomeno in parte. Al contrario, ne conseguirebbe una concentrazione in un numero ancora minore di aziende mediatiche.
Questo è quanto è emerso dall’evoluzione del panorama mediatico negli ultimi anni.
Nella Svizzera orientale la stampa ha già vissuto un forte processo di concentrazione, il quale acquisirà ulteriore dinamica con la fusione prevista delle redazioni regionali di NZZ (St.Galler Tagblatt) e AZ Medien. Per tale motivo i Cantoni della Svizzera orientale oltre alla stampa dipendono anche dai media elettronici. Le emittenti della Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca SRF nonché le emittenti radiofoniche e televisive private garantiscono un grado minimo di varietà nei contributi mediatici a livello locale, regionale e cantonale.
Consentire la libera formazione delle opinioni
Le emittenti radiofoniche e televisive regionali pubbliche e private si finanziano in gran parte grazie alle attuali entrate derivanti dalla riscossione del canone. Molte delle 34 emittenti radiofoniche e televisive nonché la SRG SSR idée suisse in qualità di società di radiotelevisione nazionale, la quale gestisce la Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca SRF, sarebbero minacciate nella loro forma attuale. Soprattutto le regioni della Svizzera orientale di lingua italiana e romancia sarebbero particolarmente interessate da uno sviluppo in questa direzione.
Un panorama mediatico vario consente di mantenere una copertura mediatica equilibrata, la quale costituisce un elemento fondamentale per la democrazia diretta in Svizzera. Se l’iniziativa venisse approvata verrebbe meno anche il mandato costituzionale secondo cui la radio e la televisione sono tenute e contribuire alla formazione e allo sviluppo culturale, alla libera formazione delle opinioni e all’intrattenimento nonché a tenere conto delle particolarità del Paese e dei bisogni dei Cantoni, a rappresentare in modo corretto gli eventi e a dar voce in modo adeguato alla pluralità. La SRF promuove la libera formazione delle opinioni attraverso un’informazione esaustiva e corretta, ad esempio in occasione di votazioni ed elezioni. Questa funzione verrebbe meno con l’approvazione dell’iniziativa.
La Conferenza dei Governi della Svizzera orientale (ORK) è costituita dai Cantoni di Glarona, Sciaffusa, Appenzello Esterno, Appenzello Interno, San Gallo, Grigioni e Turgovia.
Conferenza dei Governi della Svizzera orientale (ORK)