Ferrovia: calendario grandi progetti dovrebbe essere rispettato

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Il calendario dei grandi progetti ferroviari dovrebbe essere rispettato. I lavori procedono secondo i programmi, secondo il rapporto annuale dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT) pubblicato oggi. Alcuni ritardi si registrano però nei nodi di Ginevra e Berna.

Dopo il primo anno di attività della galleria di base del San Gottardo le attese sono state soddisfatte ampiamente, indica l’UFT in un comunicato. Tuttavia, l’aumento dei volumi di traffico risulta per il momento contenuto a causa di altri lavori di costruzione non ancora ultimati. Tutti gli effetti attesi da Alptransit saranno raggiunti solo a fine 2020, in seguito al
completamento del corridoio di quattro metri e all’entrata in servizio del tunnel del Ceneri. La costruzione grezza di quest’ultimo si è conclusa nel 2017 ed entro il primo semestre 2018 sarà completata la posa dei binari, afferma l’UFT in un comunicato odierno.

Dopo un 2016 dominato dai grandi progetti, secondo l’UFT, anche nel 2017 è stato raggiunto un importante traguardo: si è conclusa nei termini previsti la migrazione della rete svizzera a scartamento normale verso il sistema europeo di controllo della marcia dei treni ETCS L1 LS.

Sul fronte del risanamento fonico, accertamenti condotti nel 2017 hanno mostrato che il numero di persone residenti lungo le linee ferroviarie colpite da livelli di rumore eccessivi è inferiore di quanto ipotizzato. Secondo l’UST, oltre l’80% della popolazione che nel 2000 ne era interessata è nel frattempo protetta, e non il 61% come pronosticato.

A livello dei costi la situazione è sotto controllo, si legge ancora nella nota. Tutti i grandi progetti vengono finanziati con i mezzi del Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF). Grazie a ulteriori misure di ottimizzazione, è stato possibile assorbire quasi completamente il previsto aumento dei costi della fase di ampliamento 2025 del programma di sviluppo strategico dell’infrastruttura ferroviaria PROSSIF. Nel 2018 verranno realizzate altre ottimizzazioni per compensare il superamento del credito d’impegno pari a 27 milioni di franchi.

Con la base normativa che risulta dal Finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF) e dal PROSSIF, a trarre vantaggio dalle fasi di ampliamento non sono più solo le grandi linee e i nodi ferroviari ma anche varie ferrovie private. È il caso ad esempio – afferma l’UST – della Ferrovia retica, che in novembre ha avviato i lavori per l’ampliamento a due binari del tratto tra Bever e Samedan in Engadina.


Ats