La scorsa settimana la Pro Grigioni Italiano (Pgi) ha inoltrato all’Ufficio federale delle comunicazioni la propria presa di posizione sulla concessione della SSR per gli anni 2019-2022.
Sollevata e rallegrata dal chiaro voto espresso dal Popolo lo scorso 4 marzo a difesa del servizio pubblico radiotelevisivo, la Pgi accoglie senz’altro con favore il rinnovo e la risistematizzazione della concessione rilasciata dal Consiglio federale alla SSR.
In maniera costruttiva, cionondimeno, il Sodalizio propone ulteriori miglioramenti della concessione, concentrandosi in particolare e in maniera trasversale sulla non coincidenza tra potenzialmente esclusivo concetto di «regione linguistica» che connota questo testo (e in passato impiegato con un’accezione restrittivamente geolinguistica e non sociopolitica dell’espressione) e il più ampio e inclusivo concetto di «comunità linguistica» che si ritrova invece nella LRTV. Inoltre, nello stesso solco di pensiero, la Pgi chiede una formulazione più chiara e più ampia del mandato d’integrazione affidato alla SSR e del suo dovere d’attenzione nei confronti delle altre regioni linguistiche, auspicando una riformulazione dei livelli d’informazione che tenga più debitamente conto della natura “confederale” della Svizzera nonché della particolare situazione dei Cantoni plurilingui.
La presa di posizione della Pgi si concentra infine anche sul tema della diffusione radiotelevisiva; tra i vari punti, analogamente al Cantone dei Grigioni, anche il Sodalizio ribadisce che un’eventuale trasformazione di RSI La2 in offerta multimediale diffusa tramite il canale internet potrà essere messa in atto solo nel mondo in cui sarà possibile assicurare la sua accessibilità almeno in tutto il territorio della Svizzera italiana.
Il testo integrale della presa di posizione può essere scaricato dalla home page della Pgi (www.pgi.ch).
Pro Grigioni Italiano